Consigli per il Natale 2011

VI SEGNALO ALCUNI LIBRI INTERESSANTI DELLA CASA EDITRICE PONTE ALLE GRAZIE

TOCCARE I LIBRI
di Jesus Marchamalo


DESCRIZIONE
Se vi piace toccare i libri, e lo state facendo anche ora, sapete di cosa parliamo. Libri. Da leggere, da sfogliare, da desiderare e da possedere, da perdere, prestare e regalare. Libri da contare, da sistemare, da classificare. Amici per una vita o incontri di un solo giorno, ricordati per sempre o subito dimenticati; libri illeggibili, letti e riletti...
Nella passeggiata lungo queste pagine incontriamo tanti lettori illustri, curiosiamo nelle loro biblioteche e veniamo a sapere delle loro buone e cattive abitudini di lettura, talvolta così simili alle nostre. Quanti libri è possibile leggere in una vita? In che modo disporli? Come fare quando sono troppi? Ci piacciono di più tenuti come nuovi o un po’ maltrattati? Bisogna davvero leggerli tutti, o certi sono fatti apposta per non esserlo? Jesús Marchamalo racconta gli intrecci e i personaggi della grande storia d’amore fra libri e lettori con la divertita partecipazione di un innamorato che la sa lunga, e argutamente ci ricorda che come tutte le passioni, anche questa dev’essere assaporata con un po’ di sana ironia. 

UN BRANO
"In tempi come i nostri di vertigine digitale, in cui la tecnologia mette a repentaglio il futuro del libro quale noi lo conosciamo, Toccare i libri propone una difesa appassionata, complice e ironica, a volte umoristica, del libro e della lettura: parla del suono della carta, delle orecchie sugli angoli, degli appunti sui margini, delle dediche... Una rivendicazione con un pizzico di nostalgia anticipata – e ci auguriamo gratuita – di quello che significa vivere con i libri: gli scaffali strapieni, le pile negli angoli, i libri prestati, il disordine funesto, incorreggibile." 

L'AUTORE
Jesús Marchamalo (Madrid, 1960), giornalista, ha lavorato per Radio Nacional e Televisión Española e ha vinto, tra gli altri, il premio nazionale di giornalismo «Miguel Delibes» e i premi Ícaro e Montecarlo. Collabora con l’Instituto Cervantes e scrive abitualmente sul supplemento letterario dell’ABC e sulla rivista Muy Interesante, dove tiene una rubrica dedicata al linguaggio.Tra i suoi libri ricordiamo: La tienda de palabras (1999), 39 escritores y medio (2006), Las bibliotecas perdidas (2008) e 44 escritores de la literatura universal (2009).

Titolo: Toccare i libri. Una passeggiata romantica e sensuale tra le pagine
Autore: Jesus Marchamalo
Editore: Ponte Alle Grazie
Pagine: 64
Anno di pubblicazione: 2011
Prezzo copertina: 8,00 €
Sito internet: http://www.ponteallegrazie.it/scheda.asp?editore=Ponte%20alle%20Grazie&idlibro=7331&titolo=TOCCARE+I+LIBRI

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IL GRANDE LIBRO DEI DOLCI
di Giuliana Lomazzi


DESCRIZIONE
Il lettore goloso ha finalmente il suo libro dei dolci. Oltre quattrocento ricette con tante varianti. Le preparazioni base, i trucchi del pasticcere. Le preparazioni regionali e i dolci internazionali per antonomasia. I classici, i dolci che sanno di storia, quelli con tanto di pedigree e quelli di umili origini e fulgida carriera. Dolci semplici o complessi, finti semplici e d'effetto, per tutti i momenti della giornata, dalla colazione al dopocena; dolci da scoprire e, perché no, da inventare, partendo da basi classiche e aggiungendo vena creativa e arte combinatoria. Nella trama di questo imponente e nello stesso tempo maneggevole testo di riferimento, Giuliana Lomazzi ha intessuto con mano leggera storie, aneddoti, curiosità: dalle sue pagine fanno capolino i grandi inventori, arcinoti come Escoffier ed encomiabili come Giobatta Cabona, l'inventore del pan di Spagna; gli illustri pasticceri delle Corti ma anche le religiose che, nei conventi d'Europa, inventavano celestiali prelibatezze. Tra una ricetta e l'altra s'intravedono panorami da tutto il mondo e istantanee di tavole imbandite in giorni di festa che non sarebbero tali senza i loro dolci, carichi di simboli e sinonimo di bontà.

UN BRANO
"Ai primi del Settecento il Café Procope di Parigi, gestito dal gelataio italiano Procopio dei Coltelli, lanciò la moda di una bevanda calda e sostanziosa di provenienza appunto bavarese, portata in Francia da cuochi al servizio dei regnanti di quella nazione, i Wittelsbach. A base di tè o caffè, latte e liquore, nel giro di un secolo diede vita a un dolce dallo stesso nome, detto fromage bavarois per la sua somiglianza con un formaggio fresco. Era nato così il dolce bavarese."

L'AUTORE
Giuliana Lomazzi, è scrittrice e giornalista specializzata in alimentazione e gastronomia (secondo lei da abbinare felicemente). Ha pubblicato, tra gli altri, Cereali da mangiare e da bere, La cucina mediterranea moderna, Ricette vegetariane per i bambini, Ricette vegetariane dal mondo (Red). Collabora con l'associazione Cibo è salute, impegnata nella divulgazione del Metodo Kousmine in Italia.

Titolo: Il grande libro dei dolci
Autore: Giuliana Lomazzi
Editore: Ponte Alle Grazie
Pagine: 400
Anno di pubblicazione: 2011
Prezzo copertina: 18,00 €
Sito internet: http://www.ponteallegrazie.it/scheda.asp?editore=Ponte%20alle%20Grazie&idlibro=7361&titolo=IL+GRANDE+LIBRO+DEI+DOLCI

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E ORA SI IKREA
di Massimo Acanfora


DESCRIZIONE
Impugniamo il martello, costruiamo qualcosa!
Ecco un motto rivoluzionario. L’abilità del fare, del costruirsi le cose è antica come il mondo, quindi attuale e imprescindibile, ma pare essere stata un po’ messa da parte. La civiltà industriale ci ha riforniti di oggetti già fatti, il nostro compito è di pagare e leggere il libretto di istruzioni. Proviamo invece a tornare all’antico: torniamo a dare valore al fare, all’agire, al "pensare attraverso le mani", smettiamo di acquistare oggetti di cui non conosciamo i natali, ma facciamoli venire noi alla luce.
Questo libro ci insegna a fare e a trasformare, nel segno del bello e dell’utile: impareremo a costruire mobili con materiali di riciclo, mobili economici, divertenti, sostenibili. Ma soprattutto fatti dall’intelligenza delle nostre mani. 

L'AUTORE
Massimo Acanfora è giornalista di Altraeconomia, autore ed editor. Scrive di economia solidale, consumo critico, temi sociali. Tra i suoi libri Un'altra birra! (2009).

Titolo: E ora si ikrea. 25 progetti per far da sè mobili con oggetti usati
Autore: Massimo Acanfora
Editore: Ponte Alle Grazie
Pagine: 128
Anno di pubblicazione: 2011
Prezzo copertina: 8,00 €
Sito internet: http://www.ponteallegrazie.it/scheda.asp?editore=Ponte%20alle%20Grazie&idlibro=7285&titolo=E+ORA+SI+IKREA

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IL SENSO DELLA VITA
di Terry Eagleton


DESCRIZIONE
Qual è il senso, il signi cato profondo della vita? In questo saggio Eagleton ci racconta come duemila anni di pensiero filoso fico e di grande letteratura – da Aristotele a Catullo, da Shakespeare a Sartre passando per Spinoza, Marx, Cechov, Freud, Wittgenstein, Beckett, e persino per i Monty Python – hanno a ffrontato la questione, a parere dell'autore particolarmente complessa nel mondo moderno e secolarizzato. Invece di confrontarci a viso aperto con il sentimento strisciante dell' insensatezza, infatti, preferiamo oggi riempirne i potenziali vuoti con una moltitudine di stimoli effimeri: dal calcio al sesso alla New Age.
La risposta di Eagleton è toccante e originale. Il senso della vita non sta solo nella felicità, intesa come piena fioritura delle potenzialità dell 'individuo, ma anche nell' amore, ovvero nella capacità di condividere e realizzare progetti creativi assieme ad altri individui e alla società nel suo complesso. Il senso della vita assomiglia a suonare in un o'rchestra jazz: all' espressione libera e piena di tutti assieme e di ciascuno per sé.

I GIUDIZI
"Leggendo Il senso della vita non si smette mai di meravigliarsi. Questa è filosofia per tutti nel migliore dei sensi."
The Guardian
"Un viaggio aff ascinante e personale, che sorprende, delizia e convince."
Times Literary Supplement
"Un libro perfetto per un ottima discussione tra amici."
Sunday Times
"Stimolante e spesso divertente, un tour de force in visita ai principali monumenti della filosofia e della letteratura occidentale."
The Independent
"Caldo piacere intellettuale, trattazione meticolosa dell 'argomento... Eagleton ci ha preso in pieno."
Financial Times

UN BRANO
"Se le nostre vite hanno un senso, questo senso è qualcosa che cerchiamo di attribuire loro e non qualcosa che possiedono fin dall'inizio."

L'AUTORE
Terry Eagleton (1943), professore emerito all'università di Lancaster, è considerato il maggior critico e teorico della letteratura del suo paese. Ha scritto oltre quaranta libri, di cui una decina tradotti in italiano.

Titolo: Il senso della vita. Una introduzione filosofica
Autore: Terry Eagleton
Editore: Ponte Alle Grazie
Pagine: 160
Anno di pubblicazione: 2011
Prezzo copertina: 15,00 €
Sito internet: http://www.ponteallegrazie.it/scheda.asp?editore=Ponte%20alle%20Grazie&idlibro=7329&titolo=IL+SENSO+DELLA+VITA

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IL PERDONO RESPONSABILE
di Gherardo Colombo


DESCRIZIONE
La gran parte dei condannati a pene carcerarie torna a delinquere; la maggior parte di essi non viene riabilitata, come prescrive la Costituzione, ma semplicemente repressa, e privata di elementari diritti sanciti dalla nostra carta fondamentale – come ne vengono privati i loro cari; la condizione carceraria, per il sovra ollamento, la violenza fi sica e psicologica, è di una durezza inconcepibile per chi non la viva, e questa durezza incoraggia tutt altre tendenze che il desiderio di riabilitarsi; la cultura della retribuzione costringe le vittime dei crimini alla semplice ricerca della vendetta, senza potersi giovare di alcuna autentica riparazione, di alcuna genuina guarigione psicologica.
È possibile pensare a forme diverse di sanzione, che coinvolgano vittime e condannati in un processo di concreta responsabilizzazione? In questo libro Gherardo Colombo indaga le basi di un nuovo concetto e di nuove pratiche di giustizia, la cosiddetta giustizia riparativa, che lentamente emergono negli ordinamenti internazionali e nel nostro. Pratiche che non riguardano solamente i tribunali e le carceri, ma incoraggiano un sostanziale rinnovamento nel tessuto profondo della nostra società: riguardano l' essenza stessa della convivenza civile.

UN BRANO
"Quando ho iniziato la carriera di magistrato ero convintissimo che la prigione servisse, ma presto ho cominciato a nutrire dubbi. Anche se non l 'ho detto mai, ritenevo giusto, ad esempio, proporre che i giudici, prima di essere abilitati a condannare, vivessero per qualche giorno in carcere come detenuti. Continuavo a pensare che il carcere fosse utile; ma piano piano ho conosciuto meglio la sua realtà e i suoi e etti. Se il carcere non è una soluzione e fficace, ci si arriva a chiedere: somministrando condanne, sto davvero esercitando giustizia?"

L'AUTORE
Gherardo Colombo (Briosco, 1946), pubblico ministero presso la Procura di Milano dal 1989 al 2005, poi giudice di Cassazione, ha lasciato la magistratura nel 2007. Come pm, ha condotto o collaborato a inchieste celebri: la scoperta della Loggia P2, il delitto Ambrosoli, i cosiddetti fondi neri IRI, Mani Pulite, i processi IMI-SIR, Lodo Mondadori e SME. È oggi presidente della casa editrice Garzanti. Fra i suoi libri più recenti ricordiamo: Sulle regole (Feltrinelli, 2008), Sei Stato tu? La Costituzione attraverso le domande dei bambini (con Anna Sarfatti, Salani, 2009), Il peso della libertà. Una ri flessione (in Fëdor Dostoevskij, Il grande inquisitore, Salani, 2010), Educare alla legalità. Suggerimenti pratici e non per genitori e insegnanti (con Anna Sarfatti, Salani, 2011), Democrazia (Bollati Boringhieri, 2011).

Titolo: Il perdono responsabile. Si può educare al bene attraverso il male? Le alternative alla punizione e alle pene tradizionali
Autore: Gherardo Colombo
Editore: Ponte Alle Grazie
Pagine: 132
Anno di pubblicazione: 2011
Prezzo copertina: 12,50 €
Sito internet: http://www.ponteallegrazie.it/scheda.asp?editore=Ponte%20alle%20Grazie&idlibro=7355&titolo=IL+PERDONO+RESPONSABILE

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QUEL NOSTRO NOVECENTO
di Raniero La Valle


DESCRIZIONE
Un percorso politico, un percorso di vita: Raniero La Valle ripercorre qui le tappe fondamentali della sua vita – dalla nascita sotto il fascismo alla democrazia, dalla direzione del giornale più autorevole della comunità ecclesiale italiana alla battaglia dei «cattolici del no» per il divorzio, dall’elezione come parlamentare della Sinistra Indipendente alle leggi sull’aborto e sull’obiezione di coscienza, dalle lotte per la difesa della Costituzione all'impegno per il rinnovamento della Chiesa – che hanno incrociato le grandi vicende della storia politica dell’Italia, e anche dell’Europa e del mondo.
Una vita spesa per il diritto, per la fede e per la libertà: i valori per cui Raniero La Valle si è battuto, che sono anche le eredità incompiute che dobbiamo raccogliere dal Novecento.

UN BRANO
"Oggi, passato più di un decennio dall’inizio del nuovo Millennio, siamo preoccupati per i giovani e per i figli dei loro figli che vivranno in questo secolo. Quello che possiamo fare è trasmettere loro gli attrezzi e le speranze che noi abbiamo avuto nel Novecento, sapendo però che saranno loro a decidere cosa farne, e anche come dotarsi di attrezzi nuovi. Ogni generazione ha le sue vie. Non si tratta perciò di lasciare ai nostri figli degli altarini alla Costituzione, al Concilio e alla contestazione, ma di dire il senso che queste cose hanno avuto per noi. E forse, riecheggiando una vecchia parola, potremmo dirlo così: queste sono le tre cose che rimangono: il diritto, la fede, la libertà; ma di tutte più grande è l’amore."

L'AUTORE

Raniero La Valle (Roma 1931) è stat o senatore e deputato della Sinistra indipendente per quattro legislature, dal 1976 al 1992. Giornalista, da direttore dell’Avvenire d’Italia ha raccontato il Concilio Vaticano II anche ai vescovi che non sapevano il latino. Per la televisione ha fatto eco ai fermenti del sessantotto, ha documentato storie di ordinario genocidio, si è occupato del Vietnam, della Cambogia, della Palestina e del Salvador, ha seguito i dialoghi tra le religioni e la marcia dei pacifisti a Sarajevo. In Parlamento si è battuto contro la "linea della fermezza" conclusasi nel sacrificio di Moro, ha militato per la pace e contro l'istallazione dei missili a Comiso.

Titolo: Quel nostro Novecento. Costituzione, Concilio e Sessantotto: le tre rivoluzioni interrotte
Autore: Raniero La Valle
Editore: Ponte Alle Grazie
Pagine: 200
Anno di pubblicazione: 2011
Prezzo copertina: 12,00 €
Sito internet: http://www.ponteallegrazie.it/scheda.asp?editore=Ponte%20alle%20Grazie&idlibro=7356&titolo=QUEL+NOSTRO+NOVECENTO

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BRAVE PERSONE
di Nir Baram

DESCRIZIONE
Mentre l'Europa assiste all'ascesa del nazismo e dello stalinismo, a Berlino la vita dell'ambizioso ricercatore di mercato Thomas Heiselberg è messa in discussione dalle ingerenze della nuova politica e anche la sua sfera di affetti è tragicamente turbata. Parallelamente a Leningrado la giovane Aleksandra Andreevna Weisberg, appartenente a una famiglia ebraica dell'intellighenzia russa, vede minacciata dal regime comunista la sua esistenza e quella dei suoi cari. Per tutta risposta i due protagonisti compiranno una scelta apparentemente plausibile, salvo poi rendersi conto delle sue drammatiche conseguenze solo quando ormai è troppo tardi. Thomas e Aleksandra: sono loro le "brave persone" che danno il titolo a questo romanzo di Nir Baram che, molto più di un affresco storico, è una riflessione sull'uomo comune di fronte alla devastazione dei regimi. Da "brave persone", infatti, i due hanno aspirazioni e desideri innocenti e legittimi ma, come emergerà bene nel dipanarsi della vicenda, non sanno, o forse non vogliono, leggere i segni tangibili della tragedia storica che si sta consumando intorno a loro. Nir Baram ci regala un romanzo spiazzante e provocatorio, una dolorosa meditazione sulla banalità del Male che alberga in ciascuno di noi, "brave persone", rammentandoci quanto peso possano avere le scelte individuali.

UN BRANO
"Lo vedete perfettamente. Perciò non vi siete mai sporcato le mani di sangue. Condannare a morte indirettamente, tramite un ordine, scrivere carte grazie alle quali una catena di eventi che sfuggono alla vostra vista conducono alla morte degli altri? In questo, i gentiluomini come noi eccellono, ma dare l’ordine diretto di uccidere un uomo? Uccidere un uomo da vicino, trafiggergli il cuore, spezzargli il collo, sparargli in testa a bruciapelo e vedere il cervello esplodere per poi scoprire a casa che una parte del cervello vi è rimasta sulle orecchie, questo non lo avete fatto mai, vero?"

I GIUDIZI
"Una pietra miliare nella nostra letteratura. Coraggioso e brillante, questo romanzo percorre il sentiero della grandezza fino al bordo dell’abisso letterario."
Abraham Yehoshua
"Scritto con talento, slancio e ingegnosità, pone al suo centro una questione essenzialmente, profondamente etica."
Amos Oz
"Grandi personaggi, profonde domande etiche e una lettura piacevole."
Haaretz

L'AUTORE


Nir Baram è nato nel 1976 e vive a Tel Aviv, dove lavora in qualità di editor presso l’editore Am Oved. Brave persone è il suo quarto romanzo e gli è valso lo Eshkol Award, ma soprattutto l’accoglienza entusiasta dei mostri sacri della letteratura israeliana e dell’editoria internazionale: oltre che in Italia, infatti, sarà pubblicato, tra gli altri, negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Germania, Francia e Spagna.

Titolo: Brave persone
Autore: Nir Baram
Editore: Ponte Alle Grazie
Pagine: 564
Anno di pubblicazione: 2011
Prezzo copertina: 22,00 €
Sito internet: http://www.ponteallegrazie.it/scheda.asp?editore=Ponte%20alle%20Grazie&idlibro=7350&titolo=BRAVE+PERSONE

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COSA RIMANE DELLA VITA
di Sigrid Combüchen


DESCRIZIONE
Una foto. Tutto ha inizio da una foto descritta all’interno di un romanzo: una signora ormai ottantenne, Hedwig, ritiratasi a vivere in Spagna, riceve in dono il libro e crede di potersi riconoscere in quell’immagine ormai sbiadita, che ritrae un’anonima famiglia svedese, in un’epoca ormai lontana. È il principio di una fitta corrispondenza con l’altra protagonista del romanzo, la scrittrice Sigrid Combüchen che, desiderosa di trovare materiale per il prossimo libro, lascia credere all’anziana donna di abitare nella sua casa d’infanzia, proprio quella della foto. Un inganno ben riuscito, che si protrarrà per un decennio e che, in una raffinata operazione metaletteraria, apre una finestra sulla vita anticonformista della giovane Hedwig, vista attraverso gli occhi della protagonista ormai al tramonto dell’esistenza.
Sigrid Combüchen lancia una vera e propria sfida al lettore: sin dalla prima pagina lo tiene in bilico sul sottile filo che separa la realtà dalla finzione e lo disorienta lasciandolo spiare – talvolta senza riuscire a comprendere fino in fondo – l’intimo ed esclusivo dialogo tra le due protagoniste; ma al tempo stesso, gli apre le porte della propria officina artistica, mostrandogli in presa diretta la potenza manipolatrice della letteratura nei confronti della realtà. Un romanzo di forte modernità che fa rivivere la Svezia degli anni Trenta, immergendo il lettore in atmosfere e paesaggi seducenti, tra arte, fermenti politici e mutamenti sociali.

I GIUDIZI
"Un grandissimo romanzo dalla prima all'ultima pagina... l'autrice scrive con l'eleganza disinvolta dei maestri, creando un'opera letteraria rivoluzionaria."
Sydsvenskan
"Cosa rimane della vita è un romanzo elegante, fresco e poliedrico, con un linguaggio vivace. Sigrid Combüchen crea un mondo immaginario divertente e fa rivivere la Svezia degli anni Trenta."
Aftonbladet
"Sigrid Combüchen è senz’ombra di dubbio uno degli scrittori contemporanei più raffinati, per stile, tecnica e tematiche… questo è un romanzo semplicemente straordinario, che parla dei temi esistenziali più intimi e toccanti."
SvD

UN BRANO
"Gentile Sigrid Combüchen, grazie per la Sua lettera. Quando le ho scritto, non avrei mai immaginato che quella lettera potesse arrivare nella mia casa d’infanzia, che Lei potesse abitare lì. Mi spaventa che nella nostra casa ci sia una scrittrice, che veda le nostre tracce...
Ora noi abitiamo in Spagna e Lei si è trasferita da noi. Sono così sorpresa che abbia trovato le nostre vecchie cose in soffitta. Grazie per le fotografie. Le più vecchie risalgono a un periodo che ricordo appena, anzi, nella più vecchia di tutte non ero ancora nata, ma anche le altre in cui compaio non mi risvegliano grandi ricordi. Per fortuna non ho una gran memoria del passato. E delle cose recenti, incrociamo le dita... Qualcun altro potrebbe raccontarmi la mia vita e io crederei a tutto."

L'AUTORE
Sigrid Combüchen è nata in Germania nel 1942 ma all’età di sei anni si è trasferita in Svezia. Critico letterario oltreché poliedrica scrittrice, vive a Lund ed è la pluripremiata autrice di numerosi romanzi. Grazie a Cosa rimane della vita ha scalato le classifiche di vendita, ma soprattutto ha ottenuto il Premio August 2010, il prestigioso riconoscimento assegnato ogni anno dall’Associazione degli editori svedesi.

Titolo: Cosa rimane della vita
Autore: Sigrid Combüchen
Editore: Ponte Alle Grazie
Pagine: 504
Anno di pubblicazione: 2011
Prezzo copertina: 19,60 €
Sito internet: http://www.ponteallegrazie.it/scheda.asp?editore=Ponte%20alle%20Grazie&idlibro=7313&titolo=COSA+RIMANE+DELLA+VITA

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L'UOMO DELLA DOMENICA
di Thomas Kanger


DESCRIZIONE
Ylva è stata uccisa venticinque anni fa, tra i boschi della Lapponia svedese. La sua bambina è scomparsa. Delitto irrisolto e archiviato. È Elina Wiik, della squadra omicidi di Västerås, ad accollarsi il compito di individuare il colpevole prima che il crimine cada in prescrizione. Osteggiata dai superiori, che la vedono come una semplice pedina nella scacchiera dei loro giochi di potere, ha appena tre settimane di tempo per riuscire laddove gli investigatori di allora hanno fallito. Ma Elina possiede qualcosa che a loro manca: gli occhi di una donna. Soltanto lei può arrivare a capire chi era veramente Ylva e ricostruire l’esatto meccanismo che ha condotto alla sua morte.
Con arte sottile nel calibrare la suspense, Thomas Kanger mette in scena una caccia serrata all’assassino, che tiene avvinti fino all’ultima pagina. A condurla, una donna di grande temperamento e carisma – una di quelle personalità forgiate dalla vita e incapaci di lasciare indifferenti chiunque entri nel suo raggio d’azione –, che nelle abili mani dell’autore diventa lo specchio rovesciato di una società intimamente misogina. E a far da sfondo alle sue vicissitudini, il paesaggio del Grande Nord che assiste a tanta efferatezza , spettatore silente e immobile di fronte ai tragici incroci di destini.

I GIUDIZI
"Kanger è uno dei più grandi scrittori del genere poliziesco in Scandinavia, credetemi!"
Anne Holt
"Con L’uomo della domenica Kanger ha scritto una storia straordinaria, degna del miglior romanzo poliziesco svedese. Gli appassionati di Henning Mankell e Arnaldur Indridason lo ameranno."
Encre noire
"Thomas Kanger ha scritto un romanzo incisivo, incentrato su una suggestiva società svedese ancora segnata dal mistero intorno all’omicidio del primo ministro Olof Palme."
Le Maine Libre

UN BRANO
"Ora toccava alla renna fare domande. «Ma tu chi sei? Tremo dalla paura al solo vedere i tuoi denti gialli e le tue fauci rosse».
Quando il lupo si accorse che la renna arretrava e che lui le faceva paura, agitò la coda e ringhiò la sua risposta. «Stai attenta, perché sono molto affamato».
Da allora in poi, il lupo ebbe il sopravvento e la renna fu la sua preda."

L'AUTORE

Thomas Kanger è nato in Svezia e, prima di trasferirsi in pianta stabile a Västeras, vicino a Stoccolma, ha vissuto in Gran Bretagna,Vietnam, California, India e Palestina. Per molti anni ha lavorato come giornalista corrispondente da Israele. Il suo rientro in patria ha sancito l’inizio della prolifica carriera di scrittore di noir. I suoi libri sono stati tradotti in Germania, Norvegia, Finlandia,Danimarca,Paesi Bassi, Spagna, Francia, Polonia e Vietnam.

Titolo: L'uomo della domenica
Autore: Thomas Kanger
Editore: Ponte Alle Grazie
Pagine: 320
Anno di pubblicazione: 2011
Prezzo copertina: 18,60 €
Sito internet: http://www.ponteallegrazie.it/scheda.asp?editore=Ponte%20alle%20Grazie&idlibro=7246&titolo=L%27UOMO+DELLA+DOMENICA

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