Novità: Marcos y Marcos

In libreria dal 16 Febbraio

Titolo: Eddy il santo
Autore: Jakob Arjouni
Editore: Marcos y Marcos
Pagine: 192
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 14,50 €

Eddy il santo è una storia d'amore, uno spaccato ridanciano, spietato e anticonvenzionale di una delle città più amate d'Europa.
Una commedia dolceamara su giri e raggiri del destino.

Eddy Stein vive a Kreuzberg, quartiere trendy 'alternativo' di Berlino.
Pieno di talento musicale, suona nei Lover's Rock, sgangherato gruppetto di fama locale: certo, non basta per sbarcare il lunario. No problem! Eddy arrotonda alla grande sfoderando un altro talento, quello di truffatore, attento a non mescolare i set dove si giocano le sue due vite: amico di tutti a Kreuzberg, astuta canaglia nel resto della città. Sfiga vuole che uno degli imprenditori più chiacchierati e strafottenti di Berlino, Horst König – ha appena mandato a spasso gli ottomila dipendenti della Deo-Werke – capiti nel suo palazzo; i due litigano, König inciampa e muore battendo la testa: come se la può sfangare il nostro eroe? Mentre lui si ingegna per coprire ogni traccia, stampa e popolo berlinese salutano quasi con simpatia il misfatto, e Eddy diventa il Paladino ignoto della vendetta cittadina sui Mali del Capitalismo. Al funerale di König, Eddy incappa in Romy, figlia splendida e molto no-global dell'odiato industriale: esplode un amore improvviso, rovente, che ribalta ogni prospettiva…

A quattordici anni, Jakob Arjouni scappa dal collegio ogni giovedì per giocare a biliardo nel quartiere a luci rosse di Francoforte. Scopre Hammett, Chandler, i film di Sergio Leone. Dopo la maturità, migra a Montpellier fingendo di studiare. Per tenersi a galla mentre scribacchia vende costumi da bagno e noccioline. Quando Diogenes, eccellente editore tedesco, decide di puntare su questo ventunenne acqua e sapone, il giallo 'alla tedesca' è in rovina. Jakob viene consacrato 'enfant prodige' dalla stampa e la Germania del 'genere' tira un sospiro di sollievo. Happy birthday, turco! va in classifica, Doris Dörrie ne cava un film di cassetta. Bullo e spaccone, Kemal Kayankaya, detective turco con passaporto tedesco, apre nel lontano 1985 il filone europeo dell'etno-thriller. In Europa ci si tuffano in molti. In uk Kayankaya verrà scoperto solo nel 2007, ma anche lì, per Jakob Arjouni tutti oggi fanno a gara con i complimenti.
Kismet-Destino
è il quarto romanzo della serie: il più ruvido, spietato e ridanciano. In Carta straccia, ripubblicato in versione minimarcos, Kayankaya, incaricato da un damerino di ritrovare la sua ragazza rapita, si trova invischiato in una vicenda di corruzione, fra profughi immigrati clandestini e documenti falsi.
 
Titolo: Una piccola tabaccheria. Quaderno di traduzioni
Autore: Franco Buffoni
Editore: Marcos y Marcos
Pagine: 304
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 16,00 €
  
In ogni testo che capisco di voler 'tradurre' cerco di individuare l'elemento prevalente, quello irrinunciabile: può consistere nell'intarsio ritmico-melodico, o nel pensiero nitidamente formulato, oppure nell'illuminazione, nell'epifania: quel guizzo, che da solo costituisce il senso profondo del testo. In tal modo, so dove posso eventualmente compiere un sacrificio.
Mia ferma convinzione è che non di 'fedeltà' si dovrebbe parlare bensì di 'lealtà'. Il termine fedeltà connota guanciali, lenzuola e sotterfugi; il termine lealtà due occhi che fissando altri occhi dichiarano amore ammettendo un momentaneo 'tradimento'. Sono stato leale alla tua altezza poetica, tradendoti qui e qui e qui: l'ho fatto per restare il più lealmente possibile alla tua altezza. Questo è ciò che dico ogni sera ai poeti vivi e morti coi quali cerco di intessere il dialogo poietico.


Franco Buffoni ha pubblicato le raccolte di poesia Suora carmelitana (Guanda, 1997), Songs of Spring (Marcos y Marcos, 1999), Il profilo del Rosa (Mondadori, 2000), Theios (Interlinea, 2001), Del Maestro in bottega (Empiria, 2002), Guerra (Mondadori, 2005), Noi e loro (Donzelli, 2008), Roma (Guanda 2009). Per Marcos y Marcos dirige il semestrale "Testo a fronte". Per Mondadori ha tradotto Poeti romantici inglesi (2005). È autore di Più luce, padre. Dialogo su Dio, la guerra e l'omosessualità (Sossella, 2006) e dei romanzi Reperto 74 (Zona, 2008), Zamel (Marcos y Marcos, 2009) e del pamphlet Laico Alfabeto (Transeuropa, 2010).

In libreria dal 1 Marzo

Titolo: Bar Atlantic
Autore: Bruno Osimo
Editore: Marcos y Marcos
Pagine: 320
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 15,00 €

Adàm ogni giorno ricomincia da capo: un treno diverso, un'università diversa, una donna diversa.
Il lunedì parte da Milano all'alba, aspetta la coincidenza a Tortona e va a insegnare ebraico ad Alessandria; poi, se i preliminari con Paola procedono senza intoppi, riesce a rientrare in tempo per fare la spesa e preparare la cena per la moglie Hhava.
Il martedì a Bergamo potrebbe anche non andare, il compenso per le sue lezioni è troppo basso, ma a Bergamo c'è Monica, con il suo naso semitico, i suoi riccioli rossi, la sua voce roca, il suo accento irresistibile.
Il mercoledì a Pavia lo aspetta la collega Teresa, il giovedì a Treviso fa l'amore con Fernanda nel locale caldaia, il venerdì a Verona sale nel monolocale di Sasha con una fetta di torta altoatesina, ma il sabato finalmente si riposa.
Il sabato Adàm corre sul lungomare di Levanto, si ferma a scrivere una poesia al bar Sereno, sveglia la moglie con il profumo dei biscotti appena sfornati.
Ogni settimana si ripete come una giostra infinita, come un viaggio in tondo da un microcosmo all'altro. Finché un giorno, del tutto inaspettata, si apre anche per lui una via di fuga: la speranza di un'unica vita, di un mondo solo, dove potersi abbandonare in pace. Bar Atlantic è la storia di un precario della scuola, della vita, dell'amore: di un casalingo inquieto che venera sua moglie e ha un'amante diversa in cinque città.

Bruno Osimo è nato a Milano e ha cominciato a orientarsi nella vita quando ha finalmente scoperto che la lingua parlata da sua madre – e spacciata per italiano corrente – era in realtà mammese, o tamponico, una lingua che non descrive la realtà come appare, ma come apparirebbe se non facesse paura. Questa scoperta gli ha spalancato le porte della traduzione, che gradualmente è diventata per lui, da strategia di sopravvivenza, una vera professione. Ora traduce dall'inglese e dal russo, insegna traduzione, pubblica manuali sulla traduzione e studia l'ebraico perché è la lingua dei nonni dei nonni dei suoi nonni. Bruno Osimo va a correre all'alba ogni mattina, poi si ferma a scrivere e a parlare di poesia al bar Atlantic, ma le affinità con Adàm, il protagonista di questo romanzo, si fermano qui. Della sua storia privata e deprivata parla invece a lungo nel suo romanzo precedente, Dizionario affettivo della lingua ebraica.

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