Titolo: Il giovane Philby
Autore: Robert Littell
Editore: Fanucci
Pagine: 240
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 16,00 €
Autore: Robert Littell
Editore: Fanucci
Pagine: 240
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 16,00 €
Chi è veramente Kim Philby? O
meglio: per chi lavora? Il giovane Philby dalle guance rosee e dai capelli
scompigliati bussa alla porta di Litzi Friedman, una disinibita comunista
viennese, e la conquista con la sua balbuzie. Così comincia la carriera di uno
dei Cambridge Five, gli agenti segreti britannici più leggendari della storia.
La sua vicenda viene narrata da dieci personaggi, ciascuno con una sua versione
e una sua visione personale di lui. A volte comico, a volte commovente – ma
sempre tra le righe – e necessariamente crudo, questo romanzo ha la vivacità di
un diario plurimo scritto in prima persona e
affascina con le sue curiose incursioni nel privato dei protagonisti: Stalin di
persona così deludente rispetto alle foto ufficiali; Litzi impavida attivista,
ma gelosa della compagna dal seno prorompente; il capitano russo Gusakov che
non capisce di essere stato fatto prigioniero dai suoi stessi capi e, quando
viene incarcerato, pensa che lo stiano facendo ‘entrare dalla porta sbagliata’.
Per la cronaca: dopo le vicende qui riportate, Philby riuscì a mettersi in
salvo e visse gli ultimi venticinque anni della sua vita a Mosca, lavorando
come istruttore per il KGB. Morì nel 1988.
Robert Littell è nato a Brooklyn
nel 1935, oggi vive in Francia. Laureato alla Alfred University, si è poi
arruolato in marina e ha lavorato come giornalista, soprattutto per il
Newsweek, negli anni della Guerra Fredda. Fanucci Editore ha pubblicato nel 2009
L’Oligarca, vincitore del Los Angeles Times Book Prize 2005 nella
categoria Mistery-Thriller, nel 2010, L’epigramma a Stalin, che ha
ottenuto importanti riconoscimenti dalla critica ed è stato nominato miglior
libro dell’estate 2010 da Antonio D’Orrico, critico del settimanale Sette del
Corriere della Sera e, nel 2011 è uscito anche I figli di Abramo. Acuto
anche il suo sguardo sulle questione mediorientale di cui discute con il
professor Simon Peres nel libro intervista For the future of Israel
pubblicato nel 1998.
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