Recensione: UN'ESTATE DA GIGANTI (2011)

Zak (Zacharie Chasseriaud) e Seth (Martin Nissen), due fratelli adolescenti, si ritrovano come ogni anno nel cottage di famiglia, immerso nella campagna belga, per trascorrere l'estate, senza un soldo e completamente abbandonati dalla madre.
Per questo dopo aver conosciuto Danny (Paul Bartel), un ragazzo del posto continuamente picchiato dal fratello, tutti insieme decideranno di affittare la casa per partire all'avventura.
Le cose tuttavia non andranno come previsto...

In bilico tra film d'avventura e "documentario" di denuncia sociale, Un'estate da giganti prova a raccontare il passaggio dall'adolescenza all'età adulta di tre ragazzi non ancora pienamente consapevoli della cattiveria intrinseca nell'uomo, dell'egoismo del mondo "adulto" e della distinzione tra bene e male. Inoltre non ancora in grado di valutare le conseguenze di certe azioni e assumersi le relative responsabilità.
Tre ragazzi accomunati da un'infanzia difficile e dal desiderio incombente di lasciarsi tutto alle spalle per cominciare finalmente a vivere una vita vera, avventurosa e divertente.

 
Partendo dagli aspetti positivi della pellicola non si può non evidenziare la bellissima fotografia curata da Jean-Paul De Zaeytijd, che ritrare una campagna belga affascinante, incontaminata e selvaggia. Un merito da condividere con il regista Bouli Lanners, che vanta anche un passato da pittore, bravo a catturare i dettagli esteriori del paesaggio e quelli interiori dei giovani protagonisti, cogliendo sguardi e piccoli gesti, la cui caratterizzazione caratteriale risulta ben riuscita.
Infatti i tre giovani attori protagonisti offrono una prova attoriale di ottimo livello, espressiva e credibile, a differenza degli adulti che risultano eccessivamente caricaturali.
Altra nota positiva la colonna sonora a cura del belga The Bony King Of Nowhere, con pezzi acustici che spaziano tra indie folk ed alternative country.


Ma se il film funziona soprattutto nella sua dimensione drammatica, come "documentario" di denuncia sociale", un ritmo troppo blando e una storia poco avvincente alla fine fanno naufragare completamente quello spirito avventuroso che la trama promette invano.
E dunque il film se da un lato suscita interesse, dall'altro non convince e risulta persino noioso, oltreché irrisolto in un finale "aperto".

Un film dunque che si può anche vedere per chi è disposto ad accettare ritmi più compassati, ma che non convince a pieno e alla fine lascia una sensazione di incompletezza.

USCITA CINEMA: 31/10/2012
GENERE: Drammatico
REGIA: Bouli Lanners
SCENEGGIATURA: Bouli Lanners, Elise Ancion
ATTORI: Zacharie Chasseriaud, Paul Bartel, Martin Nissen, Marthe Keller, Karim Leklou
FOTOGRAFIA: Jean-Paul De Zaeytijd
MONTAGGIO: Ewin Ryckaert
PRODUZIONE: Versus Production
DISTRIBUZIONE: Minerva Pictures
PAESE: Belgio 2011
DURATA: 84 Min
FORMATO: Colore 

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