Concerto per mio padre; Blumenberg: le novità Del Vecchio in libreria da settembre

Titolo: Concerto per mio padre
Autore:
Yasmine Ghata  
Editore: Del Vecchio
Pagine: 128
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 13,00 €


“Alla morte di Barbe Blanche, mio padre, ricevetti in eredità il târ che si trasmette nella mia famiglia di generazione in generazione. Ma immediatamente lo strumento mi si ribellò contro, rifiutandosi di librare quegli accordi incantevoli e mistici che hanno fatto la gloria dei musicisti dell’Iran. Sotto le mie dita, e al mio carezzare le corde, sembrava solo un pezzo di legno senza vita, senza vigore. Ero forse maledetto? Che crimine dovevo espiare? O forse il târ custodiva dentro quei sinuosi fianchi di legno un segreto troppo pesante per poter vibrare come un tempo, leggero e suadente?
Così ho strappato le corde, le ho bruciate e seppellite dietro casa. E sono partito alla volta di Ardabil, in cerca del più famoso liutaio della regione. Ma cambiare le corde di un târ equivale a cambiare la sua stessa anima e quella del musicista che lo possiede. E adesso che sono qui, rinchiuso con mio fratello Nur in questa cella di polvere e silenzio a scontare una condanna inclemente e sconosciuta, adesso che la vista mi sta abbandonando e che non riesco più a distinguere il giorno dalla notte, adesso che questo buio diventa sempre più mio senza voce e senza sguardi, ho paura. Ho paura di non tornare mai più.”

Yasmine Ghata, figlia della poetessa di origine libanese Vénus Khoury Ghata, è nata in Francia nel 1975. Ha studiato alla Sorbona e all’École du Louvre, specializzandosi in arte islamica. Nel 2005 ha pubblicato in Italia per Feltrinelli il suo primo romanzo, La notte dei calligrafi, vincitore nel 2007 del Premio Autore Esordiente alla XXVI edizione del PREMIO GRINZANE-CAVOUR. 

Titolo: Blumenberg
Autore:
Sibylle Lewitscharoff
Editore: Del Vecchio
Pagine: 304
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 15,00 €


Di notte, Blumenberg, il filosofo, prepara le lezioni dettando i suoi pensieri a un registratore a nastro perché il giorno dopo la sua segretaria li trasferisca su carta. Una notte particolare, però, mentre sta per inserire un nuovo nastro, alza lo sguardo e vede, steso comodamente a pochi passi dalla sua scrivania, un leone. Chi o cosa lo ha inviato proprio a lui? Chi o cosa gli riconosce l’onore di un miracolo? La mattina dopo, in aula, il leone placidamente scende le scale e si sistema vicino alla cattedra. Blumenberg si sente vivificato, i suoi pensieri si rincorrono, la lezione è un successo. Ma, tra gli studenti, nessuno può vedere il leone. Non lo vede Isa, sempre seduta in prima fila, diritta come un fuso, turbata nell’animo e infatuata del professore. Non lo vede Gerhard, il ragazzo di Isa, geniale studente, ottimo allievo. Neanche Richard, che sta faticosamente tentando di portare a termine la sua tesi di dottorato, riesce a scorgere la regale presenza, né Hansi, delicato e bellissimo, che la sera gira per le taverne della città recitando poesie. Forse, ma non ne siamo sicuri, lo vede Käthe Mehliss, conventuale di un paese vicino. Però tutti finiscono per comporre le figure di un grandioso arazzo, in cui con guizzante ironia e profonda compassione si raccontano i momenti più importanti, gli incroci più significativi delle loro vite fino all’istante finale, lasciandoci all’ultima pagina con la forte sensazione di conoscere meglio il leone, i miracoli, il mondo, e la dignità degli esseri umani. 

Sibylle Lewitscharoff è nata a Stoccarda nel 1954, oggi vive a Berlino. Per Pong (1998) ha ricevuto il PREMIO INGEBORG BACHMANN. Nel 2007 il PREIS DER LITERATURHÄUSER, nel 2008 il MARIE LUISE KASCHNITZ PREIS. Con Apostoloff si è aggiudicata il PREMIO DELLA FIERA DEL LIBRO DI LIPSIA 2009. 

PUOI ACQUISTARE I LIBRI QUI

LIBRI & CULTURA CONSIGLIA...