Lucia a Londra; Contratto di edizione: novità Fazi in libreria dal 17 aprile

Titolo: Lucia a Londra
Autore:
Edward Fredric Benson  
Editore: Fazi
Pagine: 280
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 15,00 €

La tranquilla cittadina di Riseholme, nell’annoiata provincia inglese degli anni Venti, ha una sua regina indiscussa, l’impareggiabile Lucia. Lucia divide le sue giornate tra tè con la sua fedele corte di amiche, pettegolezzi e concertini domestici, fin quando un evento giunge inaspettato a sconvolgere la sua esistenza: una grossa eredità. Lucia allora abbandona Riseholm per trasferirsi nel quartiere più esclusivo di Londra, iniziando la sua scalata all’alta società: tra contesse, principi e artisti sbruffoni, Lucia, dopo una serie di esilaranti avventure, diventa la beniamina dell’aristocrazia londinese, o almeno così crede lei…

Edward Fredric Benson, scrittore originale e prolifico, nacque nel 1867 e morì nel 1940, a Cambridge. Lavorò come archeologo, ma si occupò anche di politica, sport e bird-watching; tra i suoi romanzi ricordiamo Dodo, Mrs Ames e, naturalmente, il ciclo dedicato a Lucia. Benson, al pari di Wodehouse, è ormai considerato un maestro del romanzo umoristico del Novecento.

Titolo: Contratto di edizione
Autore: 
Goran Radovar 
Editore: Fazi
Pagine: 220
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 12,50 €


A causa di una serie di rocambolesche avventure e coincidenze, alcuni scottanti documenti comprovanti la collusione fra Stato e mafia, tra cui la famosa agenda rossa di Paolo Borsellino, finiscono nella pila di manoscritti in valutazione presso la Danieli Editore, una casa editrice romana, arrivando così a costituire una mina vagante per tutti coloro a cui l’ingombrante plico capiterà inconsapevolmente tra le mani. La consueta routine di editor ambiziosi, indaffarate segretarie, scrittori in attesa di essere scoperti e tutta una galleria di particolarissimi personaggi verrà così irrimediabilmente sconvolta da intrighi molto più grandi di quelli classici editoriali a cui sono abituati ad assistere ogni giorno.

Goran Radovar nato a Trieste a metà degli anni Ottanta, orfano di padre e con sangue mittel-europeo nelle vene, è cresciuto facendo propri il rispetto teutonico per la disciplina, il romanticismo asburgico, l’anelito di libertà del nomadismo zigano e l’amore per la patria instillatogli dagli esiliati nonni materni. Trasferitosi a Roma per motivi di studio, si è laureato con pieni voti alla facoltà di Ingegneria.

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