I Mercenari 3. La recensione

Ieri è uscito nelle sale italiane il terzo capitolo di The Expendables. Barney (Sylvester Stallone), leader dei mercenari, scopre per caso che Conrad Stonebanks (Mel Gibson) è ancora vivo. Quest'ultimo, ex mercenario, è diventato un trafficante d'armi senza scrupoli, smanioso di vendicarsi. Per catturarlo Barney, dopo aver fallito la precedente missione, decide di congedare i suoi compagni e costruire un nuovo team. Ma riuscirà a portare a termine la missione senza l'aiuto di Christmas (Jason Statham) e degli altri ragazzi?

Il pericolo più concreto quando si avviano saghe di questo tipo è quello di cadere nella ripetitività. I Mercenari 3, pur risultando abbastanza scontato nel suo sviluppo narrativo, riesce comunque a tenere lo spettatore incollato alla sedia; l'azione è continua, frenetica, condita da altissimi livelli di testosterone, scariche di adrenalina e spettacolari effetti speciali. Manca invece un po' di quella ironia che aveva contraddistino i primi due episodi (a parte forse il personaggio interpretato da Antonio Banderas), sostituita da una velata nostalgia per il tempo che passa, inesorabilmente. Buona la prova delle nuove generazioni, anche se il top restano sempre i veterani; da Sylvester Stallone a Jason Statham, pasando per Mel Gibson e Harrison Ford. Consigliato agli appassionati della saga e a tutti gli amanti del genere.

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