BALTHUS dal 24 ottobre Scuderie del Quirinale, Villa Medici - Roma

La toilette de Cathy (1933)
Comunicato Stampa
Le Scuderie del Quirinale con Electa e l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici presentano, dal 24 ottobre 2015 al 31 gennaio 2016, la mostra Balthus, una grande retrospettiva organizzata a quindici anni dalla morte del pittore e dall’ultima esposizione che gli è stata dedicata in Italia. La mostra sarà in seguito al Kunstforum di Vienna dal 17 febbraio al 19 giugno 2016, prima monografica dell’artista in Austria. Curata da Cécile Debray, conservatrice al Museo nazionale d’arte moderna Centre Pompidou, con la collaborazione di Matteo Lafranconi per la sezione alle Scuderie del Quirinale a Roma e di Evelyn Benesch per Vienna, la mostra riunisce più di duecento opere: quadri provenienti da importanti musei e da collezioni private prestigiose, ma anche un’ampia selezione di disegni e di fotografie.

La Phalène (1959)
L’esposizione ripercorre la carriera di Balthus proponendo nuovi spunti di riflessione sul lavoro di uno dei più originali artisti del Novecento. Balthus è profondamente legato all’Italia. Il suo primo viaggio nel nostro paese, nel 1926, rappresenta uno spartiacque per la sua vocazione artistica. Folgorato dalla scoperta dei maestri del Rinascimento toscano, in particolare di Piero della Francesca, Balthus ne eredita la chiarezza formale, la capacità narrativa, il senso della composizione. È proprio da questa tradizione – integrata dalla conoscenza dei movimenti italiani del Realismo magico e della Metafisica, oltre che dalla Nuova Oggettività tedesca – che trae origine quell’atmosfera sospesa ed enigmatica che è caratteristica distintiva delle sue opere, in particolare dei capolavori degli anni Trenta. Il legame con l’Italia si rafforza a partire dal 1961, quando viene nominato direttore dell'Accademia di Francia a Roma. Rimane a Villa Medici fino al 1977, e qui sviluppa una nuova pratica del disegno e della pittura, traendo ispirazione dalle tecniche del passato per reinventare la propria. In questo periodo intraprende degli importanti lavori di restauro di Villa Medici, che ancora oggi caratterizzano gli spazi interni del palazzo e i giardini.

La Patience (1946-48)
Alle Scuderie del Quirinale la mostra presenta circa centocinquanta opere, riunendo capolavori appartenenti a tutte le fasi della carriera di Balthus, in un percorso cronologico che si sviluppa attorno ad alcuni temi centrali: l’eredità rinascimentale, l’infanzia, l'influenza di opere letterarie come Cime tempestose di Emily Brontë e Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll; l’importanza degli scambi con Antonin Artaud, André Derain, Alberto Giacometti o con suo fratello Pierre Klossowski. Saranno esposte opere chiave, come La toilette de Cathy (1933), Le Roi des chats (1935), Les enfants Blanchard (1937), La Patience (1946-48), La Chambre (1952-54), Le Rêve II (1956-57), La Phalène (1959), Les Joueurs de cartes (1968-73), Le Peintre et son modèle (1980-81). 

La chambre turque (1963-66)
A Villa Medici l’esposizione si focalizza invece sul processo di lavoro dell'artista durante il periodo romano e negli anni successivi. Attraverso più di cinquanta opere tra dipinti, disegni e fotografie, i visitatori hanno l'opportunità di scoprire gli aspetti meno noti dell'universo creativo di Balthus, nella cornice unica di Villa Medici che per diciassette anni è stata il suo laboratorio artistico. La mostra propone diversi capolavori, tra cui La chambre turque (1963-66), eccezionalmente prestato dal Centre Pompidou ed esposto poco lontano dalla stanza che raffigura, Japonaise à la table rouge (1967-76) e Nu de profil (1973-77). Questi celebri dipinti sono accompagnati da una selezione di schizzi, fotografie e disegni preparatori che permette di ripercorrere le diverse fasi di lavoro. Il percorso non si limita alle sale d’esposizione ma include alcuni dei luoghi più emblematici di Villa Medici, reinventati da Balthus attraverso un metodo inedito di applicazione del colore. Inoltre la camera turca, raffigurata nell’omonimo quadro, è per la prima volta accessibile al pubblico.

Autoportrait (1940)
Balthazar Klossowski de Rola, detto Balthus nasce a Parigi nel 1908. Ha origini polacche da parte del padre, Erich Klossowski, storico dell'arte, pittore e scenografo, e russe da parte della madre, la pittrice Baladine Klossowska. Durante la Prima guerra mondiale la famiglia Klossowski si rifugia in Svizzera. I suoi genitori si separano poco dopo e Balthus trascorre l’infanzia a Ginevra. Cresce in un ambiente cosmopolita intriso di cultura germanica, quello del salotto letterario animato da sua madre e dal poeta Rainer Maria Rilke, mentore e figura paterna del giovane Balthus, e frequenta personalità del calibro di André Gide, Maurice Denis e Pierre Bonnard. Dal 1925 al 1927 vive a Parigi, dove realizza le prime vedute del Jardin du Luxembourg e di altri scorci cittadini. Nel 1933 si installa stabilmente a Parigi, dove frequenta gli amici di suo fratello Pierre Klossowski, tra cui Georges Bataille, Pierre-Jean Jouve e Pierre Leyris, ma anche i Surrealisti, dai quali però si sente distante. La galleria Pierre organizza la sua prima mostra personale nel 1934, che suscita grande interesse nel mondo artistico, e colpisce in particolare Antonin Artaud e Pierre-Jean Jouve, che hanno firmato le prime critiche dedicate a Balthus. Nel 1953 si trasferisce nel castello di Chassy nel Morvan, dove rimane per quasi otto anni. Nel 1956 il Museo di arte moderna di New York gli dedica una grande retrospettiva. È direttore dell'Accademia di Francia a Roma dal 1961 al 1977. Balthus muore il 18 febbraio 2001 nel suo chalet a Rossinière, in Svizzera, dove ha vissuto dopo il suo ritorno da Roma.

Orari di apertura della mostra alle Scuderie del Quirinale: da domenica a giovedì 10.00-20.00, venerdì e sabato 10.00-22.30 (ultimo ingresso un'ora prima dell'orario di chiusura).

Orari di apertura della mostra a Villa Medici: da martedì a domenica (chiuso il lunedì) 10.00-19.00 (ultimo ingresso alle 18.30).

Biglietto della mostra alle Scuderie del Quirinale: 12 euro (intero), 9,50 euro (ridotto).

Biglietto della mostra a Villa Medici: 12 euro (intero), 6 euro (ridotto). Biglietto valido per l’ingresso alla mostra e la visita di Villa Medici.

Oltre alle riduzioni abituali, chi si recherà in una delle due sedi espositive con il biglietto della mostra Balthus emesso nell’altra sede, beneficerà dell'ingresso ridotto.

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