Recensione: La maledizione di Tutankhamon, di Christian Jacq

Titolo: La maledizione di Tutankhamon. Le indagini dell'ispettore Higgins
Autore: Christian Jacq
Editore: TEA
Pagine:
229
Anno di pubblicazione: 2017
Prezzo copertina: 13,00 €


Recensione a cura di Marika Bovenzi

Ritorna Christian Jacq, scrittore di fama mondiale, con un nuovo appassionante romanzo dedicato alla cultura egiziana. Ne La maledizione di Tutankhamon, l’autore utilizza la famosa maledizione che aleggia intorno alla tomba del faraone bambino per costruire un nuovo capitolo delle avventure noir dell’ex ispettore Higgins. Quest’ultimo si è ormai ritirato nel suo cottage
nel Gloucestershire dove si gode la pensione, mangia del buon cibo, coltiva dei fiori e passa le giornate ascoltando Mozart e odiando il tè inglese.

Il suo, però, non è un ritiro a vita privata completo: Scotland Yard per i casi più difficili e misteriosi richiede la sua competenza, la sua genialità, la sua esperienza e i suoi innumerevoli taccuini neri. E proprio a tal proposito, Higgins viene contattato per risolvere un nuovo e brutale caso: l'archeologa Jennifer Stowe è stata assassinata in circostanze misteriose prima della sua partenza per l’Egitto, dove aveva intenzione di risolvere il mistero della mummia di Tutankhamon. Sulla scena del delitto campeggia la daga appartenuta al sovrano bambino e niente altro. Nessun indizio e nessun movente, ma l’unica cosa chiara è che qualcuno o qualcosa vuole impedire che la verità sulla mummia venga rivelata e la tomba riaperta. Come se non bastasse, durante le indagini ad Higgins viene recapitato un cruento messaggio in cui si minaccia chiunque cerchi di interferire con la tomba. Chi è il colpevole? Chi ha assassinato l’archeologa?

Con uno stile adrenalinico ed un linguaggi fluido, Christian Jacq crea suspense e trasporta il lettore nel vivo delle indagini senza risparmiare i dettagli. A differenza dei suoi romanzi storici basati sulle figure dei sovrani e sulle loro azioni dirette, in questo nuovo capitolo si focalizza sui tempi odierni e su come la cultura di oggi interpreti i misteri, le leggende e le tradizioni dell’antico Egitto. La cosa che ho apprezzato maggiormente di questo scritto è la maestria che l’autore dimostra nel combinare nozioni storiche ad elementi polizieschi e noir, senza scadere nella banalità. Al contrario, riesce perfettamente ad inserire in un quadro a tinte gialle la maledizione che per più di un secolo ha avvolto il sito archeologico. Inoltre, non vi sono sostanziali differenze con la fortunata serie dedicate ai faraoni, ad eccezione dello stile e della narrazione che nel nuovo romanzo assumono un ritmo più veloce, a differenza di quello più lento e ricercato della serie storica.
 

In conclusione è un romanzo che consiglio a tutti gli appassionati di noir e a chi ha voglia di dedicare ancora una volta del tempo allo studioso Christian Jacq. 

L'AUTORE 
Christian Jacq ha raggiunto il successo mondiale con Il romanzo di Ramses, una saga pubblicata in 29 Paesi che ha battuto ogni record di vendita. Un caso editoriale straordinario, nato dalla sua passione per l’Antico Egitto, dai suoi studi di archeologia e dalla sua strepitosa vena narrativa. Tutti elementi che caratterizzano anche questa nuova saga, che ha come protagonista Setna, uno dei figli di Ramses, e che ha di nuovo scalato le classifiche internazionali.

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