Recensione: Storie da brividi, a cura di R.L. Stine

Titolo: Storie da brividi
Autore: R.L. Stine (a cura di)
Editore: Mondadori
Pagine: 396
Anno di pubblicazione: 2019
Prezzo copertina: 18,00 €


Recensione a cura di Luigi Pizzi

Robert Lawrence Stine, celebre autore della serie di libri per ragazzi Piccoli Brividi e La strada della paura, torna in libreria con Storie da brividi, una raccolta di venti racconti caratterizzati da un unico filo conduttore: la paura. Oltre al suo racconto, Stine raccoglie in questa antologie diciannove storie firmate da altrettanti scrittori, tutti più o meno noti al grande pubblico. In essi ritroviamo tutte le figure archetipiche della narrativa horror, ma anche ambientazioni e tematiche focali del genere: due ragazzini sono protagonisti dell'imprevedibile racconto di Stine "La miglior vendetta", impegnati a tener a bada due bulli che proprio non possono immaginare con chi hanno a che fare; nel secondo racconto, intitolato "Teschio e ossa sanguinanti" e firmato da Bruce Hale, due ragazzi sono pronti a tutti pur di allestire la casa stregata più bella della città, ma finiranno per evocare qualcosa che va oltre le loro aspettative...; in "Mattoni e ossa" di Emmy Laybourne, un ragazzino, guidato da un fantasma, dovrà vedersela con due spietati malviventi che vogliono recuperare un tesoro nascosto in una vecchia fabbrica che sta per essere demolita; il quarto racconto, "Suona e scappa" di Steve Hockensmith, si svolge durante una notte di Halloween buia e tempestosa in cui un bambino un po' fifone, Cooper, decide di sfidare le proprie paure uscendo con l'irrequieto fratellino e la sorella maggiore per fare "dolcetto o scherzetto". L'ultima casa però, metterà a dura prova il suo coraggio... .


Decisamente originale è il quinto racconto, "Il patriota ignoto" di Chris Grabenstein, in cui un ragazzino secchione delle scuole medie, appassionato di storia, vede trasformarsi un'innocua gita scolastica a Colonial Williamsburg in un'incredibile avventura in cui sarà chiamato a svolgere una delicata missione per salvaguardare il futuro del proprio Paese; ne "L'estate degli squali" di Lisa Morton, una ragazzina nerd si trova a dover fare i conti con mutanti in grado di trasformarsi in diversi animali, tra cui squali assetati di sangue...; il settimo racconto, intitolato proprio "La regola numero sette" di Ray Daniel, vede come protagonista il figlio di uno sceneggiatore horror che si pone l'obiettivo di far spaventare il padre, ma lo scherzo in una casa degli orrori si trasforma in un vero e proprio incubo...; ne "Il gatto ti ha mangiato la lingua" di Wendy Corsi Staub, una ragazzina costretta a trasferirsi dai parenti in un nuovo quartiere vuole scoprire perché la sua bizzarra vicina ha smesso di parlare e trascorre le sue giornate a fissare la casa sulla collina in mezzo al bosco, che si dice sia abitata da una strega...; tre bambini golosi sono protagonisti del racconto "Gelati da urlo" di Beth Fantaskey, in cui dietro un misterioso furgoncino dei gelati e il suo bizzarro guidatore si cela una macabra verità...; il decimo racconto, "La strega della palude di Byron" di Heather Graham, vede un gruppo di ragazzini alle prese con la leggenda di una vecchia strega e un pericoloso criminale evaso dal carcere...; singolare è anche il racconto "La pietra di sangue" di Phil Mathews, in cui un bambino, avvertito da un "fantasma custode", dovrà impedire ad un altro fantasma assetato di sangue di uccidere la sua adorata baby sitter...; un'altra storia di fantasmi è "Prefisso 666" di Carter Wilson, in cui una ragazzina orfana di mamma, dopo aver ricevuto in regalo dal padre un nuovo cellulare inizia a ricevere chiamate che sembrano provenire direttamente dall'inferno... .


Il tredicesimo racconto, "Il problema degli scoiattoli" di Doug Levin, ha come protagonista un ragazzino che vuole capire perché la sua cittadina è stata invasa dagli scoiattoli, ma quello che scoprirà andrà ben oltre la sua immaginazione...; ne "Il mostro e la collana" di Jeff Soloway, due ragazzini dovranno fare i conti con il potere di una misteriosa collana capace di trasformare le storie in realtà, comprese quelle di paura....; decisamente originale è il racconto "Il figlio unico" di Joseph S. Walker, ambientato in un parco divertimenti che si trasforma in un luogo dell'orrore quando un ragazzino scopre di essere stato sostituito da una sua copia, in realtà un essere malvagio con un palloncino rosso a cui dovrà impedire di lasciare il parco se non vorrà rischiare di sparire per sempre; una ragazzina appena arrivata in una nuova città, alcuni bulli e un'iguana magica sono i protagonisti del racconto "Iguana kamikaze" di Alison McMahan; ne "Il treno degli incubi" di Daniel Palmer, un ragazzino scoprirà a sue spese come un semplice ritardo può trasformare un viaggio in treno in un incubo ad occhi aperti...; decisamente inquietante il racconto "La ragazza in vetrina" di Tonya Hurley, in cui il sogno di una ragazzina povera di essere come la ragazza manichino del negozio di vestiti di fronte a casa finisce per trasformarsi in un incubo...; un ragazzino orfano, protagonista del racconto "Non dare da mangiare agli uccellini" di Stephen Ross, si trasferisce a vivere con gli zii in una macabra casa sperduta in un bosco che sembra completamente disabitato. Ma perché non ci sono più animali? E perché il misterioso zio continua a ripeterli che non deve dare da mangiare agli uccellini? L'ultimo racconto, "Il binario" di Peter Lerangis è un mix tra fantascienza e horror in cui troviamo mondi paralleli, strani mostri, occhiali speciali e una triste verità che l'ignaro protagonista scoprirà a sue spese.


Case stregate, cimiteri, fabbriche abbandonate, boschi misteriosi e persino mondi paralleli fanno da cornice a questi venti racconti in cui i piccoli protagonisti si trovano a dover fare i conti con mostri, zombie, fantasmi, streghe, mutanti, entità sovrannaturali e adulti decisamente folli. Se la paura è al centro di tutto, altre tematiche trovano spazio come il bullismo, l'elaborazione del lutto, la memoria, la rabbia degli adulti, la ricerca del coraggio, l'attenzione verso i desideri, il potere della narrazione, il rispetto della natura. Robert Lawrence Stine, in tal senso propone un buon mix di storie che da una parte si rifanno al folclore e richiamano alla mente fiabe antiche, dall'altra guardano al futuro con elementi e tematiche che fanno riferimento alla modernità. Alcuni racconti fanno sorridere, altri incutono davvero timore e sono in grado di suscitare nei giovani lettori i brividi evocati dal titolo. Consigliato.

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