Storia di Stella Fortuna che morì sette o forse otto volte, Il gioco della devozione, La pellegrina e altre novità in libreria dal 16 luglio

Titolo: Storia di Stella Fortuna che morì sette o forse otto volte
Autore: Juliet Grames
Editore: HarperCollins Italia

Pagine: 576
Anno di pubblicazione: 2020

Prezzo copertina: 19,50 €

Ievoli, Calabria, anni Venti. Per Stella Fortuna la morte è sempre stata parte della vita. La sua infanzia è costellata di inaspettati, quasi mortali incidenti avvenuti nei modi più strani. Anche la madre è convinta che sua figlia sia sotto l'influenza del malocchio. Nel piccolo villaggio in cui vivono, Stella è considerata strana perché è bellissima e intelligente, eppure fredda come il ghiaccio e sfrontata. Stella usa la sua forza per proteggere Tina, la sua sorellina, molto più debole e meno dotata di lei. Ma il carattere indomito della ragazza provoca le ire di suo padre Antonio, un uomo che pretende assoluta obbedienza dalle donne, e il cui più grande apporto alla famiglia consiste nella sua assenza. Quando i Fortuna, poco prima della Seconda Guerra Mondiale, decidono di emigrare, Stella e Tina devono affrontare insieme l'ostilità del Nuovo Mondo. E Stella capisce che dovrà combattere la sua stessa famiglia per essere indipendente. Ma nessuno sopravvive a così tante quasi-morti senza un motivo..

Titolo: Il gioco della devozione
Autore: S. R. Masters
Editore: Garzanti

Pagine: 350
Anno di pubblicazione: 2020

Prezzo copertina: 17,90 €

Gli unici rumori che si sentono sono lo scoppiettare del fuoco e il lento respiro del mare. Adeline, Rupesh, Steve, Jen e Will sono seduti intorno al falò e fanno un gioco. Un gioco, chiamato «Devozione», per giurarsi amicizia eterna come si può fare solo a quindici anni. Un gioco innocente finché Will non mette tutti alla prova chiedendo se resterebbero suoi amici nel caso diventasse un serial killer e descrivendo, per alzare la posta, il modo in cui ucciderebbe le sue vittime. Un silenzio... pieno di parole gela l’aria. Ma subito una risata smorza la tensione: è il solito Will, con la sua voglia di scherzare in ogni occasione. Nulla di più. Eppure, quindici anni dopo, due persone vengono uccise proprio nel modo in cui l’amico aveva immaginato. E Will sembra scomparso nel nulla. Solo Adeline, Rupesh, Jen e Steve sanno quello che è successo quella sera d’estate di tanti anni prima. Solo loro possono collegare gli indizi e puntare il dito contro Will. Un loro amico. Fino a che punto si può restare fedeli a un legame di amicizia? Fino a che punto uno scherzo rimane tale? Fin dove può spingersi la fantasia senza sconfinare nella realtà? La soluzione è nelle loro mani. Ma devono fare in fretta, perché un nuovo gioco è cominciato. Un gioco molto più pericoloso, in cui non ci sono regole. Un esordio che è stato un grandissimo successo del passaparola, osannato dai librai indipendenti. Un romanzo che spiazza sin dalle prime pagine. Una storia sul valore delle parole, delle promesse, della fedeltà. Una storia in cui nulla è come ci si aspetta anche se la verità è alla portata di tutti.


Titolo: La tenuta delle rose
Autore: Hannah Richell
Editore: Garzanti

Pagine: 364
Anno di pubblicazione: 2020

Prezzo copertina: 18,90 €

Maggie è convinta che seguire il cuore sia la scelta sbagliata. L'unica volta che l'ha fatto la sua vita è finita sottosopra ed è stata costretta a lasciare Londra per rifugiarsi il più lontano possibile. Ma quando la sua amata nonna Lillian si è ammalata non ha avuto scelta: è tornata in Inghilterra per affrontare il passato da cui cercava riparo. Arrivata a Cloudesley, non può non notare che le splendide rose, i tulipani colorati e i gigli regali che punteggiavano il giardino dei suoi ricordi hanno perso il proprio splendore. Anche le braccia di sua nonna, pur restando l'unico luogo che riesce a chiamare casa, le trasmettono una sensazione diversa. Maggie capisce che la donna non ha più molto tempo e vuole confidarle qualcosa. Quello che non si aspetta è che si tratti di una verità che parla di segreti nascosti nelle immense e buie sale di Cloudesley. Di una famiglia, di scelte difficili. Di un tempo in cui una donna era costretta a prendere strade che la portavano lontano dai suoi desideri, perché regole e convenzioni valevano più di ogni altra cosa. Di uomini sicuri di esercitare un potere indiscutibile. Tra quelle mura dorate sua nonna si era sentita come un oggetto da sfoggiare e nulla di più. Ma ora Maggie sa che il regalo che vuole lasciarle è la libertà. La libertà di sbagliare, di cadere e di potersi rialzare. Di seguire il proprio cuore e di decidere che cosa pensare senza permettere che sia qualcun altro a farlo. Di amare davvero. È proprio questa la cosa più difficile per Maggie, a causa di quella bugia che porta dentro. Perché a volte è più facile perdonare gli altri che sé stessi.

Titolo: La pellegrina
Autore: Isabel San Sebastián 
Editore: Nord

Pagine: 480
Anno di pubblicazione: 2020

Prezzo copertina: 19,00 €

Oviedo, 827 d.C. Alla turbolenta corte delle Asturie, governata dal carismatico Alfonso II il Casto, giunge un messaggero con una notizia sconcertante: a occidente, nella terra alla fine del mondo, un eremita sostiene di aver trovato l’antico sepolcro di san Giacomo, l’apostolo che secondo la tradizione avrebbe portato la parola di Cristo in Spagna. Il vescovo del luogo si appella quindi ad Alfonso, difensore della cristianità contro i saraceni, perché si rechi in quel luogo e accerti l’autenticità delle reliquie. Per donna Alana di Coaña, vedova dello scriba di corte, è un'occasione unica: laggiù vive suo figlio, di cui non ha notizie da tre anni. Temendo che possa essergli accaduto qualcosa, Alana convince il re a portarla con sé, sebbene la presenza di una donna susciti non pochi sospetti tra i membri della carovana. E ancor di più ne susciterebbero se si venisse a sapere che Alana coltiva la passione per la scrittura e, ogni notte, redige in segreto un diario della spedizione, descrivendo non solo l’aspra bellezza dei paesi che visitano lungo il cammino, ma anche i pericoli che affrontano e le sfide che si profilano all'orizzonte. Oltre al rischio di cadere nelle mani dei saraceni, infatti, Alana ha intuito che ogni membro del gruppo ha un obiettivo nascosto da perseguire, e forse ad essere in gioco è la vita stessa del sovrano… Quello che lei ancora non immagina, invece, è di essere destinata a diventare l’eccezionale testimone di un viaggio leggendario, che aprirà la via per il pellegrinaggio più famoso della cristianità: il cammino di Santiago di Compostela.

Titolo: La gioia, all'improvviso
Autore: Manuel Vilas
Editore: Guanda

Pagine: 416
Anno di pubblicazione: 2020

Prezzo copertina: 18,00 €

"So che sono pazzo perché m'invento questa storia d'amore, perché m'invento la mia vita...". Dopo il grande, inaspettato successo del suo ultimo libro, il protagonista di queste pagine parte per un tour mondiale. Da un hotel all'altro - in Spagna, Portogallo, Italia, Francia e Stati Uniti - il suo è un viaggio che ha due facce: quella pubblica, in cui lo scrittore dialoga con i numerosi e appassionati lettori, e quella privata, in cui sfrutta ogni momento di solitudine per riflettere, tra improvvise illuminazioni e momenti di dolore e di confronto con il fantasma di sempre, la depressione. Che non vincerà, perché l'esperienza ha portato con sé la consapevolezza che tutto prima poi, tutto ciò che abbiamo amato e perduto, è destinato a trasformarsi in gioia: la gioia è ciò che resta, l'elemento più incomprensibile ma anche il più sacro di qualsiasi esistenza. E così il ritorno del passato, dei genitori perduti ma sempre vivi accanto a lui, e le avventure del presente, insieme a una nuova compagna, sono soprattutto un'occasione per celebrare la vita, un enigma che ha come unica spiegazione la bellezza. Come quella che ritrova nel legame pur complicato con i figli, spesso lontani, spesso vicini ma irraggiungibili, nello sforzo costante di riconquistarli, perché un padre altro non è che «un mendicante d'amore». Convinto che «tutto ciò che è importante succede nella famiglia», Manuel Vilas torna a raccontare una storia di famiglia e di famiglie, sempre in bilico tra autobiografia e invenzione: una storia che è anche quella della sua generazione e del suo paese. Una storia d'amore che riscatta il passato, e forse lo idealizza, perché «cos'altro si può fare con la vita se non idealizzarla»?

Titolo: Il caso Mariuz
Autore: Emilio Martini
Editore: Corbaccio

Anno di pubblicazione: 2020
Prezzo copertina: 14,90 €

Non è un sereno ritorno quello che attende Gigi Berté dopo una vacanza in Valcamonica: Renzo Costa, un cronista di nera con cui aveva spesso avuto contrasti, viene trovato in fin di vita sulle colline intorno a Lungariva, in seguito a un pestaggio di cui non si conoscono i responsabili né le motivazioni. Berté inizia a indagare nella vita del giornalista, tra i colleghi di lavoro e i ipotesi relative a un possibile scoop su cui il Costa stava lavorando, senza tralasciare i componenti della sua famiglia, fra cui Pierino Serra, il cognato dalle frequentazioni ambigue e pericolose. Come suo solito, il commissario si impegna al massimo, ma un fatto inaspettato si presenta prepotente nella sua vita: tre lettere anonime, invadenti e minacciose. Recapitate in rapida sequenza nella cassetta della posta della casa gialla, mettono in dubbio la dinamica dell’incidente automobilistico in cui, vent’anni prima, erano rimasti uccisi i suoi genitori. Non senza fatica Berté era riuscitoa lasciarsi alle spalle quel capitolo buio, ma ora ecco che si rinnova l’antico dolore, soprattutto quando l’autore delle lettere si palesa davanti a lui. Berté si trova coinvolto in una vicenda drammatica, intrecciata col proprio passato, che sconvolge i suoi ricordi e fa riemergere la figura del padre insieme con rimorsi mai sopiti. Nonostante tutto, grazie al sostegno della Marzia, porto sicuro nel mare in tempesta della sua esistenza, decide di guardarsi dentro e affrontare i suoi antichi fantasmi... anche quello che gli era costato il trasferimento a Lungariva.

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