Recensione: Il libro dei sette sigilli, di Barbara Bellomo

Titolo: Il libro dei sette sigilli
Autore: Barbara Bellomo
Editore: Salani

Pagine: 304
Anno di pubblicazione: 2020

Prezzo copertina: 16,90 €

Recensione a cura di Daniela

Margherita Mori, scrittrice di successo, ha da poco pubblicato un romanzo d'avventura, intitolato il Libro dei sette sigilli, che parla del ritrovamento di un libro profetico, inciso su lastre di ferro e protetto da sette sigilli, la cui apertura comporta l'avverarsi delle profezie apocalittiche in esso contenute. Un libro che risale all'anno della nascita del Signore e fu scritto dalla profetessa Anna, citata nel Vangelo secondo Luca. La fonte storica da cui la scrittrice prende spunto per dare vita alla sua storia romanzata, è un manoscritto del priore di Dublino, Haley McGrath. Appassionata di arte e letteratura, Margherita ha una particolarità, soffre di ipermnesia, che consiste in un eccessivo sviluppo della memoria: ha quindi la capacità di ricordare ogni minimo dettaglio della propria esistenza, compresi numeri, sequenze, colori, odori e immagini di ogni tipo. Durante la presentazione del libro, viene avvicinata da padre Costarelli, un prete gesuita, che l'avvisa di un imminente pericolo: l'umanità e la sua stessa vita, subiranno gravi ripercussioni, in seguito alla pubblicazione del suo libro. Secondo il prete gesuita, esisterebbe un Ordine interessato al manoscritto di McGrath e al Libro dei sette sigilli. Tutto sembra inverosimile, fino alla morte di Padre Costarelli, avvenuta, in circostanze sospette, pochi giorni dopo il loro incontro. Il tenente dei Ros, Erika Cipriani, viene coinvolta nelle indagini, proprio su richiesta di padre Costarelli, che cosciente del pericolo, aveva lasciato precise disposizioni ed indizi ad un giovane seminarista, suo fidato allievo. Questo segna l'inizio di un'avventura appassionante, sulle tracce del fantomatico libro citato da Margherita nel suo romanzo. Morti sospette, indizi nascosti, segreti custoditi per millenni ed inseguimenti spericolati, porteranno alla luce importanti verità del passato, in grado di causare uno sconvolgimento del presente.


La trama si snoda tra presente e passato, la scrittrice infatti, usa vari intrecci storici per rimandare il lettore ad epoche passate, aiutandolo ad interpretare il presente, che è ambientato prevalentemente a Roma. La dettagliata descrizione delle chiese, delle biblioteche, degli archivi storici e dei palazzi antichi, offrono al lettore una cornice suggestiva, in grado di mostrare la Città Eterna in tutta la sua magnificenza. La narrazione del passato ci perviene attraverso il contenuto del libro di Margherita, che inizia nel 1191, con il ritrovamento del Libro dei sette sigilli in una grotta situata sotto Masada, per mano di un nomade arabo e sua nipote. Molti sono gli avvenimenti storici citati da Barbara Bellomo nel suo libro, tra questi la rivolta di Gerusalemme, intrapresa nel 66 d.C. dal popolo giudaico nel tentativo di contrastare il dominio dei Romani nella regione; rivolta che culminerà pochi anni dopo, con la caduta della città di Masada ad opera di Tito Flavio Vespasiano. Sul filo della storia, si tracciano gli spostamenti che il libro ha subito negli anni, non resta che seguirli e mettere in ordine la fitta rete di indizi trovati nei documenti.


Un avvincente thriller storico, dallo stile lineare e molto scorrevole, a tratti riflessivo; proprio quest'ultimo, unitamente alla presenza di brevi dialoghi, delinea il temperamento dei vari personaggi, rivelandone pregi e virtù. Impossibile non lasciarsi intrigare dalla trama fitta di colpi di scena e dalle storie personali dei protagonisti del romanzo.

L'AUTRICE
Barbara Bellomo, laureata in Lettere, ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia antica e ha lavorato per diversi anni presso la cattedra di Storia romana dell’Università di Catania. Attualmente insegna in una scuola superiore. All’attivo ha diverse pubblicazioni di storia romana.

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