Recensione: Svezia. The passenger. Per esploratori del mondo

Titolo:
Svezia. The passenger. Per esploratori del mondo
Autore: AA.VV.
Editore: Iperborea
Pagine: 192
Anno di pubblicazione: 2020
Prezzo copertina: 19,50 €

Recensione a cura di Marika Bovenzi

La casa editrice Iperborea ritorna con un nuovo volume della collana The Passanger, dedicata alla scoperta di diverse nazioni, delle loro culture e di tutto ciò che le rappresenta. Questa volta, andiamo in Svezia dove grazie a diversi autori e giornalisti scopriamo verità relative alla politica, agli eventi storici, e alla società. Il primo articolo è di Massimiliano Guareschi che ne La teoria svedese dell'amore, intervista il regista italo-svedese Erik Gandini che ha prodotto un documentario sul lato oscuro dell'esistenza dei cittadini svedesi che esaltano l'individualismo e la solitudine; e ancora troviamo Elisabeth Ȧsbrink che in Greta Thunberg, made in Sweden ci racconta di come i bambini in Svezia siano tenuti in alta considerazione, e di come le loro idee, se volte a migliorare la società, siano sostenute su larga scala; Svedesi poco democratici di Gellert Tamas invece, ci narra del fenomeno dell'immigrazione avvenuto in patria e di come un ex movimento neonazista abbia fomentato le masse. Kina Zeidler, scrive invece Il miracolo tecnologico, in cui i colossi della Silicon Valley vengono paragonati a Daniel Ek, fondatore di Spotify; e ancora ne La mia isola, Fredrik Sjöberg ci racconta che dal 1986 vive sull'isola di Runmarö dove studia gli insetti e diverse specie rare; Gunnar Wall invece, nel suo articolo L’ombra di Olof Palme, ci spiega gli antefatti dell'assassinio dell'ex primo ministro svedese, un evento che ha segnato il cuore della Svezia, rimanendo una ferita ancora aperta. Ed infine Andrew Brown in Sesso, potere e premio Nobel, ci porta nei retroscena dell’Accademia svedese e ci racconta dello scandalo avvenuto nel 2018 quando il premio Nobel per la letteratura non fu assegnato.


All'interno del volume poi, gli articoli scritti con differenti stili sono corredati da diversi scatti fotografici fatti da Giulia Mangione ed esposti a New York, Losanna e Bolzano; una corposa Playlist che va dagli Abba, ad Avicii, a Zara Larsson, a Mapei; e diversi consigli d’autore. Personalmente, ho apprezzato questo volume perché mette in risalto diversi aspetti della società svedese che si presenta come ligia, modernista e avanguardista, ma che spesso a causa dell’estremismo di intenti, finisce per sfociare in azioni retrograde o discutibili dai più infervorati opinionisti. In conclusione, è un volume ben fatto che si concentra maggiormente sull'aspetto politico- sociale di un paese di eccellenze e grandi riconoscimenti. Consigliato!

LIBRI & CULTURA CONSIGLIA...