Recensione: L' arte dell'henné a Jaipur, di Alka Joshi

Titolo:
L' arte dell'henné a Jaipur
Autore: Alka Joshi
Editore: Neri Pozza
Pagine: 304
Anno di pubblicazione: 2021
Prezzo copertina: 18,00 €

Recensione a cura di Marika Bovenzi

La casa editrice Neri Pozza ha pubblicato un nuovo romanzo che oserei definire una vera e propria perla letteraria: sto parlando de L’arte dell’henné a Jaipur di Alka Joshi, un libro che racconta una storia avanguardista e formativa. Protagonista della vicenda altri non è che Lakshmi Shastri, una giovane donna che decide di abbandonare il suo matrimonio, un marito violento, e la campagna per trasferirsi in città e più precisamente a Jaipur, la famosa località rosa del Rajasthan. Qui, impara l’arte dell’henné, una tecnica decorativa affascinante che le permette di riscattarsi da una vita di povertà, di creare intorno a lei una cerchia di donne che la venerano e confidano nella sua creatività quasi avesse dei poteri curativi magici. Così anno dopo anno costruisce la sua nuova realtà fatta di una casa di marmi ed acqua corrente; di una popolarità diffusa fino alle città vicine; e soprattutto di un’indipendenza sia economica che sociale che le permette di avere la tanto agognata libertà che respirava tra le righe dei libri paterni. Tutto sembra darle pace fino a quando alla sua porta si presenta suo marito accompagnato da una giovane ragazza di nome Radha, che altri non è che la sorella di Lakshmi che, dal canto suo, ne ha sempre ignorato l’esistenza. Esistenza che porterà scompiglio nella vita dell’artista che si ritroverà a dover fare i conti con un passato insopportabile e dei dettami sociali che lei stessa odia.

Lo stile dell’autrice è descrittivo, ma fluido e facilmente leggibile e caratterizza un linguaggio diretto e spesso accompagnato da una terminologia tipica della lingua locale. Personalmente, penso che la particolarità di questo romanzo risieda nell’ambientazione esotica che si percepisce attraverso le descrizioni che l’autrice fa di profumi, suoni, strade e tradizioni; nell’introduzione di un costume orientale come l’henné e del potere psicologico che ogni disegno o linea da a chi lo riceve; e della forte volontà di emancipazione che dimostra la protagonista. E proprio a proposito di quest’ultima, vi innamorerete profondamente del suo personaggio: volitiva, determinata a riscattarsi e a migliorarsi, e disposta a qualsiasi sacrificio pur di ottenere una vita diversa dalle sue coetanee, Lakshmi compirà un vero viaggio non solo attraverso il Paese, ovvero una Jaipur degli anni ’50 reduce dell’asservimento coloniale, ma anche attraverso una società maschilista che vedeva le donne come schiave, e mezzi per ottenere una prole. La nostra protagonista si ribellerà a tutto ciò che le verrà imposto dalla società indiana del tempo e cercherà con ogni mezzo di salvarsi da un destino anonimo, sottomesso e aggressivo. In conclusione è un romanzo che affronta diverse sfaccettature di un mondo che può sembrarci lontano, ma che nella realtà dei fatti, nel 2021, è ancora palpabile e rappresenta la realtà di molte donne nel mondo. Lo consiglio? Assolutamente si!

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