Recensione: Il segreto del bosco, di Elisabetta e Licia Sciutto

Titolo:
Il segreto del bosco
Autore: Elisabetta e Licia Sciutto
Editore: EDB
Pagine: 184
Anno di pubblicazione: 2020
Prezzo copertina: 16,00 €

Recensione a cura di Daniela

La scuola privata G. Boccaccio, è un prestigioso istituto privato, situato in un antico palazzo nel centro di Grillano, un paese arroccato su una collina dell'Alto Monferrato. La preside, Agata Lagorio discende da una famiglia grillanese che abita nel paese da molte generazioni. La disciplina e l'impeccabile organizzazione sono i punti di forza della scuola, non a caso, per via del suo carattere rigido, la preside è stata paragonata dai suoi alunni, alla famosissima signorina Rottenmeier. Dall'animo autorevole e irreprensibile, la preside scoprirà a sue spese che il denaro non è tutto, ma più di ogni altra cosa, ci sono beni che non può comprare e il segreto che custodisce da ormai trent'anni rischia di essere scoperto. Come ogni istituto che si rispetti, non mancano le gite fuori porta, permettendo agli alunni di passare una bellissima giornata al Castagneto, il bosco secolare del paese per studiare a contatto con la natura, ma l'allegria della giornata viene smorzata dalla sparizione di Richi, uno dei compagni di classe di Paola e Virginia, che frequentano, insieme ad Antonio, l'ultimo anno nella scuola secondaria di primo grado. Nessuno è a conoscenza di quanto sia realmente accaduto, ma una volta rincasato, sano e salvo, Richi custodisce un autentico segreto che coinvolgerà alcuni membri della scuola, nonché la famosa scrittrice grillanese Matilde Macciò, a cui il giovane Richi è molto legato.


Con uno stile asciutto e fruibile, Elisabetta e Licia Sciutto, ci introducono nella tranquilla Grillano, una frazione del comune di Ovada, situata in Piemonte, quando la tranquillità del paese viene destata da un evento accaduto trent'anni prima, rivelando questa volta, verità taciute e inganni perpetrati ai danni dei protagonisti, a cui si aggiungono nuovi complici e nuove inattese rivelazioni. Il racconto vede nascere una tenera storia d'amore tra i quattordicenni Richi e Virginia, insegnando così, il valore della fiducia reciproca, ma affronta anche temi più importanti, come nel caso della scrittrice grillanese Matilde, la quale rinuncia ad una vita felice per tutelare le persone amate. Per contro, può accadere che sia invece proprio l'amore a cambiare il corso di un'intera esistenza, permettendo di affrontare con coraggio le conseguenze delle scelte errate che si sono perpetrate negli anni, questo lo sa bene colui che ha aperto il suo cuore all'amore, permettendo alla verità di trionfare sulla menzogna per affrontare con coraggio il peso dei sensi di colpa. Il mistero che aleggia sulla vita degli abitanti grillanesi, viene affrontato in maniera frastagliata, ma continuando a sfogliare le pagine del libro, ogni tessera del puzzle trova la giusta collocazione, rivelando infine, non senza colpi di scena, un finale felice, sbrogliando la matassa di domande, alle quali è praticamente impossibile sottrarsi.

LE AUTRICI
Le sorelle Elisabetta e Licia Sciutto, entrambe insegnanti, organizzano laboratori di lettura e musica nelle scuole. Nel 2012 hanno pubblicato la raccolta di fiabe medievali C’era una volta in un castello con la casa editrice Puntacapo di Novi Ligure.

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