Recensione: L'inventore di storie, di Charles Lewinsky

Titolo:
L'inventore di storie
Autore: Charles Lewinsky 
Editore: SEM
Pagine: 600
Anno di pubblicazione: 2021
Prezzo copertina: 20,00 €

Recensione a cura di Marika Bovenzi

La casa editrice SEM ha portato in Italia una storia che racchiude tra le righe diverse sfumature letterarie: dal romanzo storico, a quello di formazione, a quello fantastico. Sto parlando de L’inventore di storie di Charles Lewinsky, un libro che va oltre le pagine scritte, trasformandosi -per il lettore- in un vero e proprio viaggio accanto al protagonista. Tutto si ambienta in una Svizzera del XIV secolo, medievale, rurale e per nulla sicura, vissuta e raccontata da un tredicenne troppo “strano” per la società del tempo, la quale vedeva i bambini come semplice prole. Infatti Eusebius, detto Sebi è un ragazzino con una mente eccelsa, una fervida immaginazione e un acuto spirito di osservazione che vive in un villaggio, mentre con la famiglia si occupa di coltivare dei territori nei terreni di un monastero protetto dagli Asburgo. La vita sembra procedere come sempre fino a quando ai margini del luogo in cui vive si trasferisce un uomo misterioso chiamato Mezzabarba per via della cicatrice che gli deturpa il viso. Quest’ultimo, stringe amicizia con Sebi diventandone il mentore e raccontandogli una miriade di storie fantastiche appartenenti al suo misterioso passato fino a quando Sebi non dovrà entrare nel monastero a causa di un lutto familiare. Lì cercherà di imparare il più possibile, ma all’alba dei quattordici anni decide di scappare e lasciarsi alle spalle tutto. Iniziano così fughe rocambolesche, inseguimenti e scontri che porteranno Sebi a raccontare le sue personali storie.


Lewinsky in questo romanzo utilizza uno stile classico che si sposa benissimo con un linguaggio elegante e arzigogolato che richiama un mood antico e medievaleggiante. Personalmente, la cosa che ho apprezzato di più di questo volume sono stati i personaggi principali: da un lato troviamo Sebi, un ragazzino completamente opposto ai suoi coetanei, avanguardista e capace di comprendere un mondo complicato e pieno di pregiudizi; dall’altro Mezzabarba, un uomo che ha fatto del mistero il tema principale della sua stessa esistenza. Nessuno riesce a comprenderlo o ad avvicinarlo, tranne Sebi che vede in lui una guida in tutto. Un’altra cosa che mi è piaciuta particolarmente de L’inventore di storie è stata l’ambientazione: una Svizzera agreste, arretrata, lontana dalla nazione che conosciamo oggi. Una terra fatta di reticenze, preconcetti, assurde superstizioni e una fede cieca. Non mancano poi le tematiche su cui si basa l’intero scritto: dalla fantasia fervida dei bambini; alla voglia di conoscere e apprendere cose nuove; alla comprensione infantile che spesso spiazza gli adulti; all’esasperazione che provano tutti coloro che vedono tarpate le proprie ali dell’immaginazione. In conclusione è un romanzo davvero meraviglioso che trasporta il lettore in un’epoca lontana in cui si combatteva per la libertà in ogni sua forma. Consigliato!

Charles Lewinsky, nato a Zurigo nel 1946, ha ottenuto fama internazionale con il suo romanzo La fortuna dei Meijer (Einaudi, 2007), che ha ricevuto numerosi premi, tra cui il Prix du meilleur livre etranger. Con Einaudi ha pubblicato anche Un regalo del Führer (2014). Per Johannistag è stato insignito del tedesco Schiller Foundation Prize. Questo romanzo è stato selezionato per il German Book Prize e per il Swiss Book Prize.

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