“Tortellini e il giorno in cui furono inventati”, dall'8 al 10 dicembre a Fortezza Est

TORTELLINI e il giorno in cui furono inventati

di Alice Bertini e Federico Gatti
con Carlotta Solide Aronica, Alice Bertini, Federico Gatti
regia Alice Bertini
disegno luci: Marco D’Amelio
musiche originali: Francesco Falanga
scene: Leonardo Barroccu

FORTEZZA EST
8-9-10 Dicembre 2022 | h. 20:30

Dall'8 al 10 dicembre 2022 torna in scena sul palco di Fortezza Est “Tortellini e il giorno in cui furono inventati” spettacolo della compagnia “Poveri Comuni Mortali”, vincitore del premio di drammaturgia “Extreme Contemporain” 2020 e secondo classificato al Premio “Attilio Corsini” 2021. In scena una sottile, sarcastica e pungente critica al potere tra le note del teatro dell’assurdo e della fiaba, scritta da Alice Bertini e Federico Gatti, protagonisti in scena insieme a Carlotta Solide Aronica.


Tortellini non è un manuale di cucina, ma un testo che potremmo definire politico. Non una denuncia alla nostra politica, ben inteso, nulla a che fare con la recente piaga del partitismo, nondimeno affatto rivolta agli uomini di governo; “politico” nel senso più letterale del termine: connesso con le vicende del popolo e della società in relazione al coinvolgimento dei singoli individui in questo ambito.


Una donna ed un uomo. Derelitti ai margini, ma anche sciocchi cittadini integrati. Arrabbiati e critici, ma anche comodamente persi negli alienanti e feroci meccanismi della società. Contro e a favore. Un re. Che questi meccanismi ha creato e in essi procede, senza pietà: è l’esercizio del potere fine a sé stesso ma anche funzionale ad un’idea di società. La noia. Apparente sentimento trasversale comune a tutte le figure, seppur così lontane e diverse tra loro. Tra una profezia arcana e un presagio interiore una paradossale gara di cucina a premi fornirà a tutti l’occasione per raggiungere i propri desideri, che purtroppo però sono pericolosamente diversi e contrastanti tra partecipanti e giuria, ma anche tra partecipante e partecipante.


Il tema è il potere, i suoi meccanismi, il dualismo che ne è alla base tra “alto” e “basso”, vertice e piede, buoni e cattivi. Gerarchie consolidate necessarie a mantenere un equilibrio civico, ma anche in grado di invertirsi per i bisogni sia dei potenti, che dei cittadini. Eppure si tratta di una commedia, in fondo narra ironicamente di tutti noi alle prese con l’egemonia spietata della vita che ci siamo costruiti attorno, e degli effetti che ogni giorno esercita sugli individui, a prescindere dal ruolo, si sia re o sudditi.

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