Da pochissimi giorni siamo entrati nel 2014 lasciandoci definitivamente alle spalle il 2013, ma vale la pena fare un piccolo bilancio degli incassi nella passata stagione. Il 2013 del cinema italiano è l'anno di Checco Zalone che con la sua commedia Sole a catinelle ha impresso un nuovo record nella classifica dei film italiani con il maggior incasso di sempre (51.747.917 €).
Ma la vocazione alla commedia del nostro cinema è testimoniata dalla presenza di altri sette film di genere nella top 10: al secondo posto Il principe abusivo di Alessandro Siani (14.342.784 €), al quarto Benvenuto Presidente con Claudio Bisio (8.515.916 €), al quinto il cinepanettone di Neri Parenti Colpi di fortuna (8.428.532 €), al sesto Un fantastico via vai di Leonardo Pieraccioni (7.137.064 €), all'ottavo Indovina chi viene a Natale? di Fausto Brizzi (5.749.048 €), al nono Mai Stati Uniti di Carlo Vanzina (5.500.637 €) e al decimo Fuga di cervelli di Paolo Ruffini (4.998.836 €). Otto commedie nella top ten che, opinione personale, a parte il film di Zalone abbastanza riuscito, risultano tutt'altro che indimenticabili (per usare un eufemismo). Mentre gli unici due film che interrompono questo monologo di genere sono: al terzo posto La migliore offerta di Tornatore con 9.039.451 €, tra le rivelazioni della stagione, e al settimo posto La grande bellezza di Paolo Sorrentino (6.343.786 €), film apprezzato più all'estero che in Italia, come testimonia la candidatura all'Oscar per il Miglior film straniero.
Se invece allarghiamo lo sguardo a tutti i film usciti nelle sale italiane nel 2013 troviamo solo due titoli made in Italy: il primo posto di Checco Zalone e il quarto del Principe Abusivo. Una classifica dominata da film d'intrattenimento e prodotti d'animazione che fanno gola ai più piccoli, gli unici a frequentare ancora assiduamente le sale cinematografiche. Al secondo posto troviamo il terzo capitolo dell'eroe Marvel Iron Man interpretato da Robert John Downey Jr. (16.078.666 €), in vetta anche negli USA e nel box office internazionale. La terza posizione è occupata dal film d'animazione Cattivissimo Me 2 (15.855.155 €), uno dei pochi titoli di genere che ho visto e recensito (tutt'altro che entusiasmante). Al quinto posto troviamo il sesto episodio, e speriamo l'ultimo, di Fast & Furious (12.873.069 €), una serie che a mio avviso ha già detto tutto. Al sesto il terzo capitolo di Una notte da leoni (12.531.753 €), decisamente meglio del secondo ma lontano dai fasti del primo, un film che ha fatto scuola. La settima posizione è occupata dal western moderno di quel geniaccio di Tarantino, Django Unchained (12.031.288 €), secondo nella mia personale top 3 dei titoli più belli del 2013. All'ottavo un altro titolo d'animazione, I Croods, con un incasso di 11.522.826 €. Mentre nelle ultime posizioni troviamo due titoli natalizi: il secondo entusiasmante capitolo di Lo Hobbit (10.676.087 €) e il film per i più piccoli Frozen. Il regno di ghiaccio (10.329.458 €).
Nella top ten americana al primo posto, come detto, troviamo Iron Man 3 (409.013.994 $), seguito dal secondo capitolo di Hunger Games (391.124.000 $) con la bravissima Jennifer Lawrence, che tuttavia in Italia non ha avuto lo stesso successo al box office. Anche negli USA al terzo posto troviamo Cattivissimo Me 2 (367.741.000 $), mentre al quarto un altro film snobbato in Italia: L'uomo d'acciaio (291.045.518 $), il personaggio di Superman interpretato dal poco carismatico Henry Cavill. Al quinto posto un film d'animazione apprezzato anche dal sottoscritto, Monsters University (268.492.764 $), che tuttavia non ha suscitato lo stesso interesse nel pubblico italiano. Al sesto posto uno dei titoli più sorprendenti della stagione, Gravity (254.592.000 $), assolutamente quotato nella corsa agli Oscar. Frozen (248.366.000 $) in America guadagna la settima posizione, mentre all'ottavo, tre gradini sotto la posizione italiana, troviamo l'action movie Fast & Furious 6 (238.679.850 $). Al nono posto il kolossal Disney che personalmente non ho visto: Il grande e potente Oz (234.911.825 $) di Sam Raimi. Un altro kolossal, questa volta visto e apprezzato, chiude la classifica: Into Darkness. Star Trek (228.778.661 $), titolo che rilancia le avventure della flotta più famosa della storia del cinema.
La classifica internazionale, come prevedibile, ricalca per sommi capi quella americana, con Iron Man 3 in testa (1.215.400.000 $), Cattivissimo Me 2 (918.700.000 $) al secondo posto, Fast & Furious 6 (788.700.00 $) al terzo, Hunger Games - La ragazza di fuoco al quarto (784.700.000 $), Monsters University al quinto (743.600.000 $), L'uomo d'acciaio al sesto (662.800.000 $), Gravity al settimo (653.300.000 $), Thor: The Dark World all'ottavo (629.400.00 $) (solo undicesimo negli USA), Lo Hobbit. La desolazione di Smaug al nono (614.100.000 $) e in ultimo I Croods , (587.200.00 $), titolo particolarmente apprezzato nel nostro Paese.
Ora volendo trarre qualche conclusione, se ci riferiamo al cinema di casa nostra l'auspicio per il 2014 è quello di trovare il coraggio di osare e di cambiare. Il coraggio di investire soprattutto sulle idee, colmando un vuoto assoluto tra gli sceneggiatori, piuttosto che su volti e nomi di pseudo attori creati dalla televisione, senza capacità e senza talento. Il coraggio di reinventarsi, liberandosi dal monopolio della commedia, per abituare nuovamente gli spettatori a godere di uno spettacolo variegato in grado di farci sognare, riflettere ed emozionare, come dovrebbe fare il cinema vero.
E se questo può essere l'auspicio per il nostro cinema, a livello internazionale la tendenza consolidata sembra quella di scegliere film dai grandi effetti speciali, blockbuster e kolossal in grado di garantire un'esperienza audiovisiva di primissimo livello. E in quest'ottica che la sfida diventa quella di produrre un intrattenimento intelligente, capace di unire la qualità tecnica a quella contenutistica, come accaduto nel 2013 per film quali Django Unchained, Lincoln o Il grande Gatsby.
Ma la vocazione alla commedia del nostro cinema è testimoniata dalla presenza di altri sette film di genere nella top 10: al secondo posto Il principe abusivo di Alessandro Siani (14.342.784 €), al quarto Benvenuto Presidente con Claudio Bisio (8.515.916 €), al quinto il cinepanettone di Neri Parenti Colpi di fortuna (8.428.532 €), al sesto Un fantastico via vai di Leonardo Pieraccioni (7.137.064 €), all'ottavo Indovina chi viene a Natale? di Fausto Brizzi (5.749.048 €), al nono Mai Stati Uniti di Carlo Vanzina (5.500.637 €) e al decimo Fuga di cervelli di Paolo Ruffini (4.998.836 €). Otto commedie nella top ten che, opinione personale, a parte il film di Zalone abbastanza riuscito, risultano tutt'altro che indimenticabili (per usare un eufemismo). Mentre gli unici due film che interrompono questo monologo di genere sono: al terzo posto La migliore offerta di Tornatore con 9.039.451 €, tra le rivelazioni della stagione, e al settimo posto La grande bellezza di Paolo Sorrentino (6.343.786 €), film apprezzato più all'estero che in Italia, come testimonia la candidatura all'Oscar per il Miglior film straniero.
Se invece allarghiamo lo sguardo a tutti i film usciti nelle sale italiane nel 2013 troviamo solo due titoli made in Italy: il primo posto di Checco Zalone e il quarto del Principe Abusivo. Una classifica dominata da film d'intrattenimento e prodotti d'animazione che fanno gola ai più piccoli, gli unici a frequentare ancora assiduamente le sale cinematografiche. Al secondo posto troviamo il terzo capitolo dell'eroe Marvel Iron Man interpretato da Robert John Downey Jr. (16.078.666 €), in vetta anche negli USA e nel box office internazionale. La terza posizione è occupata dal film d'animazione Cattivissimo Me 2 (15.855.155 €), uno dei pochi titoli di genere che ho visto e recensito (tutt'altro che entusiasmante). Al quinto posto troviamo il sesto episodio, e speriamo l'ultimo, di Fast & Furious (12.873.069 €), una serie che a mio avviso ha già detto tutto. Al sesto il terzo capitolo di Una notte da leoni (12.531.753 €), decisamente meglio del secondo ma lontano dai fasti del primo, un film che ha fatto scuola. La settima posizione è occupata dal western moderno di quel geniaccio di Tarantino, Django Unchained (12.031.288 €), secondo nella mia personale top 3 dei titoli più belli del 2013. All'ottavo un altro titolo d'animazione, I Croods, con un incasso di 11.522.826 €. Mentre nelle ultime posizioni troviamo due titoli natalizi: il secondo entusiasmante capitolo di Lo Hobbit (10.676.087 €) e il film per i più piccoli Frozen. Il regno di ghiaccio (10.329.458 €).
Nella top ten americana al primo posto, come detto, troviamo Iron Man 3 (409.013.994 $), seguito dal secondo capitolo di Hunger Games (391.124.000 $) con la bravissima Jennifer Lawrence, che tuttavia in Italia non ha avuto lo stesso successo al box office. Anche negli USA al terzo posto troviamo Cattivissimo Me 2 (367.741.000 $), mentre al quarto un altro film snobbato in Italia: L'uomo d'acciaio (291.045.518 $), il personaggio di Superman interpretato dal poco carismatico Henry Cavill. Al quinto posto un film d'animazione apprezzato anche dal sottoscritto, Monsters University (268.492.764 $), che tuttavia non ha suscitato lo stesso interesse nel pubblico italiano. Al sesto posto uno dei titoli più sorprendenti della stagione, Gravity (254.592.000 $), assolutamente quotato nella corsa agli Oscar. Frozen (248.366.000 $) in America guadagna la settima posizione, mentre all'ottavo, tre gradini sotto la posizione italiana, troviamo l'action movie Fast & Furious 6 (238.679.850 $). Al nono posto il kolossal Disney che personalmente non ho visto: Il grande e potente Oz (234.911.825 $) di Sam Raimi. Un altro kolossal, questa volta visto e apprezzato, chiude la classifica: Into Darkness. Star Trek (228.778.661 $), titolo che rilancia le avventure della flotta più famosa della storia del cinema.
La classifica internazionale, come prevedibile, ricalca per sommi capi quella americana, con Iron Man 3 in testa (1.215.400.000 $), Cattivissimo Me 2 (918.700.000 $) al secondo posto, Fast & Furious 6 (788.700.00 $) al terzo, Hunger Games - La ragazza di fuoco al quarto (784.700.000 $), Monsters University al quinto (743.600.000 $), L'uomo d'acciaio al sesto (662.800.000 $), Gravity al settimo (653.300.000 $), Thor: The Dark World all'ottavo (629.400.00 $) (solo undicesimo negli USA), Lo Hobbit. La desolazione di Smaug al nono (614.100.000 $) e in ultimo I Croods , (587.200.00 $), titolo particolarmente apprezzato nel nostro Paese.
Ora volendo trarre qualche conclusione, se ci riferiamo al cinema di casa nostra l'auspicio per il 2014 è quello di trovare il coraggio di osare e di cambiare. Il coraggio di investire soprattutto sulle idee, colmando un vuoto assoluto tra gli sceneggiatori, piuttosto che su volti e nomi di pseudo attori creati dalla televisione, senza capacità e senza talento. Il coraggio di reinventarsi, liberandosi dal monopolio della commedia, per abituare nuovamente gli spettatori a godere di uno spettacolo variegato in grado di farci sognare, riflettere ed emozionare, come dovrebbe fare il cinema vero.
E se questo può essere l'auspicio per il nostro cinema, a livello internazionale la tendenza consolidata sembra quella di scegliere film dai grandi effetti speciali, blockbuster e kolossal in grado di garantire un'esperienza audiovisiva di primissimo livello. E in quest'ottica che la sfida diventa quella di produrre un intrattenimento intelligente, capace di unire la qualità tecnica a quella contenutistica, come accaduto nel 2013 per film quali Django Unchained, Lincoln o Il grande Gatsby.