Promettimi che ci sarai; Come petali nel vento e altre novità Piemme in libreria dal 21 gennaio

Titolo: Promettimi che ci sarai
Autore:
Carol Rifka Brunt
Editore: Piemme
Pagine: 420
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 17,90 €


Quando hai quattordici anni, il tuo cuore è un luogo oscuro, un labirinto di sentimenti che non sai decifrare. Timida, goffa e sognatrice, June è a disagio tra i coetanei. Preferisce rifugiarsi nel bosco dietro la scuola, con ampie gonne e strambi stivali, fingendo di essere stata catapultata a New York dal Medioevo, l’epoca in cui sarebbe potuta diventare un falconiere. Sarebbe bello riuscire a richiamare a sé, proprio come creature alate, le persone che non ci sono più. Come lo zio Finn: grande pittore e migliore amico di June, l’unico in grado di capirla, strappato troppo presto alla vita da una malattia di cui in famiglia è proibito parlare.
Un giorno, June riceve un pacco misterioso. All’interno c’è la teiera preferita di Finn, accompagnata da una lettera firmata da un certo Toby: l’uomo che nessuno, al funerale dello zio, ha osato avvicinare. E che ora chiede proprio a lei di incontrarlo in segreto.June dovrà fare i conti con la paura e la gelosia prima di accettare il fatto di non essere stata l’unica persona speciale nella vita dello zio. E prima di aprirsi a un’amicizia che potrebbe aiutare sia lei che Toby a colmare quel grande vuoto. Dopotutto, era quello che avrebbe voluto Finn: fare incontrare le persone che più aveva amato, unirle come in un’unica cornice affinché si prendessero cura l’una dell’altra. Ecco il suo ultimo desiderio, ecco il suo più grande capolavoro.Una storia indimenticabile. Come certi amori cui non possiamo opporci. Come quelle persone che continuano a vivere nel nostro cuore anche quando non le abbiamo più accanto.

Titolo: Dovrei essere fumo
Autore:
Patrick Fogli
Editore: Piemme
Pagine: 294
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 15,50 €


Io non dovrei essere vivo. Non dovrei parlare. Non dovrei respirare mangiare bere dormire pensare. Io dovrei essere fumo. Emile è nato a Parigi ed è ebreo da chissà quante generazioni. Non ricorda il giorno in cui ha iniziato ad avere paura, ma da quel giorno non ha più smesso. Quando è arrivato ad Auschwitz, nel settembre del 1942, non immaginava che sopravvivere a quell’inferno sarebbe stato peggio che morirci. Alberto ha iniziato una nuova vita. Il suo passato nei servizi segreti è ormai alle spalle, per quanto possa esserlo un’esistenza di quel tipo. Perché lui è il migliore, e qualcuno se n’è accorto, tanto da offrirgli un incarico inatteso: la sorveglianza di un uomo molto anziano e molto ricco la cui vita è in pericolo, e non solo per il cancro che lo sta consumando. A unire le loro storie un quaderno azzurro, a cui è affidata una verità che non tutti hanno il coraggio di guardare in faccia. E un’ossessione, che rende schiavi in attesa di poter rendere liberi. Un romanzo sulla vendetta e sul perdono. Che non sempre sono sulle facce opposte della medaglia. 

Patrick Fogli è nato a Bologna ed è ingegnere elettronico. Ospite al Festivaletteratura di Mantova, finalista al Premio Scerbanenco al Noir in Festival di Courmayeur, è considerato dalla critica uno degli scrittori più interessanti e originali della narrativa italiana di oggi. Per Piemme ha scritto Lentamente prima di morire – il cui protagonista, Gabriele Riccardi, torna anche ne La puntualità del destino – L’ultima estate di innocenza e i romanzi Il tempo infranto, sulla strage alla stazione di Bologna, e Non voglio il silenzio, con Ferruccio Pinotti, sull’omicidio Borsellino e la trattativa Stato-mafia. Ha scritto con Stefano Incerti la sceneggiatura di Neve, il nuovo film del regista napoletano. Patrick Fogli è anche su Facebook e TwitterSeguici su #dovreiesserefumo

Titolo: Come petali nel vento
Autore:
Ru Freeman
Editore: Piemme
Pagine: 546
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 19,00 €


Secondo un’antica leggenda, il Paradiso terrestre si trovava in Sri Lanka, “l’isola splendente”. Ma poiché, come dice la saggezza popolare, non esiste bellezza se non accompagnata da qualche forma di tenebra, un’altra leggenda vuole che l’isola sia nata da una “lacrima dell’India”. Può il destino essere scritto nel nome? Di certo il suo corso è imprevedibile, come un vento che arriva all’improvviso a scuotere un giorno sereno e un giardino dorato. Quando la famiglia Herath si trasferisce a Sal Mal Lane, quel vicolo della città di Colombo è ancora un posto tranquillo. All’ombra dei grandi alberi dai fiori rosa, convivono pacificamente famiglie molto diverse per credo religioso ed estrazione sociale. Sono i bambini, con i loro giochi, a unire il vicinato. Mentre i grandi scrutano con una certa diffidenza i nuovi arrivati, è proprio la comunità dei più piccoli ad accoglierli per primi, coinvolgendo i figli degli Herath in gare di aquilone e di cricket, prime cotte e innocue rivalità. E lasciandosi contagiare da quei quattro fratelli così uniti e così speciali. Ben presto, però, la minaccia della guerra civile – fino ad allora solo una notizia letta sui giornali o udita alla radio – si addenserà anche su Sal Mal Lane, rischiando di aprire fratture latenti, spezzare legami profondi, travolgere destini in una furia inarrestabile che lascerà, di quella stagione di giochi, musica e risate, soltanto un’eco lontana. 

Ru Freeman, nata in Sri Lanka, ha completato gli studi negli Stati Uniti, dove ora vive, e considera entrambi i paesi la sua patria. Giornalista militante, è impegnata nel campo dell’assistenza umanitaria e delle politiche del lavoro. Cura un blog di letteratura e politica sull’Huffington Post.La sua prima pubblicazione risale all’infanzia, quando ha scritto a un quotidiano una lettera di protesta perché il suo cartone animato preferito era stato interrotto da un discorso del presidente dello Sri Lanka. In seguito, i suoi racconti hanno avuto spazio sulle più importanti riviste letterarie americane, mentre il suo romanzo d’esordio, Una ragazza disobbediente, è stato candidato al DSC Prize for South Asian Literature e tradotto in sette lingue.
 
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