L'inferno e ritorno; Athos (Alberto Ongaro): novità Piemme in libreria dal 4 febbraio

Titolo: L'inferno e ritorno
Autore:
Régis Jauffret
Editore: Piemme
Pagine: 532
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 19,50 €


Amstetten, Austria, 1984. Angelika compie diciotto anni, l’ultimo compleanno che festeggerà al piano di sopra della villetta in cui vive con la famiglia. Ben presto suo padre, Josef Fritzl, la rinchiuderà in cantina: un bunker costruito sotto gli occhi di tutti da lui in persona, ingegnere, senza destare sospetti.Per la ragazza è l’inizio di un incubo: ventiquattro lunghi anni di segregazione e abusi che il padre infliggerà ad Angelika e ai figli che avrà da lei, esercitando su quel “popolo della cantina” il proprio desiderio di onnipotenza, concedendo o negando l’acqua e la luce, inducendo o placando la fame e la sete.
Nel silenzio più totale di moglie, vicini, autorità: nessuno ha mai sentito né visto nulla. Un romanzo-verità in cui – come in A sangue freddo di Truman Capote – Régis Jauffret ricostruisce una notizia di cronaca che ha fatto il giro del mondo e il caso giudiziario che ne è seguito. Da una parte indaga in prima persona, evidenziando errori e colpevoli omissioni dell’inchiesta ufficiale. Dall’altra, immagina parole e rituali della quotidianità mostruosa nel sottosuolo, ipotizza il futuro delle vittime, si cala nella mente del carnefice. Alla ricerca di spiegazioni e verità che solo dentro un romanzo sembrano tollerabili.

Régis Jauffret, nato nel 1955 a Marsiglia, è autore di numerosi romanzi, tra cui Il banchiere (Barbès, 2011). È considerato una delle voci più significative della narrativa francese contemporanea. Le sue opere, che scavano nelle zone d’ombra della psiche, gli hanno valso numerosi premi letterari, tra cui il Prix France Culture-Télérama e il Prix Femina.

Titolo: Athos. Vita, avventura e morte presunta di un personaggio
Autore:
Alberto Ongaro
Editore: Piemme
Pagine: 238
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 16,50 €


Nel suo letto di morte, in uno stato sospeso fra il sogno e il ricordo, mentre attende di ricevere notizie del figlio disperso, il leggendario moschettiere Athos ripercorre la sua vita tempestosa, in perpetua relazione con il mistero, l’intrigo, il pericolo. Fra tutte, torna alla sua memoria la prima avventura che segnò il suo destino, quando, poco più che ragazzo, dopo un fortunoso naufragio, rifiutò l’invito a entrare nell’Ordine dei Cavalieri di Malta e accettò invece un incarico assai più rischioso... Sfidando il mistero del momento ineffabile dell’ultimo passaggio, Alberto Ongaro prende in prestito il personaggio di Dumas, amatissimo insieme agli inseparabili Porthos, Aramis e D’Artagnan, e costruisce attorno alla sua figura una vicenda che non potrebbe essere più dumasiana. Come Don Chisciotte, Raskolnikov o il Capitano Achab – solo per citare alcune immortali figure della letteratura –, anche l’affascinante Athos è bene comune, patrimonio dell’umanità. Nel rendergli omaggio, il munifico autore de La taverna del Doge Loredan ci regala un romanzo avvincente, intenso ed evocativo, che interroga il senso dell’avventura umana di fronte all’ineluttabilità della sua fine. 

Alberto Ongaro vive a Venezia, la sua città da sempre. Ma nella sua vita avventurosa, che l’ha visto per molti anni inviato speciale per «L’Europeo», ha viaggiato in tutto il mondo e soggiornato a lungo in America del Sud e in Inghilterra. Narratore, giornalista, sceneggiatore di fumetti (a lungo collaboratore e intimo amico di Hugo Pratt), è autore di diversi romanzi, tra cui La taverna del Doge Loredan e La partita, premiato con il Super Campiello nel 1986. Con Piemme ha pubblicato inoltre Il ponte della solita ora, La versione spagnola, La maschera di Antenore, Interno argentino, Un uomo alto vestito di bianco.

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