Recensione: AVRO' CURA DI TE di Massimo Gramellini e Chiara Gamberale

Titolo: Avrò cura di te
Autore: Massimo Gramellini, Chiara Gamberale
Editore: Longanesi
Pagine: 192
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 16,00 €


Gioconda, detta Giò, ha il cuore a pezzi dopo che Leonardo l'ha lasciata, riaprendo vecchie ferite mai rimarginate. A trentasei anni, Giò è una donna fragile, insicura e priva di certezze, quelle che cerca negli altri senza sforzarsi di guardare dentro se stessa. Spinta dalle difficoltà del momento, Giò decide di scrivere
all'Angelo Custode della nonna, Filèmone, che miracolosamente le risponde. Superato lo sgomento iniziale, Giò inizia un lungo, difficile, controverso, ironico e commovente scambio epistolare con l'angelo, attraverso il quale imparerà tante cose su se stessa e sull'amore...

Leggere Avrò cura di te equivale a frequentare un anno lo psicanalista al modico prezzo di 16 euro: un toccasana per l'anima, e per le tasche! Un libro che ci svela ogni segreto dell'amore, partendo da una sacrosanta verità: per piacere agli altri, bisogna piacere prima a se stessi.  

"Se il tuo pensiero fisso è piacergli, dubito che gli piacerai. Piuttosto dovresti piacere a te stessa. Finché ti sentirai bene, farai sentire bene anche lui. E godendo entrambi della presenza dell'altro, ve ne attribuirete a vicenda il merito. - Ti amo - significa - mi amo a stare con te - . Non è egoismo. Gli egoisti non si amano affatto. Solo chi si vuole bene è capace di volerne anche al prossimo".  

Da qui l'esigenza di conoscere il proprio universo interiore: la propria natura, i bisogni, i sogni, i desideri, i talenti, le paure, i difetti, i limiti che ci caratterizzano. Un risultato possibile solo allontanandosi dallio-nel-mondo, ovvero da quei condizionamenti e limitazioni che il mondo esterno ci impone, rendendo il un vago e sbiadito riflesso.

Ma basta tutto questo per far funzionare una storia d'amore? Assolutamente no.

"Amarsi è l'opera d'arte di due architetti dilettanti di nome Io che, sbagliando e correggendosi a vicenda, imparano a realizzare un progetto che prima non esisteva. Noi".  

Un Noi costruito con fatica, sacrifici, tempo e tanta pazienza, in primis staccandosi dal proprio ego (individualismo) per ascoltare l'altro, mettersi nei suoi panni e provare a comprenderlo, piuttosto che tentare di cambiarlo o adattarlo alle proprie aspettative.  

"All'inizio l'equilibrio di coppia è una condizione magica, legata all'innamoramento. Poi diventa un'operazione chirurgica, che ha bisogno di energia e precisione assoluta. Non si ottiene offrendo o pretendendo una resa. Ma neppure donando tutto se stesso all'altro, se quel - tutto - non è ciò che l'altro desidera. E, per sapere che cosa desidera, occorre concentrarsi sulle sue esigenze: guardare la vita con i suoi occhi senza mai chiudere i propri".

Senza dimenticare di alimentare continuamente il fuoco della passione, di cui l'amore si nutre.  

"So che è difficile conservare a lungo la tensione della scoperta. Ma tra l'incendio degli esordi e la cenere dei congedi esiste il crepitio del caminetto. Andrebbe alimentato di continui per evitare che si spenga. Perché poi riaccenderlo è dura".

Ma non preoccupatevi: Avrò cura di te non è un trattato di psicologia o filosofia, bensì un romanzo epistolare divertente e commovente. Una storia "magica" scritta a quattro mani dalla strana coppia Gramellini-Gamberale, due delle voci più interessanti della narrativa italiana contemporanea. Gramellini è l'angelo dolce, paziente, saggio e pieno di risposte, che si esprime con un linguaggio forbito, aforistico, a tratti poetico. La Gamberale invece è una donna impulsiva, fragile, concreta, che riflette la condizione di umana incertezza ponendo continuamente domande. Insieme danno vita ad una lettura ironica, leggera e profonda allo stesso tempo, che induce il lettore a riflettere sulle difficoltà che accompagnano i rapporti di coppia, sulla complessità dell'amore e sulle mille forme che esso può assumere, come ad esempio quello di una madre sempre innamorata; di un padre che non riesce ad esprimere i propri sentimenti; di un'amica intrappolata nel matrimonio e appagata da una relazione extraconiugale; di un ragazzo affamato d'amore disposto a chiudersi in una comune; e persino di un angelo...come scoprirete nell'imprevedibile epilogo. Un libro particolarmente indicato per il periodo natalizio, da leggere o regalare alle persone care. Consigliato.

"Trovarsi rimane una magia, ma non perdersi è la vera favola"
  
GLI AUTORI
Massimo Gramellini scrive sul quotidiano La Stampa, di cui è uno dei vicedirettori. Conduce con Fabio Fazio la trasmissione di Raitre Che fuori tempo che fa. Ha pubblicato: Colpo Grosso (con Curzio Maltese e Pino Corrias), 1994; Compagni d’Italia, 1996; Buongiorno, 2002; Granata da legare, 2006. Chiara Gamberale ha esordito nel 1999 con Una vita sottile. Ha scritto, fra gli altri, Arrivano i pagliacci (2002), La zona cieca (2009), Le luci nelle case degli altri (2010) e Per dieci minuti (2013). È autrice e conduttrice di programmi radiofonici e televisivi come Quarto piano scala a destra su Raitre e Io Chiara e L’Oscuro su Rai Radio2. Collabora con Vanity Fair, Io Donna e Donna Moderna.

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