Con il suo quinto lungometraggio, il regista Andrea Adriatico rilegge gli anni 70 attraverso la vita di uno dei suoi protagonisti più originali ed estremi: Mario Mieli, ideologo di una sessualità oltre gli schemi, attivista del nascente movimento omosessuale, intellettuale, scrittore, performer, morto suicida a 30 anni il 12 marzo 1983. Adriatico, che con Grazia Verasani e Stefano Casi ha anche curato la sceneggiatura, arriva al film Gli anni amari su Mieli dopo anni di preparazione e ricerche, ed espone i frammenti di una vita brevissima ma intensa.