Recensione: THE DOUBLE (2011)

USCITA CINEMA: 09/03/2012
GENERE: Spionaggio, Thriller
REGIA: Michael Brandt
SCENEGGIATURA: Michael Brandt, Derek Haas
ATTORI: Richard Gere, Topher Grace, Martin Sheen, Odette Yustman, Tamer Hassan, Stana Katic, Stephen Moyer
FOTOGRAFIA: Jeffrey L. Kimball
MONTAGGIO: Steve Mirkovich
MUSICHE: John Debney
PRODUZIONE: Hyde Park Entertainment, Industry Entertainment, Imagenation Abu Dhabi FZ
DISTRIBUZIONE: Eagle Pictures
PAESE: USA 2011
DURATA: 98 Min
FORMATO: Colore 

TRAMA
L'ossessione di una carriera. L'agente della CIA, Paul Shepherdson, è andato in pensione senza essere riuscito ad inchiodare un misterioso e imprendibile killer sovietico. Ora viene richiamato in servizio perché l'omicidio di un senatore sembra portare la firma del suo storico avversario. Una caccia voluta dal suo ex superiore Tom Highland che lo vede collaborare con il giovane agente dell'FBI, Ben Geary. La coppia analizza i crimini del passato, ricostruisce la personalità dell'assassino e scopre che la realtà è molto diversa da quello che si pensava...

RECENSIONE
The double, il doppio in italiano, è un thriller giocato internamente sul tema della doppia identità, ricco di colpi di scene, compresa la parte finale.
Paul Shepherdson (Richard Gere), ha passato la vita a cercare una spia sovietica denominata Cassio, riusciendo ad eliminare tutti i suoi complici (i sette di Cassio). L'unico che non ha mai beccato è proprio Cassio.
Quando viene assassinato un senatore, con la stessa modalità utilizzata da Cassio, Paul viene richiamato sul campo, venti anni dopo, per collaborare con un giovane agente dell'FBI, Ben Geary (Topher Grace), che ha scritto persino la tesi su Cassio. Quindi i due iniziano a collaborare, per scoprire se Cassio è ancora vivo o se si tratta di un'emulatore, come sostiene Paul, e le indagini portano verso Boz (Tamer Hassan), una spia russa. Ma sarà davvero lui Cassio?

In realtà il mistero sull'identità di Cassio è svelato quasi subito, mentre quello che rimane in sospeso è il perchè delle sue azioni. Quello lo scoprirete solo verso la fine del film, animata da un colpo di scena molto interessante, forse la trovata migliore dell'intera storia.
The double, dunque, è un thriller a sfondo spionistico interessante, che mantiene una bella tensione narrativa dall'inizio alla fine. La storia forse è un pò debole, soprattutto in alcuni passaggi un pò superficiali, ma senza dubbio sufficiente per attirare l'attenzione dello spettatore e suscitare il suo interesse.
Dal punto di vista tecnico, la pellicola resta fortemente legata ai film di genere, senza grandi effetti speciali. In generale è un film molto sobrio, essenziale, giocato soprattutto sulla psicologia dei protagonisti, piuttosto che sull'azione. La recitazione è buona, abbastanza espressiva, ed è interessante soprattutto Richard Gere nei panni di questo personaggio ambiguo.

Un film che consiglio principalmente a chi ama il genere e vuole godere di una pellicola paicevole, senza grandi aspettative.

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