Recensione: MOLTO FORTE, INCREDIBILMENTE VICINO (2012)

USCITA CINEMA: 23/05/2012
GENERE: Drammatico
REGIA: Stephen Daldry
SCENEGGIATURA: Eric Roth
ATTORI: Thomas Horn, Tom Hanks, Sandra Bullock, Max von Sydow, Jeffrey Wright, Viola Davis, Paul Klementowicz, Julian Tepper, John Goodman, Zoe Caldwell, Stephen Henderson, Dennis Hearn, Hazelle Goodman, Marty Krzywonos, Carmen M. Herlihy, Ryka Dottavio, Jim Norton, Diane Cheng, Gregory Korostishevsky, Marco Verna
FOTOGRAFIA: Chris Menges
MONTAGGIO: Claire Simpson
MUSICHE: Alexandre Desplat
PRODUZIONE: Paramount Pictures, Scott Rudin Productions, Warner Bros. Pictures
DISTRIBUZIONE: Warner Bros. Pictures Italia
PAESE: USA 2012
DURATA: 129 Min
FORMATO: Colore 2.35 : 1

TRAMA
Basato sull'omonimo romanzo di grande successo di Jonathan Safran Foer, Molto Forte, Incredibilmente Vicino racconta la storia dell'undicenne Oskar Schell, un bambino veramente straordinario, un inventore, un Francofilo e un pacifista. Dopo aver trovato una chiave misteriosa che apparteneva a suo padre, morto nell'attentato alle torri gemelle a New York, si imbarca in un viaggio straordinario, una ricerca immediata e segreta attraverso le cinque contee di New York. Mentre Oskar si aggira per la città, incontra una variegata umanità, ognuno un sopravvissuto a modo suo.

RECENSIONE

Oskar (Thomas Horn), un bambino estremamente intelligente, è affetto dalla sindrome di Asperger, che gli impedisce di socializzare in modo corretto e manifestare i propri sentimenti, la propria affettività. Proprio per questo ha stretto un rapporto morboso con il padre, Thomas (Tom Hanks), l'unico in grado di superare qualsiasi barriera e capirlo fino in fondo.
Quando l'11 settembre Thomas muore nell'attentato alle torri gemelle, Oskar non riesce a darsi pace per la perdita e cerca disperatamente un collegamento con esso. Per questo, dopo aver trovato una chiave nel suo armadio, inizia una ricerca disperata per la città. Una ricerca a cui prenderà parte anche un vecchio signore muto (Max von Sydow), ospite della nonna (Zoe Caldwell), apparentemente l'unico in grado di comunicare con Oskar, che intato si allontana sempre più dalla mamma (Sandra Bullock).
A cosa porterà la ricerca? Questo dovete scoprirlo da soli.

Tratto dall'omonimo romanzo di  Jonathan Safran Foer, che personalmente non ho letto, Molto forte, incredibilmente vicino è un film commovente e triste allo stesso tempo. Il tema centrale, non certo una novità, è la rielaborazione del lutto, in questo caso da parte di un bambino con difficoltà peculiari che gli impediscono di scaricare il proprio dolore e superare la morte del padre, figura affettiva di riferimento. Proprio partendo da questa considerazione, la ricerca della serratura diventerà l'occasione per rompere il proprio isolamento, accompagnato, non a caso, da una persona affetta da difficoltà comunicative.

Un percorso triste e doloroso che servirà, infine, a trovare la giusta forza dentro di sè, fondamentale per superare il passato.

Un film che riesce a far vibrare le corde emotive dello spettatore, con tante scene toccanti e qualche lacrima di troppo. Una pellicola recitata molto bene, soprattutto dal giovane Thomas Horn e dall'anziano Max von Sydow, mentre la Bullock non mi ha convinto a pieno.
Un film che, tuttavia, si sviluppa in modo troppo lento, con qualche ripetizione di troppo, e presenta una durata eccessiva; aspetto che rende la visione non adatta a tutti (qualcuno finirà per annoiarsi).

Consigliato a chi ama le storie drammatiche, a chi vuole riflettere sul alcune tematiche (come la morte) o semplicemente a chi vuole godere di una pellicola emotivamente toccante.

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