Recensione: UPSIDE DOWN (2013)

Adam (Jim Sturgess) e Eden (Kirsten Dunst) vivono su due pianeti diversi ma gemelli, che ruotano insieme attorno ad un sole, ognuno con la sua propria e opposta gravità; Adam vive nel mondo di sotto, la realtà povera, mentre Eden nel mondo di sopra, la realtà ricca ed evoluta. L'unico punto di contatto è rappresentanto da un'enorme colonna, adoperata dalla società Transworld, del mondo di sopra, per sfruttare le risorse del pianeta di sotto. Ai membri dei due mondi è vietata qualsiasi relazione e ogni cosa, proprio per l'effetto della gravità, rischia la combustione nell'altro pianeta.
Adam è un ragazzo giovanissimo quando si avventura in una zona proibita per raccogliere la polvere delle api rosa, gli unici animali che riescono a vivere in entrambi i mondi, che serve a zia Becky per preparare la marmellata. E sarà proprio in vetta alla montagna sacra che conoscerà Eden, una ragazzina che vive nel mondo di sopra.

Dal loro incontro nascerà un grande amore, fino a quando, scoperti dalla polizia di frontiera, non saranno costretto a separarsi, credendo entrambi nella dipartita dell'altro.
Dopo 10 anni, Adam è diventato un giovane ricercatore che sta lavorando ad una crema miracolosa, in grado di far ringiovanire la pelle, grazie alla quale viene assunto a Transworld, dove lavora anche Eden, che è sopravvissuta con una forma di amnesia permanente. Adam, dunque, per amore, non solo dovrà sfidare la forza di gravità, ma anche la memoria della ragazza, che sembra non ricordarsi di lui.


Upside Down è il secondo lungometraggio diretto dal regista Juan Solanas.
La forza del film, diciamolo subito, è rappresentata dallo straordinario impatto visivo che regalano questi due mondi rovesciati, in cui l'uno rappresenta "la volta stellata" dell'altro. Una costruzione scenografica decisamente riuscita, spettacolare, che permette allo spettatore di immergersi globalmente in questa realtà parallela, tanto che alla fine del film, almeno per il sottoscritto, veniva spontaneo guardare verso l'alto.
Una realtà fortemente simbolica, metafora di un Nord del mondo che si arricchisce sfruttando il Sud, in cui il riscatto sociale è possibile solo attraverso l'ingegno, e non la violenza.


Si gioca con l'interazione gravitazionale e un pizzico di magia, la polvere delle api rosa, per costruire una storia che, al di là della vicenda amorosa, la parte decisamente più prevedibile (da Romeo e Giulietta a Renzo e Lucia, l'amore avversato non è certo una novità), funziona proprio per la sua semplicità narrativa, perdendosì però in un finale troppo frettoloso, poco credibile (soprattutto per il ruolo di Transworld) ed eccessivamente melenso.
A livello recitativo è convincente la prova di Jim Sturgess, mentre Kirsten Dunst emerge più per la sua bellezza che per l'intensità interpretativa.

Upside Down, dunque, non è certo un capolavoro, ma uno di quei film godibili che valgono il prezzo del biglietto, ideale per passare una serata piacevole, senza rinunciare a qualche riflessione sociale interessante.

USCITA CINEMA:
GENERE: Drammatico, Fantascienza, Sentimentale
REGIA: Juan Solanas
SCENEGGIATURA: Santiago Amigorena
ATTORI: Kirsten Dunst, Jim Sturgess, Larry Day, Timothy Spall, Heidi Hawkins, Don Jordan, Holly O'Brien, John Maclaren, Elliott Larson, Vincent Messina, Vlasta Vrana, James Kidnie, Nicholas Rose, Kate Trotter, Paul Don
FOTOGRAFIA: Pierre Gill
MONTAGGIO: Dominique Fortin, Paul Jutras
PRODUZIONE: Onyx Films, Studio 37, Transfilm
DISTRIBUZIONE: Notorious Pictures
PAESE: Canada, Francia 2013
DURATA: 107 Min
FORMATO: Colore 2.35 : 1 

LIBRI & CULTURA CONSIGLIA...