Recensioni: Giovani ribelli (2013); Escape Plan - Fuga dall'inferno (2013) Cose nostre - Malavita (2013)

1943. Allen Ginsberg (Daniel Radcliffe), figlio di un poeta e di una madre affetta da disturbi psichici, riesce ad entrare alla prestigiosa Columbia University. Qui subito rimane affascinato da uno studente anticonformista e ribelle, Lucien Carr (Dane DeHaan), che decide di seguire nelle sue scorribande notturne. A casa di David Kammerer (Michael C. Hall), "bidello" col talento della scrittura innamorato di Lucien, Allen conosce anche altri giovani scrittori: Jack Kerouac (Jack Huston) e William Seward Burroughs (Ben Foster). Accomunati dalla passione per la scrittura e dalla voglia di ribellarsi ad un sistema chiuso, rigido, tradizionalista e conformista, i quattro giovani studenti proveranno a dare il via ad una rivoluzione concettuale, tra eccessi e gesti dissacranti. Ma sarà l'omicidio di David Kammerer a sconvolgere le loro vite...

Giovani ribelli, lungometraggio d'esordio del regista John Krokidas, è un film appassionante che racconta le origini della Beat Generation, movimento basato sul rifiuto delle norme imposte, sulla rottura con una visione accademica tradizionalista, sulle innovazioni stilistiche, sul rifiuto del materialismo, sulla rappresentazione esplicita della condizione umana e sulla libertà, a partire da quella sessuale. Infatti sarà proprio dalla "nuova visione", ipotizzata da Ginsberg e compagni durante gli anni della Columbia, che si arriverà alla nascita della Beat Generation, termine introdotto proprio da Jack Kerouac. Il film mantiene un buon ritmo dall'inizio alla fine e le scelte stilistiche del regista conferiscono a molte scene un gusto poetico, a tratti persino onirico. Ma è l'intensa e convincente prova attoriale dei protagonisti a fare la differenza. Un film da non perdere, sicuramente tra le rivelazioni dell'anno!

Ray Breslin (Sylvester Stallone) passa da una prigione all'altra, fingendosi un detenuto, per collaudarne i sistemi di sicurezza. Dotato di grande intuito e capacità di osservazione, Ray è sempre riuscito ad evadere da tutti i penitenziari. Per questo viene ingaggiato dalla CIA per testare un nuovo carcere di massima sicurezza, dove sono rinchiusi alcuni dei criminali più pericolosi del Pianeta. Ma ben presto Ray scopre di essere finito in una trappola, ordita da qualcuno che vuole liberarsi di lui. Ma chi? Per scoprirlo Ray dovrà trovare il modo per evadere dalla "tomba", una prigione da cui sembra impossibile fuggire. E per farlo potrà contare solo sull'aiuto di Rottmayer (Arnold Schwarzenegger), un detenuto che intuisce le sue capacità...

Escape Plan è il nuovo film d'azione della coppia Stallone - Schwarzenegger, ai quali non manca certo il fisico e l'espressione da detenuti. Detto questo non mi sembra condivisibile l'idea che possa bastare la presenza di due icone del cinema d'azione per fare un buon film. Infatti la trama di Escape Plan non solo non è credibile, ma in alcuni momenti, a mio avviso, rasenta il ridicolo. Così come diverse scene d'azione, soprattutto nella parte finale. Inoltre nella prima parte il film si rivela anche lento e ripetitivo. Un vero peccato perchè con due star come Stallone e Schwarzenegger si poteva fare decisamente di meglio. Tranquillamente evitabile!

Il pentito Giovanni Manzoni (Robert De Niro), ex boss della mafia, è costretto a cambiare spesso casa e identità per il programma protezione testimoni dell'FBI. Insieme con la moglie Maggie (Michelle Pfeiffer), la figlia Belle (Dianna Agron) e il figlio Warren (John D'Leo), si trasferisce in un piccolo paese della Normandia assumendo il cognome Blake. Qui Giovanni inizia a scrivere le sue memorie, spazientendo l'agente Stansfield (Tommy Lee Jones) incaricato della sua protezione, mentre la moglie e i figli tentano di integrarsi, a fatica, con la comunità locale. Nel frattempo, però, uno dei boss finito in galera per la collaborazione di Giovanni riesce a rintracciarli e decide di inviare alcuni dei suoi uomini per chiudere i conti...
Se desiderata andare al cinema e della Beat Generation non vi frega nulla, Cose nostre - Malavita rappresenta una buona scelta. Sempre in bilico tra dramma e commedia, il nuovo film di Luc Besson scorre via bene e cattura l'attenzione dello spettatore. A livello tematico il film si muove su un doppio registro: da una parte il passato criminoso di Giovanni; dall'altra la nuova vita da pentito, con tutte le relative difficoltà di chi vive perennemente in fuga (come la difficoltà di ambientamento o quella di farsi degli amici). La prova di De Niro è convincente, così come quella degli altri attori protagonisti. Inoltre il film pur essendo violento, in realtà non risulta particolarmente fastidioso perchè il tutto è stemperato dai toni comici. Un film divertente che si può tranquillamente vedere per passare una serata piacevole.

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