Recensione: La parola ai morti. Indagini di un medico legale, di Philippe Boxho

Titolo:
 La parola ai morti. Indagini di un medico legale
Autore: Philippe Boxho
Editore: Ponte alle Grazie
Pagine: 240
Anno di pubblicazione: 2025
Prezzo copertina: 18,00 €

Recensione a cura di Luigi Pizzi

"La parola ai morti. Indagini di un medico legale" di Philippe Boxho non è un romanzo tradizionale, ma un'opera di divulgazione scientifica che raccoglie una serie di casi reali tratti dalla carriera dell'autore come medico legale. Ogni capitolo presenta un caso specifico, analizzato nei minimi dettagli, in cui Boxho svela le dinamiche delle autopsie, le indagini e le sorprendenti verità che emergono dai cadaveri. Il titolo stesso, "La parola ai morti", sintetizza la missione dell'autore: dare voce a coloro che non possono più raccontare la propria storia, permettendo alla scienza forense di ricostruire le cause della loro morte. Il libro si sviluppa attraverso episodi di diversa natura: omicidi ben architettati, morti accidentali dai risvolti assurdi, suicidi inaspettati e persino errori giudiziari che la medicina legale ha contribuito a risolvere. Tra i casi trattati, spiccano episodi in cui i corpi presentano segni di manomissione o particolari circostanze che ne rendono difficile l'interpretazione. L'autore mostra come l'analisi medico-legale possa smascherare menzogne, riscrivere le versioni ufficiali dei fatti e perfino ribaltare verdetti giudiziari apparentemente inappellabili.


Boxho adotta uno stile narrativo coinvolgente e accessibile, pur mantenendo un elevato rigore scientifico. Le descrizioni delle autopsie sono dettagliate e tecniche, ma sempre accompagnate da un linguaggio chiaro e da spiegazioni alla portata di tutti. Questo equilibrio tra precisione medica e fruibilità per un pubblico ampio è uno dei punti di forza del libro. Un elemento distintivo è l'ironia con cui l'autore racconta alcuni casi: senza mai mancare di rispetto alle vittime, riesce a inserire osservazioni acute e talvolta pungenti sulla natura umana, sulle incongruenze della giustizia e persino sulle assurdità della vita (e della morte). Questo approccio rende la lettura meno pesante, pur trattando temi delicati e talvolta macabri. Il ritmo è incalzante, con una struttura che alterna casi più brevi ad altri più complessi, mantenendo sempre alta la curiosità del lettore. Boxho non si limita a descrivere gli eventi, ma invita chi legge a ragionare insieme a lui, quasi come se stesse partecipando alle indagini.  Il libro mette in luce l'importanza del medico legale come figura centrale nelle indagini criminali. Boxho mostra come una corretta analisi del corpo possa smentire ipotesi investigative errate e portare alla verità, evitando errori giudiziari potenzialmente disastrosi. Attraverso le storie narrate, l'autore evidenzia come la morte possa arrivare in modi imprevedibili e spesso assurdi. Alcuni decessi sono il risultato di tragiche fatalità, mentre altri dimostrano l'incredibile capacità dell'essere umano di complicare la propria esistenza con scelte sbagliate o imprudenze. Sebbene la medicina legale sia una disciplina basata su evidenze scientifiche, ci sono casi in cui la verità rimane sfuggente. Boxho affronta situazioni in cui nemmeno le tecniche più avanzate riescono a fornire risposte definitive, lasciando spazio a interrogativi irrisolti. "La parola ai morti. Indagini di un medico legale" è un'opera che affascina per la sua capacità di unire scienza e narrazione. Philippe Boxho riesce a trasportare il lettore nel mondo della medicina legale, offrendo uno sguardo privilegiato sulle dinamiche delle indagini post-mortem. Con un linguaggio chiaro, uno stile vivace e una giusta dose di umorismo nero, il libro si rivolge non solo agli appassionati di criminologia, ma anche a chiunque voglia esplorare le storie che i corpi possono raccontare, quando qualcuno è disposto ad ascoltarli.

Philippe Boxho è un medico legale e criminologo belga, autore di libri di successo. Professore di Medicina legale, presidente del Centre Hospitalier Universitaire di Liegi, dirige dal 2001 l’Istituto di Medicina legale dell’Università di Liegi. La parola ai morti, il suo libro d’esordio, è stato acquistato da venti editori internazionali e le sue vendite complessive in lingua francese hanno raggiunto un milione di copie.

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