Viviane Élisabeth Fauville; Scrivere lettere è sempre pericoloso: novità Adelphi in libreria da febbraio

Titolo: Viviane Élisabeth Fauville
Autore: Julia Deck
Editore: Adelphi
Pagine: 129
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 15,00 €


In una stanza disperatamente vuota una donna culla su una sedia a dondolo una bambina di pochi mesi. Ha l’impressione di avere commesso qualcosa di terribile, ma non ne è certa, tutti i suoi ricordi sono sfocati. Contempla la piccola quasi si aspettasse da lei una risposta, una rivelazione. Poi, un bagliore: ha quarantadue anni e ha abbandonato il bel marito che l'ha lasciata per un'altra e lei si è rintanata lì, in un appartamento spoglio, in un quartiere popolato di bazar orientali dov’è una straniera. Il giorno prima ha ucciso a coltellate il suo analista, incapace di alleviare le crisi di terrore di cui soffre, in segreto, da tre anni.
Di quel che è stata – ambiziosa direttrice della comunicazione con ufficio a due passi dagli Champs-Élysées, moglie e figlia devota – non le resta che un nome, Viviane Élisabeth Fauville, regale e fragile relitto di un’esistenza inappuntabile, della scrupolosa obbedienza alle leggi dell’abitudine e della necessità. Certa solo del delitto che ha commesso, e del colpo di grazia che non potrà tardare, per tutti allarmante e impenetrabile, ancorata alla realtà solo dal fardello della figlia, Viviane esce dai binari che guidavano il suo destino, si addentra in una Parigi oscura e parallela, affonda, e ci trascina, in un gorgo di insostenibile angoscia, di acuto disagio – sino all’esplosivo epilogo.

Titolo: Scrivere lettere è sempre pericoloso. Corrispondenza 1947-1977  
Autore: Elizabeth Bishop, Robert Lowell
Editore: Adelphi
Pagine: 445
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 39,00 €


Scritte da due persone sofferte, lacerate, sempre in bilico, ma anche colte, brillanti, geniali, scritte di getto, telegrafiche o più spesso lunghe e a volte lunghissime, riprese nel corso dei giorni, ininterrotte nel­l’arco di un trentennio, attraverso città, stati, continenti (da un quartiere all'altro di New York come da una sponda all'altra dell'Atlantico, da Boston a Key West, da Firenze a Washington, da Rio al Maine), le lettere di questo epistolario tra gli ultimi due grandi poeti americani sono debordanti di vita, allegre e atroci, piene di notizie e umori, pregne d'idee e pettegolezzi, alimentate da argomenti poetici, politici, economici, arricchite di veri e propri racconti.

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