
Autore: Matteo Strukul
Editore: Newton Compton
Pagine: 384
Anno di pubblicazione: 2017
Prezzo copertina: 9,90 €
Tournon-sur-Rhône, 1536. Francesco di Valois, delfino di Francia, muore all'improvviso. Monsieur Raymond de Polignac, capitano della seconda compagnia dei picchieri di Francia, viene incaricato delle indagini dal re Francesco I. Tra i sospettati finisce anche Caterina de' Medici, moglie del fratello Enrico, destinato a diventare il nuovo re dopo la morte prematura del primogenito. Nonostante la cattura e l'esecuzione del colpevole, il conte di Modena Sebastiano di Montecuccoli, la piccola italiana rimane invisa alla maggior parte della Corte francese, sia per le sue origini italiane, sia per la
"scarsa fertilità" - problema per il quale teme di essere ripudiata.
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Caterina de' Medici |
Una regina al potere, terzo e ultimo capitolo dell'avvincente saga dedicata ai Medici, è probabilmente il libro più complesso e ambizioso, come dichiarato dallo stesso autore nelle note finali. In effetti, raccontare oltre cinquant'anni di Storia (dalla morte di Francesco di Valois nel 1536 alla morte della stessa Caterina nel 1589) in uno dei periodi più difficili per la Francia (impegnata prima nella dispendiosa guerra contro l'Impero e poi dilaniata dal conflitto interno tra cattolici e protestanti), appare già nelle intenzioni un'impresa ardua.
Francesco I di Lorena, duca di Guisa |
In tal senso, il ritratto che offre Strukul è proprio quello di un personaggio emblematico, quasi indefinibile, ricco di sfumature e contraddizioni; da una parte la donna austera, divorata dalla gelosia, superstiziosa, machiavellica, vendicativa, spietata, attaccata al potere e pronta a tutto pur di perseguire i suoi obiettivi; dall'altra il ritratto di una donna moderna (a partire dagli usi e costumi introdotti a Corte), colta, pragmatica, dotata di grande pazienza e abilità politica; una donna capace di sopportare le umiliazioni del marito, che de facto le aveva imposto uno squallido triangolo con Diana di Poitiers; sopravvivere -da sola- agli intrighi orditi dalle tre grandi famiglie che entrarono in concorrenza per conquistare l'egemonia politica (i Montmorency, i Guisa e i Borboni); far rispettare la monarchia e salvaguardare l'integrità del regno.
"C'era qualcosa di profondamente tragico nel potere. Era un bene che tutti avrebbero voluto, eppure esserne detentori scatenava invidie e risentimenti. Caterina non aveva mai potuto essere davvero se stessa. L'avevano dipinta come mercantessa, eretica, adoratrice del diavolo, corruttrice, assassina. Ma nessuna di quelle definizioni, pensò, rendeva ciò che era sempre stata e non avrebbe mai voluto essere: una donna sola."
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Caterina de' Medici |
Fermo restando la mia preferenza per il primo romanzo, il giudizio sulla saga non può che essere positivo. Strukul, come detto in precedenza, si rivela un abile narratore e un maestro nel trasformare la Storia in fiction.
"Erano francesi che odiavano la Francia. E lei invece, una Medici, una donna che si era misurata con il potere con tutto il pragmatismo e il realismo di un'italiana, aveva la soluzione a portata di mano."
L'AUTORE
Matteo Strukul è nato a Padova nel 1973. Laureato in giurisprudenza e dottore di ricerca in diritto europeo, ha pubblicato diversi romanzi (La giostra dei fiori spezzati, La ballata di Mila, Regina nera, Cucciolo d’uomo, I Cavalieri del Nord, Il sangue dei baroni). Le sue opere sono in corso di pubblicazione in 20 Paesi e opzionate per il cinema. Nel 2016 ha pubblicato con la Newton Compton il primo romanzo della trilogia sui Medici, Una dinastia al potere: il libro è stato il caso editoriale della Fiera di Francoforte, i diritti di traduzione sono stati venduti in vari Paesi (tra cui Germania, Spagna e Inghilterra) ed è stato sin dall’uscita ininterrottamente in cima alle classifiche italiane di vendita. Matteo Strukul scrive per le pagine culturali del «Venerdì di Repubblica» e vive insieme a sua moglie Silvia fra Padova, Berlino e la Transilvania.
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