La XIX edizione di "èStoria - Festival internazionale della Storia", a Gorizia dal 22 al 28 maggio

La XIX edizione di èStoria - Festival internazionale della Storia, organizzata dall’Associazione culturale èStoria e dalla Camera di Commercio Venezia Giulia e coorganizzata dal Comune di Gorizia, si svolgerà dal 22 al 28 maggio presso le principali sedi culturali del centro di Gorizia.
Quasi 200 eventi di carattere internazionale, più di 300 ospiti e oltre un centinaio di collaborazioni all’interno di un festival tematico maturo e dai connotati culturali precisi.


Così Adriano Ossola, ideatore e curatore della manifestazione sul tema Donne:
“Le donne corrono, corrono avanti come un vento impetuoso: l’emancipazione femminile procede in maniera incessante, la parità dei sessi, benché talvolta minacciata da iniziative di carattere ostile, è sempre più patrimonio pubblico a livello pressoché globale o quanto meno l’oppressione è più lieve. Tuttavia l’universo femminile, oggi, da una parte si trova in una fase – inaugurata con la nascita del movimento me too – di forte contrapposizione rispetto agli uomini, dall’altra è al cospetto di una possibile abolizione dei sessi normalmente intesa (si pensi al tema transgender, di grande significato). Ma qual è stato il ruolo della donna nel passato? Il suo apporto in ambito familiare, sociale e ancora culturale, politico, artistico, fino a quello scientifico o filosofico? La storia delle donne è stata lungamente parca di testimonianze primarie, una storia lungamente silenziosa: agli inizi degli anni Novanta del secolo scorso Georges Duby non esitava a introdurre il senso dell’innovativa Storia delle donne uscita presso Laterza invocando la necessità “della loro assunzione di parola”. A cinquant’anni circa di distanza possiamo affermare senza dubbio che all’esiguità di parole ha fatto seguito un proliferare di studi, di opere biografiche e autobiografiche, di romanzi e racconti che disegnano un quadro della condizione femminile decisamente mutato. E migliorato”.

Ad aprire la manifestazione lunedì 22 maggio la terza edizione dell’èStoria Film Festival in una densa giornata nella quale si propone nel pomeriggio la visione di Estasi (1933) di Gustav Machaty, con Hedy Lamarr, protagonista del film-scandalo che contiene la prima sequenza di nudo integrale della storia del cinema, con il commento di Francesco Pitassio, uno dei massimi esperti di cinema centro-europeo.
La sera invece saranno eccezionalmente le parole di Vittorio Sgarbi sulla pittrice messicana Frida Kahlo ad introdurre il film biografico (2002) a lei dedicato. Il secondo giorno assisteremo alla proiezione di Le meraviglie di Alice Rohrwacher, una delle più importanti registe a livello internazionale, in concorso contemporaneamente al Festival di Cannes e quindi alla premiazione di Marina Piperno, la grande produttrice italiana che ha percorso l’intero secondo Novecento e questo scorcio di nuovo secolo insieme al regista Luigi Faccini, lasciando un’impronta indelebile nel cinema italiano. Le prime due giornate delineano il quadro dei filoni principali entro i quali si snoderà il programma dell’èStoria Film Festival: da un lato una – seppur contenuta – riflessione sul divismo femminile in genere (a partire dalle figure di Marlene Dietrich, di Rita Hayworth, delle italiane Sophia Loren, Anna Magnani e Gina Lollobrigida), dall’altro una grande attenzione al cinema italiano con la presenza di Susanna Nicchiarelli per il suo Chiara, dedicato a Santa Chiara, Maria Luisa Forenza, autrice di Mother Fortress, straordinario documentario sulla Siria in guerra, e Carolina Cavalli, rivelazione recente nell’àmbito del cinema italiano di qualità con Amanda. èStoria Film Festival è realizzato in collaborazione con il Palazzo del Cinema di Gorizia – Hiša Filma, che si estende quest’anno a Cinema Zero e al Trieste Film Festival. Quest’anno infine debutta il progetto èStoria Film Festival per le scuole del Friuli Venezia Giulia a cura di Cinemazero (Pordenone), che vedrà convergere a Gorizia studenti delle scuole superiori dell’intera regione nella fascia mattutina, per delle lezioni-spettacolo e proiezioni di carattere didattico sul rapporto tra cinema e storia.

Di qui in avanti una lunga e sorprendente sequenza di donne nelle più svariate vesti, epoche, circostanze o professioni secondo un excursus temporale di ampio arco temporale: dalle donne nel Neolitico con Eva Katarina Glazer e Roberto Roveda, a quelle dell’antico Egitto insieme a Mladen Tomorad e Antonella Testa, dall’affascinante affresco su donne e dee nell’antico Mediterraneo con Paola Angeli Bernardini ed Egidio Ivetic e ancora con Franco Cardini, Marina Montesano e Figliuolo Bruno, al rapporto controverso tra Gesù e le donne nella lectio di Enzo Bianchi; si parlerà delle donne eretiche perseguitate nel Medioevo con Marina Benedetti, Marina Montesano e Adriana Valerio, e delle tre nobili decapitate all’alba del Rinascimento nell’incontro con Élisabeth Crouzet-Pavan e Jean Claude Maire Vigueur; verrà affrontato il capitolo sulle donne sante e guerriere come nel ritratto appassionato di Giovanna d’Arco di Alessandro Barbero e quindi quello dedicato alle nobili libertine come Virginia Verasis, contessa di Castiglione raccontata a tutto tondo nella sua magnifica biografia da Benedetta Craveri; emergeranno figure di mistiche guaritrici dal profilo estremamente moderno come Ildegarda di Bingen nelle parole di Anne Lise Marstrand-Jørgensen e quelle delle donne nel Risorgimento italiano; si parlerà ancora dei molti ruoli delle donne nella Grande Guerra con Bruna Bertolo, Marta Boneschi e Marco Cimmino, delle donne nella resistenza nel dialogo tra Silvia Ballestra e Mimmo Franzinelli, del ruolo delle donne nei sistemi totalitari del Novecento con Marcello Flores e Antonella Salomoni, o nella Shoah con Michele Sarfatti e Anna Foa.

Di donne e arte discorrerà nel suo intervento Melania Mazzucco, di donne e scienza Piergiorgio Odifreddi e Maria Rosa Pantè (tema che si riverbera anche nella sezione cinematografica con il film Diritto di contare, introdotto dallo stesso Piergiorgio Odifreddi), di suffragette con Diane Atkinson ed Elisabetta Vezzosi (la Atkinson sarà presente anche alla proiezione del film Suffragette, in veste di consulente alla regia), della storia dei transgender con la storica americana Susan Stryker e di temi scottanti e attualissimi come quello della maternità surrogata con Marina Terragni e Lucia Bellaspiga, di quello dell’omosessualità femminile nel colloquio con Maya De Leo ed Irene Villa e di ribellismo femminile insieme a Elena Favilli, l’autrice del fortunatissimo Storie della buonanotte per bambine ribelli. Non potevano mancare all’appello due temi di grande significato e importanza all’interno di un programma dedicato alle donne: così sull’archetipo femminile della madre interverranno Umberto Galimberti e Valentina Furlanetto mentre sul tema del patriarcato si misureranno Maura Gancitano e Diego Fusaro. Non mancheranno donne che si sono affermate nella loro carriera come l’atleta Sara Simeoni, la virologa Antonella Viola, la modella Elisa D’Ospina. Uno spazio apposito per due divulgatori digitali storici affermati come Mariangela Galatea Vaglio e Marco Cappelli.
Sarà invece dedicato alla svolta rivoluzionaria delle donne nell’Iran l’incontro con Farian Sabahi. Alla condizione delle donne in Iran sarà anche dedicata la proiezione del film Holy Spider di Ali Abbassi (2022), uno sguardo sulla condizione femminile nell’Iran contemporaneo, accompagnato anche qui dal commento di Farian Sabahi e del documentario Noi donne iraniane di Sabina Fedeli e Anna Migotto (2023). La proiezione sarà introdotta dalle due registe del film. Sara Poma ricostruirà la storia di Maria Silvia Spolato, a partire dall’infanzia a Padova, i legami familiari, il primo amore di cui resta traccia in alcune poesie, la laurea in matematica, la carriera da insegnante e le discriminazioni subite a scuola, gli anni vissuti come clochard, senza mai smettere di amare i libri, i numeri e la musica, l’incontro tardivo con persone che hanno saputo volerle bene. Con Simonetta Sciandivasci, nell’incontro I figli che non voglio, rifletteremo invece sul rapporto tra maternità e inverno demografico ai giorni nostri.

Tra le novità di quest’anno ci sarà il ritorno dei concerti, si comincerà giovedì sera con l’apertura dei Freevoices Show Choir che proporranno il loro teatro-canzone con uno spettacolo dedicato al tema delle donne; il venerdì sarà la volta del concerto del gruppo Accordi Disaccordi che alterna originali sonorità acustiche dal gusto cinematografico, storytelling e attitudini virtuosistiche, creando uno show interattivo con il pubblico. Il sabato si terrà invece la presentazione del libro di Roberta Pedrotti sulle donne di Rossini con l’intervento del soprano Claudia Mavilia accompagnata dal Maestro Alberto Olivo e la domenica lo spettacolo di Valerio Marchi dedicato alla figura di Nellie Bly, grande pioniera del giornalismo investigativo americano.
Tra le sezioni del Festival si riconfermano èStoriaFVG, dedicata alle novità editoriali di rilievo e agli anniversari storici di particolare interesse, ed èStoria Giovani, con l’obiettivo di dare risalto al ricco patrimonio regionale di associazioni e centri che si impegnano in ambito culturale e sociale. Riprenderà anche èStoriabus, la sezione dedicata alle escursioni storico-culturali mirate a valorizzare il territorio e organizzate a bordo di bus con itinerari tematici. Gli itinerari saranno tre: un percorso sulla traccia delle portatrici carniche, un’uscita dedicata agli usi e agli antichi costumi friulani e della Carnia e una visita alla Trieste teresiana.

Della sezione Città nella Storia faranno parte gli incontri con Meredith Small Inventare il mondo: Venezia e la nascita dell’Occidente moderno e Saper fare: donne e saperi pratici in Friuli tra età moderna e contemporanea con Angelo Floramo e Laura Casella.

Si inaugura invece in quest’edizione il primo di una serie di incontri didattici con grandi divulgatori della storia in cui un maestro della storiografia contemporanea, in questo caso Alessandro Barbero, sarà in dialogo con gli studenti delle scuole secondarie superiori. L’incontro è in collaborazione con Fondazione Radio Magica E.T.S. e con il progetto regionale FVG LeggiAMO 0-18.

All'interno della cornice di èStoria è inoltre previsto un dialogo dedicato alle prospettive progettuali e ai riflessi che la prima Capitale della Cultura Europea che vedrà coinvolte due nazioni – Italia e Slovenia, Gorizia e Nova Gorica – nel 2025 potrà avere in tutto il Triveneto, e - più in generale - nella Mitteleuropa. Il dibattito sarà moderato da Luigi Casillo, conduttore di Sky TG 24, e vedrà coinvolti il Sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna, il Sindaco di Nova Gorica Samo Turel, il Presidente del Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale Paolo Petiziol, il Presidente del Consiglio Regionale del Veneto Roberto Ciambetti, il Direttore de L'Arena di Verona Massimo Mamoli e una rappresentanza della Regione Friuli Venezia Giulia.

Questi gli spazi interessati quest’anno dal Festival: il Teatro Comunale Giuseppe Verdi, la Tenda Erodoto presso Piazza Cesare Battisti, la Sala Giuseppe Verdi di Palazzo de Bassa, l'Aula Magna e l’Aula 4 del Polo Santa Chiara - Università degli Studi di Udine a Gorizia, il Trgovski Dom, la Sala Dora Bassi, la Sala Storica presso l’UGG Unione Ginnastica Goriziana, la Mediateca Ugo Casiraghi e i Giardini Pubblici per la mostra mercato Libringiardino.

Premio èStoria per la divulgazione storica e il Premio èStoria Film Festival 2023

Appuntamento con il Premio èStoria, un riconoscimento assegnato a chi svolge un ruolo di primo piano nel campo della divulgazione in Italia e all’estero: quest’anno verrà assegnato domenica 28 maggio alle ore 11.30, presso il Teatro G. Verdi, a Benedetta Craveri.

Questa la motivazione:
“Il mondo delle donne è stato spesso al centro degli studi di Benedetta Craveri. In essi ha saputo intrecciare in maniera esemplare sapienza letteraria, stile brillante e una salda impostazione storica. Ne sono emersi così ritratti di donne ora singoli, ora corali, sorprendenti e al di fuori di schemi precostituiti: una dimostrazione della libertà di indagine che da sempre guida Benedetta Craveri nella scrittura.
Il premio èStoria 2023 va a Benedetta Craveri per avere fornito una prova di intelligenza storico-narrativa che non è mai solo sfoggio di cultura, ma visione poetica e umana profonde, e per avere diffuso a livello mondiale un singolare universo storiografico”

Il Premio èStoria Film Festival 2023 sarà invece assegnato nella serata di martedì 23 maggio, presso il Kinemax di Gorizia, a Marina Piperno.

Questa la motivazione:
“Prima produttrice donna nell’àmbito del cinema italiano, ha attraversato il secondo Novecento ed è giunta fino ai giorni nostri, intrecciando una passione totalizzante con una grande finezza intellettuale e una straordinaria umanità. Il premio èStoria Film Festival 2023 va a Marina Piperno per avere lasciato un’impronta indelebile nel cinema italiano d’autore e per avere tramandato una lezione professionale irripetibile a chi le si è affiancata nel tempo”.

Il Festival si avvale di due comitati scientifici, uno per il festival tradizionale, presieduto da Paolo Mieli, l’altro per il cinema, presieduto da Gian Pietro Brunetta.

L’immagine che accompagnerà la XIX edizione di èStoria è stata realizzata da Melissa Koby, giamaicana di origine e residente negli Stati Uniti. Ivan Canu ha invece realizzato quella per la III edizione dell’èStoria Film Festival.

Tra i diversi obiettivi che l’Associazione èStoria si pone per le prossime edizioni è il rafforzamento del coinvolgimento del mondo studentesco universitario nazionale e internazionale. Pertanto, una delle novità di questa edizione sarà la sezione èStoria Università. Saranno organizzati appuntamenti, pensati in particolare per un pubblico studentesco, in collaborazione con i seguenti atenei nazionali e internazionali: Department of History at Faculty of Croatian History, University of Zagreb; Department of History, University of Ljubljana; Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell'Antichità DiSSGeA; Università degli Studi di Padova; Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Milano; Institut für Geschichte, Universität Wien; Università degli Studi di Trieste e Università degli Studi di Udine. Ognuna di queste università organizzerà incontri durante tutta la durata del festival coinvolgendo professori e studenti delle proprie facoltà.

èStoria vanta il consolidato appoggio di importanti realtà pubbliche e private dell’area goriziana e regionale, come la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, la Camera di Commercio Venezia Giulia, il Comune di Gorizia, la Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, sponsor privati come Amga Hera, Coop Alleanza 3.0, Cassa Rurale FVG, CiviBank, Fondazione Osiride Brovedani, Fondazione Benefica Alberto e Kathleen Casali, Ilcam e gli Amici di èStoria.

www.estoria.it
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#estoria2023

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