Titolo: Controsole
Autore: Roberto Parodi
Editore: TEA
ISBN: 978-88-502-2313-8
Pagine: 304
Anno di pubblicazione: 2011
Prezzo copertina: 13,00 €
DESCRIZIONE
Un padre che ha lasciato le certezze di un’esistenza sui binari, e anche gli affetti, per inseguire il sogno di una vita diversa. Un figlio adolescente chiuso nel suo mondo. Salgono insieme su una moto per affrontare un problema che si trova, forse, dall’altra parte del globo. Lui, il ragazzo, vuole fare qualcosa di concreto, per la prima volta; lui, il padre, vuole ricostruire il rapporto con quel figlio sfuggente. Guidano per diecimila chilometri, su una vecchia Harley che conosce le strade del mondo, attraversano un confine dopo l’altro, un paesaggio dopo l’altro, un popolo dopo l’altro ¬– dall’Italia all’India, passando per la Turchia, l’Iran e il Pakistan. E chilometro dopo chilometro si parlano, si scontrano, si avvicinano, imparano di nuovo a volersi bene. Dopo Scheggia, esordio narrativo accolto da grandi consensi, Roberto Parodi torna «sulla strada» con un nuovo romanzo che unisce il fascino del viaggio verso Oriente all’avventura dei sentimenti.
RECENSIONE
Controsole è il secondo romanzo di Roberto Parodi, personalmente il primo che ho letto di questo scrittore.
Il protagonista della storia è lo stesso del primo romanzo ovvero Scheggia. Questa volta l'uomo si trova a dover affrontare il suo fallimento più grande: il rapporto con suo figlio Roy. Scheggia, infatti, non è sicuramente un padre modello e la sua vita è lontana da qualsiasi registro legato alla normalità.
Musicista e cantante di notte, insegnante (per ripetizioni) e aspirante scrittore di giorno, Scheggia ha mollato da tempo la routine quotidiana per assecondare le proprie passioni. Allo stesso tempo, però, è stato mollato dalla moglie e si è allontanato sempre più dal figlio Roy.
Quest'ultimo vive la sua vita intrappolato in una gabbia virtuale in cui il mondo videoludico è diventato quello reale. Tanto reale che Roy, pur di essere accettato in un clan di un gioco della Xbox, decide di fare per loro delle commissioni in giro per Milano. Si tratta soprattutto di smistare buste. Quando, però, il ragazzo capisce che il contenuto non è molto legale, si ritrova catapultato in un gioco molto pericoloso: quello di trafficanti di uomini che utilizzato il canale protetto della Xbox per organizzare e gestire i loro traffici illeciti.
Solo l'intervento di Scheggia riuscirà a salvare Roy da una brutta fine.
Proprio la situazione difficile spingerà padre e figlio ad intraprendere un lungo viaggio verso Est, a bordo di una vecchia Harley-Davidson, alla ricerca della verità ma, soprattutto, di se stessi e di quel rapporto padre/figlio oramai deteriorato da anni di silenzi e incomprensioni.
Controsole è un classico romanzo on the road che regala al lettore una straordinaria e ricca varietà di personaggi, usi, tradizioni, paesaggi, emozioni. Un viaggio intenso verso Est attraverso Slovenia, Croazia, Serbia, Bulgaria, Turchia, Iran e Pakistan. La scoperta di culture e religioni differenti, realtà tragiche, personaggi infimi ma, soprattutto, figure memorabili di giovani e anziani, uomini e donne, che cercano di cambiare la propria realtà, superando la paura e le contraddizioni di un mondo religioso e culturale incapace di aprirsi alle trasformazioni e al progresso. L'autore, infatti, riesce ad inquadrare una realtà complessa senza cadere nella retorica o in facili moralismi. E la soluzione che ci propone non è affatto banale.
A parte questo il viaggio è anche, e soprattutto, la storia di un padre e di un figlio alla ricerca di se stessi e del loro rapporto perduto. Un viaggio profondo nella psiche e nei sentimenti di due generazioni apparentemente molto lontanti, eppure così vicini nella condivisioni di valori e ideali.
Parodi utilizza un linguaggio semplice e scorrevole. La lettura è fluida e il romanzo si legge tutto d'un fiato.
I personaggi sono delineati molto bene e hanno una buona introspezione psicologica. Molto belle e accurate anche le descrizioni dei luoghi del romanzo, mai pedanti o noiose.
La componente autobiografica è evidente, soprattutto nella descrizione del viaggio e nella conoscenza del mezzo (perchè Parodi prima che uno scrittore è un bikers convinto e appassionato). Viaggio che risulta molto interessante ed è in grado di arricchire il lettore sia da un punto di vista culturale, sia da un punto di vista umano.
Le motivazioni del viaggio, invece, mi hanno convinto di meno. Questo perchè la storia della Xbox risulta poco credibile, come gli sviluppi successivi della vicenda.
Ma questo, tuttavia, non ha molta importanza perchè è solo un pretesto per introdurre il viaggio; la vera anima, essenza, del romanzo.
Un libro, dunque, che mi sento di consigliare a tutti e, in particolare, agli amanti delle due ruote, agli appassionati di viaggi on the road, a chi ama conoscere nuove culture, a chi cerca nei romanzi i sentimenti più veri, autentici.
Roberto Parodi è nato ad Alessandria un numero non ancora imbarazzante di anni fa. Dopo aver fatto il poliziotto, l'ingegnere meccanico e il banker, ha capito che la sua vita era scrivere. Da qualche anno sta cercando di recuperare il tempo perduto. Giornalista, suona la chitarra e le sue passioni sono Chuck Berry, la letteratura beat americana e la motocicletta. Nonostante ciò ha tre figli e (ancora) una moglie.
Sito: http://www.threepercenters.it/
Autore: Roberto Parodi
Editore: TEA
ISBN: 978-88-502-2313-8
Pagine: 304
Anno di pubblicazione: 2011
Prezzo copertina: 13,00 €
DESCRIZIONE
Un padre che ha lasciato le certezze di un’esistenza sui binari, e anche gli affetti, per inseguire il sogno di una vita diversa. Un figlio adolescente chiuso nel suo mondo. Salgono insieme su una moto per affrontare un problema che si trova, forse, dall’altra parte del globo. Lui, il ragazzo, vuole fare qualcosa di concreto, per la prima volta; lui, il padre, vuole ricostruire il rapporto con quel figlio sfuggente. Guidano per diecimila chilometri, su una vecchia Harley che conosce le strade del mondo, attraversano un confine dopo l’altro, un paesaggio dopo l’altro, un popolo dopo l’altro ¬– dall’Italia all’India, passando per la Turchia, l’Iran e il Pakistan. E chilometro dopo chilometro si parlano, si scontrano, si avvicinano, imparano di nuovo a volersi bene. Dopo Scheggia, esordio narrativo accolto da grandi consensi, Roberto Parodi torna «sulla strada» con un nuovo romanzo che unisce il fascino del viaggio verso Oriente all’avventura dei sentimenti.
RECENSIONE
Controsole è il secondo romanzo di Roberto Parodi, personalmente il primo che ho letto di questo scrittore.
Il protagonista della storia è lo stesso del primo romanzo ovvero Scheggia. Questa volta l'uomo si trova a dover affrontare il suo fallimento più grande: il rapporto con suo figlio Roy. Scheggia, infatti, non è sicuramente un padre modello e la sua vita è lontana da qualsiasi registro legato alla normalità.
Musicista e cantante di notte, insegnante (per ripetizioni) e aspirante scrittore di giorno, Scheggia ha mollato da tempo la routine quotidiana per assecondare le proprie passioni. Allo stesso tempo, però, è stato mollato dalla moglie e si è allontanato sempre più dal figlio Roy.
Quest'ultimo vive la sua vita intrappolato in una gabbia virtuale in cui il mondo videoludico è diventato quello reale. Tanto reale che Roy, pur di essere accettato in un clan di un gioco della Xbox, decide di fare per loro delle commissioni in giro per Milano. Si tratta soprattutto di smistare buste. Quando, però, il ragazzo capisce che il contenuto non è molto legale, si ritrova catapultato in un gioco molto pericoloso: quello di trafficanti di uomini che utilizzato il canale protetto della Xbox per organizzare e gestire i loro traffici illeciti.
Solo l'intervento di Scheggia riuscirà a salvare Roy da una brutta fine.
Proprio la situazione difficile spingerà padre e figlio ad intraprendere un lungo viaggio verso Est, a bordo di una vecchia Harley-Davidson, alla ricerca della verità ma, soprattutto, di se stessi e di quel rapporto padre/figlio oramai deteriorato da anni di silenzi e incomprensioni.
Controsole è un classico romanzo on the road che regala al lettore una straordinaria e ricca varietà di personaggi, usi, tradizioni, paesaggi, emozioni. Un viaggio intenso verso Est attraverso Slovenia, Croazia, Serbia, Bulgaria, Turchia, Iran e Pakistan. La scoperta di culture e religioni differenti, realtà tragiche, personaggi infimi ma, soprattutto, figure memorabili di giovani e anziani, uomini e donne, che cercano di cambiare la propria realtà, superando la paura e le contraddizioni di un mondo religioso e culturale incapace di aprirsi alle trasformazioni e al progresso. L'autore, infatti, riesce ad inquadrare una realtà complessa senza cadere nella retorica o in facili moralismi. E la soluzione che ci propone non è affatto banale.
A parte questo il viaggio è anche, e soprattutto, la storia di un padre e di un figlio alla ricerca di se stessi e del loro rapporto perduto. Un viaggio profondo nella psiche e nei sentimenti di due generazioni apparentemente molto lontanti, eppure così vicini nella condivisioni di valori e ideali.
Parodi utilizza un linguaggio semplice e scorrevole. La lettura è fluida e il romanzo si legge tutto d'un fiato.
I personaggi sono delineati molto bene e hanno una buona introspezione psicologica. Molto belle e accurate anche le descrizioni dei luoghi del romanzo, mai pedanti o noiose.
La componente autobiografica è evidente, soprattutto nella descrizione del viaggio e nella conoscenza del mezzo (perchè Parodi prima che uno scrittore è un bikers convinto e appassionato). Viaggio che risulta molto interessante ed è in grado di arricchire il lettore sia da un punto di vista culturale, sia da un punto di vista umano.
Le motivazioni del viaggio, invece, mi hanno convinto di meno. Questo perchè la storia della Xbox risulta poco credibile, come gli sviluppi successivi della vicenda.
Ma questo, tuttavia, non ha molta importanza perchè è solo un pretesto per introdurre il viaggio; la vera anima, essenza, del romanzo.
Un libro, dunque, che mi sento di consigliare a tutti e, in particolare, agli amanti delle due ruote, agli appassionati di viaggi on the road, a chi ama conoscere nuove culture, a chi cerca nei romanzi i sentimenti più veri, autentici.
L'AUTORE
Roberto Parodi è nato ad Alessandria un numero non ancora imbarazzante di anni fa. Dopo aver fatto il poliziotto, l'ingegnere meccanico e il banker, ha capito che la sua vita era scrivere. Da qualche anno sta cercando di recuperare il tempo perduto. Giornalista, suona la chitarra e le sue passioni sono Chuck Berry, la letteratura beat americana e la motocicletta. Nonostante ciò ha tre figli e (ancora) una moglie.
Sito: http://www.threepercenters.it/