Titolo: L'albero del mondo
Autore: Mauro Mazza
Editore: Fazi
ISBN: 978-88-6411-297-8Autore: Mauro Mazza
Editore: Fazi
Pagine: 160
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 16,00 €
Nell'ottobre del 1942 il giovane antifascista Giaime Pintor, accompagnato da Elio Vittorini, prese parte a un convegno di scrittori finanziato dal ministro della propaganda hitleriana Joseph Goebbels. Mauro Mazza, intrecciando fiction, filosofia e storia, dà vita a un romanzo che sorprende per la capacità di restituirci la psicologia complessa e modernissima di un grande intellettuale e fa luce su un episodio della vita di Pintor che negli ultimi anni è stato al centro di un acceso dibattito.
Nel 1943, a soli 24 anni, Giaime Pintor morì in uno dei primi scontri con i tedeschi, diventando uno dei simboli della resistenza italiana. Pochi sanno però che un anno prima, il giovane letterato aveva partecipato, insieme ad Elio Vittorini, al secondo Convegno internazionale degli scrittori organizzato dal Terzo Reich. In quell' autunno, la certezza della vittoria del nazismo lasciò il posto a dubbi e paure. Questo romanzo originale, in cui trova spazio anche la storia del fisico siciliano Ettore Majorana, scomparso nel nulla nel 1938, racconta gli interrogativi di due intellettuali nel mezzo di un'umanità sbandata, confusa, su cui incombono le inquietanti ombre del vicino campo di concentramento di Buchenwald.
L'AUTORE
Mauro Mazza è nato a Roma nel 1955. Ha pubblicato un saggio su
Giovanni Papini, L’inquietudine di un secolo, e sulla storia della
televisione italiana, TV: moglie, amante, compagna. Giornalista dal
1979, ha lavorato al GR1 e al TG1. Dal 2009 è direttore di RAI 1, dopo
aver guidato per sette anni il TG2.
Titolo: Ravensbruck
Autore: Germaine Tillion
Editore: Fazi
ISBN: 978-88-6411-255-8Editore: Fazi
Pagine: 360
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 18,00 €
«Germaine Tillion è uno dei personaggi più luminosi del secolo buio che abbiamo appena lasciato. Ha saputo attraversare il male senza mai prendersi per un’incarnazione del bene. Resistente e deportata, combattente per la dignità umana e contro la tortura, scrittrice arguta dei momenti tragici dell’umanità, può aiutarci a vivere meglio l’oggi».
Tzvetan Todorov
Resistente della prima ora, denunciata da un prete cattolico, Germaine
Tillion viene arrestata nell’agosto del 1942 e in seguito deportata come
prigioniera politica nel campo di concentramento di Ravensbrück. In
questo libro ricrea il mondo del campo a partire da se stessa, in un
connubio tra testimonianza personale e documentazione storica, nella
strenua convinzione che si possa sempre verificare e dire la verità.
Dalla descrizione oggettiva irrompe di continuo la sua esperienza:
l’impatto brutale all’arrivo nel campo – in fila per cinque, le ingiurie
e le botte, la difterite e le pulci –, la gratuita crudeltà delle
sorveglianti, le giovani donne da lei conosciute poi uccise dagli
aguzzini.
L'AUTRICE
Germaine Tillion (1907-2008), studiosa francese, etnologa in
Algeria, nel 1940 non esita un istante a impegnarsi nella resistenza
contro «un nemico totalmente inaccettabile». Arrestata nel 1942,
dall’ottobre 1943 all’aprile 1945 è rinchiusa nel campo di
concentramento di Ravensbrück, come NN (il blocco “Nacht und Nebel”, i
condannati a sparire senza lasciare traccia). Lì perderà la madre.
Titolo: Vita e morte di Michele Serveto
Autore: Roland Bainton
Editore: Fazi
ISBN: 978-88-6411-502-3 Editore: Fazi
Pagine: 294
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 18,50 €
Vita e morte di Michele Serveto, scritto da uno dei più prestigiosi
storici dell’età moderna, esce in occasione dei cinquecentenario della
nascita di Michele Serveto (1511).
Autore votato allo studio degli “spiriti liberi”, Vita e morte di
Michele Serveto è da molti considerato «la pietra di volta nell’arco
dell’opera di Bainton». Il caso di Michele Serveto è emblematico:
doppiamente perseguitato e due volte condannato al rogo. Per sfuggire
all’Inquisizione cattolica, che in sua assenza ne bruciò le opere e
l’effige, si rifugiò a Ginevra, dove trovò la morte sul rogo per mano,
questa volta, dell’Inquisizione calvinista. Serveto assurse così a
simbolo tragico della lotta per la libertà di pensiero.
La figura del medico di origini spagnole – cresciuto nell’alveo della
chiesa cattolica, affascinato da Erasmo, testimone delle persecuzioni
contro ebrei e musulmani in Spagna – viene presentata, infatti, come una
sintesi della tensione tra lo spirito della Riforma e quello del
Rinascimento, tra il tentativo di restituire all’esistenza umana un
senso pienamente religioso, da una parte, e l’antropocentrismo e
l’affermazione della libertà, dall’altra. Il merito di Bainton è quello
di presentare una biografia di Serveto che non si riduce al ritratto di
un eretico, ma scava tra le ragioni (teologiche, biografiche, politiche,
culturali) che motivano le sue posizioni e la sua azione riformatrice.
L'AUTORE
Roland Bainton è stato
professore di Storia della Chiesa a Yale University. In prima linea
nella difesa della libertà di coscienza, è autore di Lutero (Einaudi
2003), La riforma protestante (Einaudi 2000), La lotta per la libertà
religiosa (Il Mulino 1999).