Titolo: Il rumore dei baci a vuoto
Autore: Luciano Ligabue
Editore: Einaudi
Pagine: 176
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 15,00 €
Autore: Luciano Ligabue
Editore: Einaudi
Pagine: 176
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 15,00 €
Un cane regalato mette a nudo un matrimonio
che fa fatica a stare su, e chissà
se a Tano fare il vigile basterà. E il
Matto Bedini? Esisterà davvero o saranno
le solite chiacchiere di paese? Di
sicuro esistono i due ragazzini che decidono
di scoprire finalmente la verità.
Una lettera che un chirurgo forse aprirà,
forse no. Che forse gli farà aprire gli
occhi su una storia di quotidiana disumanità,
forse no, ma è certo che li farà
aprire a noi. Un'azienda che sta morendo,
anche se ha ancora qualcosa da
dire, e un fiume che sta morendo, anche
se ha ancora qualcosa da dire. Una
vacanza nell'estate piú strana fin qui e
una in pieno inverno, e la scoperta che il
passato riesce a ferire nonostante i patti
e le promesse, ma forse non mortalmente.
Un comico all'apice del successo
che compie una scelta difficile da capire.
Un rapimento per errore che forse
non è tanto per errore. Una moglie già
anziana che si è portata dentro tutta la
vita un incredibile segreto e adesso lo
svela. O forse no. E quale verde aspetterà
il giovane medico per oltrepassare
il semaforo davanti al quale la sua vita
sembra essersi tranquillamente assestata?
E sarà davvero morto quel gatto tirato
sotto la sera in cui un papà decide
che non vuole piú parlare a suo figlio attraverso lo specchietto retrovisore? E
quello scontrino pescato tra i rifiuti, e
se... una delle prossime cinque macchine
fosse una golf... Ma questa casa, comunque,
non la vendo.
Ci sono molti tipi di amore, in queste storie. Nessuno facile. Verso i figli, verso i genitori, verso gli amici, dentro le piú diverse coppie e famiglie. Ma c'è soprattutto tenerezza, nei racconti teneri come in quelli che colpiscono dritti allo stomaco. E c'è speranza e futuro, nei finali aperti che lasciano immaginare tante soluzioni possibili. E sempre c'è tenerezza nello sguardo che l'autore rivolge alle persone, e ai suoi indimenticabili personaggi.
Ci sono molti tipi di amore, in queste storie. Nessuno facile. Verso i figli, verso i genitori, verso gli amici, dentro le piú diverse coppie e famiglie. Ma c'è soprattutto tenerezza, nei racconti teneri come in quelli che colpiscono dritti allo stomaco. E c'è speranza e futuro, nei finali aperti che lasciano immaginare tante soluzioni possibili. E sempre c'è tenerezza nello sguardo che l'autore rivolge alle persone, e ai suoi indimenticabili personaggi.
RECENSIONE (a cura di Sonia)
Luciano Ligabue |
Un libro che raccoglie tredici storie mostrando diverse
sfaccettature della realtà, brevi racconti che raccolgono momenti di vita più o
meno difficili, più riflessivi, meno scontati.
L'autore si trasforma in un fotografo che con uno scatto
riesce ad imprimere ed esprimere un attimo eterno. I personaggi sono delineati
in modo superficiale, eppure, leggendo tra le righe bianche della pagina, si
riescono a cogliere definiti tratti psicologici nonché la profondità dell'essere
umano, e non solo. Oltre all'uomo, le storie offrono un tempo, uno spazio, una
situazione che può sembrar banale ed invece, alla fine della breve lettura,
funge da deus ex machina della
narrazione.
Dopotutto, Ligabue, mediante uno stile lineare attraversato
dall'alternanza di poesia e linguaggio del volgo, apre al lettore una finestra
sul mondo per poi chiudergli ogni spiraglio di comprensione nel momento più
atteso: il finale. Infatti caratteristica del libro è quella di lasciare dei
finali aperti che facciano intravedere molteplici soluzioni, o forse, in fondo,
nessuna. Interessante modalità per coinvolgere il lettore attraverso la
fantasia permettendo la prosecuzione mentale di ogni singola storia.
Luciano Ligabue |
Il libro si potrebbe leggere tutto d'un fiato considerando
le sue 163 pagine, eppure, ho preferito godere della profondità di ogni storia
in un momento particolare delle mie giornate. Un modo per non fermarmi alle
superficialità delle parole impresse sui fogli, un modo per entrare in quei
piccoli mondi e riflettere su quanto possano lasciarci quelle frasi sfuggenti che
a tratti danno la sensazione di esser state buttate su carta con una scrittura
veloce ed immediata.
Certamente per apprezzare pienamente il libro è fondamentale
gradire i racconti, cosa che mi risulta alquanto difficile (purtroppo). Anche
se il libro avesse perso il suo senso, avrei preferito un considerevole numero
di pagine per rilassarmi e vivere il suo flusso.
Consiglio il libro a
chi non si aspetta un'opera IRRAGGIUNGIBILE, lo suggerisco a chi ha voglia di
partire da quelle parole per RAGGIUNGERE se stessi, per riflettere sui misteri
di cui ci rende partecipi la realtà, su occasioni e decisioni della vita,
sull'incomprensibile ambiguità dell'agire sociale. Raccomando il libro anche a chi
è fan del cantautore, per ritrovare un pizzico di ciò che si prova con la sua
musica, seppur lo si ritrova nei panni di uno scrittore da apprezzare soprattutto
per uno stile narrativo del tutto proprio ed innovativo.
L'AUTORE
Luciano Ligabue, nato a Correggio il 13 marzo 1960, canta dal 1987 le canzoni
che compone. Ha pubblicato la raccolta di racconti Fuori e dentro il borgo (1997, Premio Elsa Morante), il romanzo La neve se ne frega (2004), la raccolta di poesie Lettere d'amore nel frigo (2006) e un'altra raccolta di racconti, Il rumore dei baci a vuoto (2012). Ha scritto e diretto due film: Radiofreccia (1998, tratto da Fuori e dentro il borgo) e Da zero a dieci (2002). Nel 2004 l'Università di Teramo gli ha conferito la laurea honoris causa.
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