Per sempre lasciami, La cella di Gaudì, Strega plebea, I dolori del giovane bullo: le novità della casa editrice Arkadia
Titolo: Per sempre lasciami
Autore: Michela Capone
Editore: Arkadia
Pagine: 208
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 15,00 €
Lucia è una ragazza timida, introversa. A scuola spesso si apparta e si sente male, suscitando in chi le sta intorno sgomento e paura. Ben presto, insegnanti, compagni, tutti coloro che gravitano nell’orbita della sua giovane esistenza intuiscono che c’è qualcosa di inquietante, di terribile. Il mistero sarà presto svelato. Lucia vive in una famiglia molto particolare, dominata da un padre tirannico e dispotico, capace di qualsiasi violenza fisica e morale.
In un universo costellato da percosse, sevizie, brutalità, Lucia cerca in tutti i modi di comunicare al mondo esterno la sua fragilità, la voglia di riscatto, rimanendo però sempre ancorata a una sottile forma di sudditanza nei confronti di Basilio, il padre-padrone che fa dei propri famigliari l’oggetto della sua natura perversa. Un romanzo drammatico, basato su una vicenda realmente accaduta, dove non c’è spazio per inutili moralismi ma la nuda e cruda cronaca dei fatti. Una storia che arriverà fino alle estreme conseguenze, catapultando i protagonisti in una dimensione allucinante, in cui il senso delle cose, gli affetti e la bellezza della vita appaiono quasi una chimera irraggiungibile.
Michela Capone è nata nel 1961 a Cagliari dove vive. È sposata e ha tre figli. Laureata in Giurisprudenza, è entrata in magistratura nel 1987 e attualmente è giudice presso il Tribunale per i Minorenni di Cagliari. Svolge seminari nel corso di Legislazione Penale Minorile alla Facoltà di Giurisprudenza di Cagliari e ha pubblicato numerosi articoli su riviste giuridiche specializzate. Il suo primo romanzo Quando impari a allacciarti le scarpe (Carlo Delfino editore, 2009), ha vinto il premio Alziator 2010.
Titolo: La cella di Gaudì
Autore: AA.VV.
Editore: Arkadia
Pagine: 192
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 16,00 €
Dodici autori incontrano altrettanti detenuti. Dal confronto e dal dialogo nascono i racconti della presente antologia introdotti da una prefazione di Marcello Fois. Vite all’estremo, episodi di disperazione, frammenti di passato che si intrecciano e sono rielaborati con la mediazione dell’arte letteraria. Uno scorrere di emozioni, ricordi, a volte struggenti, a volte simpatici, che ci introducono a un mondo sconosciuto, in un flusso continuo e ritmato in cui passiamo dalle vicende del “Bulgaro” o del rumeno a quelle di Mohamed, in un melting pot che ci accompagna in giro per il mondo, tra fedi e popoli di ogni natura. Nato dalla collaborazione con diverse associazioni, il progetto ci conduce direttamente nel cuore di ogni singolo uomo e donna che ha la ventura di trascorrere parte della sua esistenza dietro le sbarre, indagandone sentimenti, desideri e speranze. Hanno partecipato all'antologia: Salvatore Bandinu, Michela Capone, Giampaolo Cassitta, Fabrizio Fenu, Michele Pio Ledda, Savina Dolores Massa, Paolo Maccioni, Nicolò Migheli, Anthony Muroni, Claudia Musio, Pietro Picciau, Gianni Zanata.
Titolo: Strega plebea
Autore: Biagio Arixi
Editore: Arkadia
Pagine: 184
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 15,00 €
In paese si dice che la piccola Carmen sia nata nel mese di maggio, durante i tragici giorni della Grande Guerra. Persi i genitori in modo misterioso, viene educata e allevata da zia Adelina, una bigotta d’altri tempi, come ben sanno “persino le galline”. La donna fa crescere la ragazza tra orazioni quotidiane e messe cantate, rimodulando il suo tempo tra il convento e la chiesa. Tutto sembra filare dentro un’ordinaria quotidianità, fin quando Carmen non incrocia la sua esistenza con quella di padre Battista, priore del convento locale, il quale si impegna con insolita dedizione alla sua formazione. Come se non bastasse, in quei giorni, Carmen scopre di avere strane “doti”. La gente comincia a spettegolare sul suo conto, in tanti affermano trattarsi nient’altro che di una strega. In realtà nessuno sa chi sia veramente. Come se non bastasse, gli anni della giovinezza della ragazza si intrecciano alle vicende dell’esistenza di suor Candida, sorella di Adelina, un tempo nota a tutti per la sua vivacità e oggetto del desiderio degli uomini. Mentre le tracce inconfondibili di un passato misterioso riemergono sempre più incalzanti, per Carmen inizia un lungo viaggio teso alla riscoperta della propria identità. Una ricerca che la porterà lontano, nel tempo e nello spazio, in un’avventura in cui fantastico e reale si mischieranno in modo indissolubile.
Biagio Arixi (Villasor, 1943) vive e lavora a Roma. È autore di numerose raccolte poetiche, di romanzi e racconti per ragazzi, alcuni dei quali sono tradotti all’estero. Tra i suoi lavori si ricordano in particolare Il mago innamorato (Einaudi Scuola, 1988), Figlio di vescovo (Pironti Editore, 1988; Croce Libreria, 2009), Peccati scarlatti (Croce Libreria, 2009). Con la raccolta Cayba d’amor. Poesie scelte (Edizioni del Leone, 2001) ha vinto il premio Poesia Camaiore Speciale Giuria nel 2002.
Titolo: I dolori del giovane bullo. Disagio e adolescenza ai tempi dei social network
Autore: Bruno Furcas, Salvatore Bandinu
Editore: Arkadia
Pagine: 120
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 12,00 €
Partendo dal presupposto che il bullo, paradossalmente, è la prima vittima delle sue azioni, gli educatori Bruno Furcas e Salvatore Bandinu propongono una lettura del fenomeno in chiave particolare, cercando di focalizzare quali siano le caratteristiche del “bullismo”, quali gli strumenti per prevenire questa piaga sociale, come intervenire e in che modo ragionare sugli strumenti operativi, soprattutto nell’ambito scolastico. Il libro, che si presenta arricchito da un racconto e da immagini che hanno lo scopo di rendere in modo più immediato la figura del bullo, si compone di una parte introduttiva e di una finale dotata di schede di approfondimento che possono essere utilizzate in laboratori e gruppi di studio. Il volume diventa così uno strumento di apprendimento e di utilizzo pratico, ideato e pensato per dotare i fruitori dei doverosi apparati.
Bruno Furcas è nato nel 1963 a San Nicolò Gerrei, laureato in Lettere Moderne presso l’Università di Cagliari, si è sempre occupato del recupero di adolescenti con problematiche esistenziali e di devianza. Attualmente opera nell’ambito dell’integrazione e socializzazione di alunni minori in situazioni di grave svantaggio. Ha partecipato con un racconto all’antologia Made in Sardinia (Cuec 2009). Per Arkadia Editore sono usciti: Diversamente come te, scritto con Andrea Cossu (2009); Boati di solitudine, scritto con Salvatore Bandinu (2010); La favola di Duck, riduzione in fiaba del romanzo Diversamente come te, anche questo scritto con Andrea Cossu (2010); nel settembre 2011 esce infine il romanzo Un mondo a parte, ambientato nel difficile universo dell’autismo.
Salvatore Bandinu è nato a Cagliari nel 1969, ha lavorato come docente di educazione fisica e per tre anni ha prestato servizio presso l’Istituto Penale Minorile di Quartucciu. Dal 1995 lavora come animatore socioculturale e psicomotricista presso un servizio educativo territoriale per minori con gravi problemi. Specializzatosi nell’ambito della disabilità, lavora dal 1996 come idrochinesiologo e come istruttore di nuoto e attività motorie per minorati della vista. È anche autore di monografie tematiche. La prima, Acquaticità, motricità e minorazione visiva, del 2009, la seconda La psicoacquaticità: esperienze d’acqua nella primissima infanzia, del 2010. Per Arkadia Editore ha pubblicato, con Bruno Furcas, Boati di solitudine (2010) e Sotto i ponti di Yama. Calcutta: il lato oscuro dell’India moderna (2012).
Autore: Michela Capone
Editore: Arkadia
Pagine: 208
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 15,00 €
Lucia è una ragazza timida, introversa. A scuola spesso si apparta e si sente male, suscitando in chi le sta intorno sgomento e paura. Ben presto, insegnanti, compagni, tutti coloro che gravitano nell’orbita della sua giovane esistenza intuiscono che c’è qualcosa di inquietante, di terribile. Il mistero sarà presto svelato. Lucia vive in una famiglia molto particolare, dominata da un padre tirannico e dispotico, capace di qualsiasi violenza fisica e morale.
In un universo costellato da percosse, sevizie, brutalità, Lucia cerca in tutti i modi di comunicare al mondo esterno la sua fragilità, la voglia di riscatto, rimanendo però sempre ancorata a una sottile forma di sudditanza nei confronti di Basilio, il padre-padrone che fa dei propri famigliari l’oggetto della sua natura perversa. Un romanzo drammatico, basato su una vicenda realmente accaduta, dove non c’è spazio per inutili moralismi ma la nuda e cruda cronaca dei fatti. Una storia che arriverà fino alle estreme conseguenze, catapultando i protagonisti in una dimensione allucinante, in cui il senso delle cose, gli affetti e la bellezza della vita appaiono quasi una chimera irraggiungibile.
Michela Capone è nata nel 1961 a Cagliari dove vive. È sposata e ha tre figli. Laureata in Giurisprudenza, è entrata in magistratura nel 1987 e attualmente è giudice presso il Tribunale per i Minorenni di Cagliari. Svolge seminari nel corso di Legislazione Penale Minorile alla Facoltà di Giurisprudenza di Cagliari e ha pubblicato numerosi articoli su riviste giuridiche specializzate. Il suo primo romanzo Quando impari a allacciarti le scarpe (Carlo Delfino editore, 2009), ha vinto il premio Alziator 2010.
Titolo: La cella di Gaudì
Autore: AA.VV.
Editore: Arkadia
Pagine: 192
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 16,00 €
Dodici autori incontrano altrettanti detenuti. Dal confronto e dal dialogo nascono i racconti della presente antologia introdotti da una prefazione di Marcello Fois. Vite all’estremo, episodi di disperazione, frammenti di passato che si intrecciano e sono rielaborati con la mediazione dell’arte letteraria. Uno scorrere di emozioni, ricordi, a volte struggenti, a volte simpatici, che ci introducono a un mondo sconosciuto, in un flusso continuo e ritmato in cui passiamo dalle vicende del “Bulgaro” o del rumeno a quelle di Mohamed, in un melting pot che ci accompagna in giro per il mondo, tra fedi e popoli di ogni natura. Nato dalla collaborazione con diverse associazioni, il progetto ci conduce direttamente nel cuore di ogni singolo uomo e donna che ha la ventura di trascorrere parte della sua esistenza dietro le sbarre, indagandone sentimenti, desideri e speranze. Hanno partecipato all'antologia: Salvatore Bandinu, Michela Capone, Giampaolo Cassitta, Fabrizio Fenu, Michele Pio Ledda, Savina Dolores Massa, Paolo Maccioni, Nicolò Migheli, Anthony Muroni, Claudia Musio, Pietro Picciau, Gianni Zanata.
Titolo: Strega plebea
Autore: Biagio Arixi
Editore: Arkadia
Pagine: 184
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 15,00 €
In paese si dice che la piccola Carmen sia nata nel mese di maggio, durante i tragici giorni della Grande Guerra. Persi i genitori in modo misterioso, viene educata e allevata da zia Adelina, una bigotta d’altri tempi, come ben sanno “persino le galline”. La donna fa crescere la ragazza tra orazioni quotidiane e messe cantate, rimodulando il suo tempo tra il convento e la chiesa. Tutto sembra filare dentro un’ordinaria quotidianità, fin quando Carmen non incrocia la sua esistenza con quella di padre Battista, priore del convento locale, il quale si impegna con insolita dedizione alla sua formazione. Come se non bastasse, in quei giorni, Carmen scopre di avere strane “doti”. La gente comincia a spettegolare sul suo conto, in tanti affermano trattarsi nient’altro che di una strega. In realtà nessuno sa chi sia veramente. Come se non bastasse, gli anni della giovinezza della ragazza si intrecciano alle vicende dell’esistenza di suor Candida, sorella di Adelina, un tempo nota a tutti per la sua vivacità e oggetto del desiderio degli uomini. Mentre le tracce inconfondibili di un passato misterioso riemergono sempre più incalzanti, per Carmen inizia un lungo viaggio teso alla riscoperta della propria identità. Una ricerca che la porterà lontano, nel tempo e nello spazio, in un’avventura in cui fantastico e reale si mischieranno in modo indissolubile.
Biagio Arixi (Villasor, 1943) vive e lavora a Roma. È autore di numerose raccolte poetiche, di romanzi e racconti per ragazzi, alcuni dei quali sono tradotti all’estero. Tra i suoi lavori si ricordano in particolare Il mago innamorato (Einaudi Scuola, 1988), Figlio di vescovo (Pironti Editore, 1988; Croce Libreria, 2009), Peccati scarlatti (Croce Libreria, 2009). Con la raccolta Cayba d’amor. Poesie scelte (Edizioni del Leone, 2001) ha vinto il premio Poesia Camaiore Speciale Giuria nel 2002.
Titolo: I dolori del giovane bullo. Disagio e adolescenza ai tempi dei social network
Autore: Bruno Furcas, Salvatore Bandinu
Editore: Arkadia
Pagine: 120
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 12,00 €
Partendo dal presupposto che il bullo, paradossalmente, è la prima vittima delle sue azioni, gli educatori Bruno Furcas e Salvatore Bandinu propongono una lettura del fenomeno in chiave particolare, cercando di focalizzare quali siano le caratteristiche del “bullismo”, quali gli strumenti per prevenire questa piaga sociale, come intervenire e in che modo ragionare sugli strumenti operativi, soprattutto nell’ambito scolastico. Il libro, che si presenta arricchito da un racconto e da immagini che hanno lo scopo di rendere in modo più immediato la figura del bullo, si compone di una parte introduttiva e di una finale dotata di schede di approfondimento che possono essere utilizzate in laboratori e gruppi di studio. Il volume diventa così uno strumento di apprendimento e di utilizzo pratico, ideato e pensato per dotare i fruitori dei doverosi apparati.
Bruno Furcas è nato nel 1963 a San Nicolò Gerrei, laureato in Lettere Moderne presso l’Università di Cagliari, si è sempre occupato del recupero di adolescenti con problematiche esistenziali e di devianza. Attualmente opera nell’ambito dell’integrazione e socializzazione di alunni minori in situazioni di grave svantaggio. Ha partecipato con un racconto all’antologia Made in Sardinia (Cuec 2009). Per Arkadia Editore sono usciti: Diversamente come te, scritto con Andrea Cossu (2009); Boati di solitudine, scritto con Salvatore Bandinu (2010); La favola di Duck, riduzione in fiaba del romanzo Diversamente come te, anche questo scritto con Andrea Cossu (2010); nel settembre 2011 esce infine il romanzo Un mondo a parte, ambientato nel difficile universo dell’autismo.
Salvatore Bandinu è nato a Cagliari nel 1969, ha lavorato come docente di educazione fisica e per tre anni ha prestato servizio presso l’Istituto Penale Minorile di Quartucciu. Dal 1995 lavora come animatore socioculturale e psicomotricista presso un servizio educativo territoriale per minori con gravi problemi. Specializzatosi nell’ambito della disabilità, lavora dal 1996 come idrochinesiologo e come istruttore di nuoto e attività motorie per minorati della vista. È anche autore di monografie tematiche. La prima, Acquaticità, motricità e minorazione visiva, del 2009, la seconda La psicoacquaticità: esperienze d’acqua nella primissima infanzia, del 2010. Per Arkadia Editore ha pubblicato, con Bruno Furcas, Boati di solitudine (2010) e Sotto i ponti di Yama. Calcutta: il lato oscuro dell’India moderna (2012).
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