Recensioni: Le streghe di Salem (2012); Iron Man 3 (2013); Effetti collaterali (2013); Hansel & Gretel - Cacciatori di streghe (2013); Snitch - L'infiltrato (2013); Le pagine della nostra vita (2004)

Heide (Sheri Moon Zombie), ex tossicodipendente, lavora come DJ in una radio rock locale, assieme ai due amici Whitey (Jeffrey Daniel Philipps) e Jackson (Ken Foree).
Quando alla stazione arriva un nuovo disco in vinile, che sembra appartenere ad un gruppo in cerca di pubblicità (I Signori di Salem), Heide e Whitey decidono di ascoltarlo. L'ascolto, tuttavia, finisce per turbare Heide che inizia ad avere strane allucinazioni e incubi notturni. E mentre il disco, passato in radio, ottiene un buon successo, ipnotizzando le donne di Salem, la situazione psicofisica di Heide continua a peggiorare.
Ma chi sono realmente i Signori di Salem? Su questo inizia ad indagare lo scrittore Francis Matthias (Bruce Davison), che per primo si accorge di una strana correlazione tra il gruppo musicale e alcune streghe di Salem, arse vive diversi secoli prima...

Le streghe di Salem è a mio avviso uno dei peggiori film usciti nel 2013; lento, noioso, prevedibile, blasfemo, pretenzioso ed ecessivamente visionario (per non dire ridicolo, soprattutto nella parte finale). Un film di cui si fatica a salvare qualcosa, a parte forse una fotografia interessante e una recitazione accettabile. Tranquillamente evitabile!

Nel terzo episodio di Iron Man per Tony Stark (Robert Downey Jr.) il pericolo arriva dal passato. Aldrich Killian (Guy Pearce), infatti, dopo essere stato umiliato dallo stesso Stark diversi anni prima, è pronto ad ottenere la sua vendetta sfruttando la ricerca scientifica della dottoressa Maya Hansen (Rebecca Hall), che ha trovato il modo di rigenerare i tessuti umani danneggiati.
Proprio la mano di Aldrich si nasconde dietro alcuni attentati rivendicati dal Mandarino (Ben Kingsley), un fondamentalista arabo, che stanno sconvolgendo gli Stati Uniti d'America, mentre la vita dello stesso Stark, e della sua amata Pepper (Gwyneth Paltrow), è in pericolo. Ma riuscirà Iron Man ancora una volta a  salvare il mondo? Questo dovete scoprirlo da soli.

Personalmente non sono mai stato un lettore di fumetti, ma ho visto tutti e tre film dedicati a Iron Man. E anche questo capitolo, come i precedenti, si è rivelato una visione piacevole.
Un film che trova la sua forza nel ritmo, nell'ironia, nella leggerezza, nella buona interpretazione e nella spettacolarità di alcune scene, realizzate con grande accuratezza e ottimi effetti speciali. Una pellicola, dunque, da consigliare a tutti coloro che amano l'intrattenimento e ai fans della seria, i quali, sono convinto, non rimarranno delusi.

Emily (Rooney Mara), dopo quattro anni di attesa, può finalmente riabbracciare il marito Martin (Channing Tatum), condannato per insider trading. Tuttavia la ragazza, nuovamente depressa, tenta il suicidio.
Proprio per il gesto disperato, Emily finisce in cura da uno psichiatra, il dott. Jonathan Banks (Jude Law), che per aiutarla le prescrive alcuni farmaci; tra i quali, dietro suggerimento della precedente psichiatra della donna, la dott. Victoria Siebert (Catherine Zeta-Jones), uno nuovo, particolarmente pubblicizzato. Tuttavia gli effetti collaterali dello stesso inducono Emily ad assassinare il marito, durante un episodio di sonnambulismo.
Un evento destinato a travolgere la vita di Jonathan, impegnato, contemporaneamente, a scagionare la donna e salvare la propria professionalità.

Effetti collaterali è l'ennesima perla del regista Steven Soderbergh (la trilogia di Ocean's, Erin Brockovich, Traffic, ecc.), che durante la sua carriera ha ottenuto dei buoni riconoscimenti (di critica e di pubblico).
Il film è un thriller che parte in sordina e cresce, di ritmo e tensione, con il passare dei minuti, raggiungendo l'apice dopo la morte di Martin. I personaggi sono ambigui e la storia si sviluppa come un gioco di ombre cinesi in cui nulla è come appare. L'interpretazione degli attori è ottima, in particolare quella di Jude Law e Rooney Mara.
Un thriller che riserva diversi colpi di scena e tiene incollato lo spettatore fino alla fine. Consigliato sia agli amanti del genere e sia a coloro che vogliono godere di un film intenso, piacevole e ben recitato.

Hansel (Jeremy Renner) & Gretel (Gemma Arterton), come nel libro originale, vengono abbandonati nel bosco dai genitori e si imbattono in una casa di zucchero, abitata da una strega cattiva. I due tuttavia, dopo essere stati catturati, riescono a liberarsi ed uccidere la strega, spingendola nel forno.
Diversi anni dopo Hansel & Gretel sono diventati cacciatori professionisti di streghe, che girano di villaggio in villaggio per liberare le comunità dalla loro magia nera.
Quando vengono ingaggiati per ritrovare alcuni bambini scomparsi del bosco, si rendono conto di avere a che fare con alcune streghe potenti, intente a preparare qualcosa di diabolico. Ma cosa?
Per scoprirlo i due giovani cacciatori metteranno in pericolo la loro vita e saranno costretti a fare i conti con i fantasmi del passato.

Hansel & Gretel - Cacciatori di sangue è una rivisitazione in chiave moderna della celebre fiaba dei fratelli Grimm. La trama è abbastanza debole e il film punta quasi esclusivamente sulle scene d'azione, sfruttando al meglio il 3D e gli effetti splatter.
La storia è prevedibile, ma il film ha il vantaggio di non prendersi troppo sul serio e di non avere grosse pretese, se non quella di intrattenere lo spettatore, regalando ottantotto minuti piacevoli, all'insegna della velocità e dell'ironia (Hansel è costretto a farsi delle punture - insulina - a causa della "malattia dello zucchero" - diabete - provocata dal cibo mangiato a casa della strega durante l'nfanzia!!!).
Se amate il genere potete anche fare un salto al cinema, altrimenti meglio astenersi.

Jason, per fare un piacere ad un amico, decide di accettare un pacco contenente droga. Dopo la consegna il ragazzo, incensurato, viene arrestato e rischia una condanna minima di dieci anni. E l'unica soluzione per ottenere uno sconto è quella di collaborare con il pubblico ministero per individuare altri spacciatori.
Jason, tuttavia, non è in grado di fare altri nomi, ma John (Dwayne Johnson), il padre divorziato, non vuole arrendersi ed è disposto a tutto pur di fare uscire il figlio, persino entrare nel giro della droga per incastrare qualche grosso trafficante.
E così sfruttando un suo dipendente (Jon Bernthal) ignaro, con un passato da spacciatore, John riesce ad ottenere un contatto e inizia a lavorare sotto copertura, mettendo a rischio la propria vita e quella della sua nuova famiglia.

Snitch - L'infiltrato, ispirato ad una storia vera, è un thriller intenso e coinvolgente che trae la propria forza dall'ottima interpretazione dei protagonisti, con un Dwayne Johnson sorprendente, e dallo straordinario realismo scenico e narrativo.
A livello tematico il film esprime una critica chiara al sistema legislativo americano, ritenuto troppo rigido nei confronti di persona incensurate e piccoli spacciatori, probabilmente per l'incapacità di contrastare in modo efficace i grandi traffici. Una critica che si allarga, naturalmente, al mondo politico, reo di difendere principalmente gli interessi individuali (in questo caso è emblematico il ruolo di Susan Sarandon).
Un film che non punta molto sull'azione, quanto piuttosto sulla tensione e sull'angoscia dei protagonisti, schiacciati dalla paura, dai sensi di colpa e dalle responsabilità verso i propri cari.
Snitch - L'infiltrato, dunque, risulta un film convincente ed appassionante, che merita una serata al cinema.

Anni 40'. Allie Hamilton (Rachel McAdams), ragazza facoltosa, trascorre l'estate a Seabrook, piccola realtà del Nord Carolina. Durante una serata al luna park conosce Noah Calhoun (Ryan Gosling), un ragazzo del posto che lavora come operaio nella segheria. E quella che comincia come una semplice cotta estiva si trasforma ben presto una storia d'amore appassionante.
Una storia, tuttavia, avversata dai genitori di Allie, che hanno altri progetti per la ragazza e non sono pronti a lasciarla nelle mani di un pezzente. Una situazione che spingerà lo stesso Noah a fare un passo indietro.
Alcuni anni dopo, nonostante il tempo, la lontananza, la guerra e i nuovi amori, nessuno dei due è riuscito a dimenticare l'altro, fino a quando il destino...

Le pagine della nostra vita, tratto dall'omonimo romanzo di Nicholas Sparks, racconta una storia d'amore intensa, appassionante ed emozionante.
La trama non è particolarmente originale e la storia si sviluppa in modo prevedibile, eppure il film funziona, come del resto il romanzo, grazie alla magia dell'amore. E se nel libro sono le parole di Sparks ad alimentare la poesia, nel film sono le voci e gli sguardi dei fantastici attori protagonisti: Ryan Gosling e Rachel McAdams (da giovani); James Garner e Gena Rowlands (da anziani).
Un film diretto con grande maestria da Nick Cassavetes, che riesce nell'intento di trasmettere allo spettatore quell'idea fatalistica di amore eterno alla base del romanzo.
Un film romantico consigliato a tutti coloro che amano il genere. Da non perdere!

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