Recensione: L'UOMO D'ACCIAIO (2013)

Il pianeta Krypton, a causa di alcune modifiche del nucleo dovute all'eccessivo sfruttamento delle risorse naturali, è condannato a implodere. Per questo lo scienziato Jor-El (Russell Crowe) decide di spedire il figlio appena nato, Kal, unico caso di parto naturale dopo secoli, sul pianeta Terra, riponendo in lui tutte le speranze per il futuro della propria razza. Intanto il generale Zod (Michael Shannon), dopo aver tentanto un colpo di stato, prova a fermare la spedizione, ma fallisce e viene spedito in esilio per alto tradimento, giurando di vendicarsi.
Diversi anni dopo sulla Terra, Clark (Henry Cavill) è diventato grande ma ancora riesce a comprendere a pieno la sua vera natura, costretto a muoversi di continuo e a subire vessazioni da parte di uomini incapaci di tollerare la sua diversità.
Tutto questo fino a quando non riesce a mettersi in contatto con il vero padre, o meglio con la sua coscienza, scoprendo tutta la verità. Allo stesso tempo, però, questo incontro permetterà a Zod di rintracciarlo nello spazio e di attuare il proprio piano: recuperare il codice genetico, contenuto nelle cellule di Clark, e trasformare la Terra in Krypton. Ma riuscirà a portarlo a termine?

 
L'uomo d'acciao è in ordine di tempo l'ultimo film dedicato a Superman, personaggio molto amato dei fumetti della DC Comics, dopo Superman Returns del 2006. Tuttavia la versione di Zack Snyder parte dalle origini per raccontare la storia del supereroe.
A livello visivo l'impatto è positivo, grazie ad una costruzione grafica curata ed effetti speciali particolarmente rilevanti. Il film è veloce e le scene d'azione si susseguono incessanti, regalando al pubblico un intrattenimento piacevole e divertente. A livello tematico il film si sofferma molto sul concetto di diversità, mostrando a tutti, anche in modo piuttosto banale, come essa non rappresenti ancora un valore, ma piuttosto una fonte di pregiudizi e discriminazioni: "la gente ha paura di quello che non capisce". Un concetto che viene esteso anche alla diversità genetica, da salvaguardare da forme di manipolazione e/o clonazione. Inoltre anche nell'implosione iniziale del pianeta Krypton si può leggere un monito contro lo sfruttamento eccessivo e indiscriminato delle risorse naturali, che conduce ad una reazione della natura stessa.

 
Il limite più grande del film, a mio avviso, è rappresentato dall'incapacità da parte di regista e sceneggiatori di dare nuova linfa, reinventare in qualche modo il personaggio a fronte del nuovo inizio, come accaduto, ad esempio, per Batman, sottoposto ad un processo di notevole "umanizzazione". Sarà anche che Henry Cavill non è Christian Bale, soprattutto in termini di personalità, ma la differenza tra i due film si vede e non permette a L'uomo d'acciaio di elevarsi oltre il piacevole intrattenimento.

Detto questo, il film può essere tranquillamente consigliato ai fans del supereroe e a chi cerca un intrattenimento di buon livello.

USCITA CINEMA:
GENERE: Azione, Fantascienza, Fantasy
REGIA: Zack Snyder
SCENEGGIATURA: David S. Goyer, Jonathan Nolan
ATTORI: Henry Cavill, Michael Shannon, Amy Adams, Kevin Costner, Diane Lane, Julia Ormond, Laurence Fishburne, Russell Crowe, Michael Kelly, Ayelet Zurer, Antje Traue, Jadin Gould, Tahmoh Penikett, David Paetkau, Richard Schiff, Christopher Meloni
FOTOGRAFIA: Newton Thomas Sigel
MONTAGGIO: David Brenner
MUSICHE: Hans Zimmer
PRODUZIONE: Warner Bros. Pictures, Legendary Pictures, DC Entertainment, Cruel & Unusual Films, Syncopy, Atlas Entertainment
DISTRIBUZIONE: Warner Bros. Italia
PAESE: USA 2013
DURATA: 143 Min
FORMATO: Colore 3D e 2D

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