Titolo: Questa libertà
Autore: Pierluigi Cappello
Editore: Rizzoli
Pagine: 180
Anno di pubblicazione: 2013
Pierluigi Cappello ripercorre attraverso ricordi e immagini folgoranti la sua storia, fatta di resistenza e speranza. Lui che, in mezzo alle montagne friulane, passava i pomeriggi con un artigiano che costruiva a mano le gerle. Lui che, bambino, ha assistito al terribile terremoto del ’77. Lui che, dopo un grave incidente, è stato costretto su una sedia a rotelle eppure non ha smesso di cantare la vita e le persone. In queste prose dal ritmo avvolgente e scritte in una lingua di un’eleganza unica, emerge fortissimo anche un senso civile: in un tempo in cui dimentichiamo le nostre radici e l’amore per il bello, Cappello ci ridona la speranza di abitare il mondo con un coraggio nuovo, attraverso la cura delle persone, dei nostri gesti e delle parole. È una speranza che può nascere soltanto da un profondo senso dell’umano.
PIERLUIGI CAPPELLO, nato a Gemona del Friuli nel 1967, è uno dei maggiori poeti italiani. Con Dittico (2004) ha vinto il premio Montale Europa, con Assetto di volo (2006) è stato vincitore dei premi Pisa e Bagutta Opera Prima, e nel 2010, con Mandate a dire all'imperatore, ha ottenuto il premio Viareggio-Repaci. A settembre, BUR pubblica il volume delle sue Poesie.
Titolo: Il re delle ombre
Autore: Eve De Castro
Editore: Rizzoli
Pagine: 512
Anno di pubblicazione: 2013
Prezzo copertina: 19,00 €
Versailles, 1665: il giovane Luigi XIV sta edificando una reggia che sia insieme il simbolo del potere del Re Sole e il più incredibile parco dei divertimenti. Per farlo, ha bisogno del lavoro di migliaia di ombre, uomini e donne lontani dallo splendore della grande Storia: muratori, carpentieri, servitori, artigiani, e ladri, prostitute, cortigiani, senza i quali Luigi e il fratello Filippo d’Orléans, perennemente in cerca di amanti, non potrebbero inseguire il piacere e la gloria. In questa folla brulicante, Batiste, un giovane avventuriero, e Nine La Vienne, una ragazza dagli occhi azzurri che cambiano colore come le nuvole quando soffia il vento, un po’ strega e un po’ medico, si muovono tra intrighi e colpi di Stato, matrimoni combinati e tradimenti, amanti e segreti inviolabili, decisi a sfidare le leggi del proprio tempo per uscire dall’oscurità a cui il destino li ha condannati.
EVE DE CASTRO (1961) è autrice di romanzi storici di grande successo in Francia, tra cui Les Bâtards du soleil, La Galigaï e Le Peseur d’âmes. In Italia è stato tradotto Saremo come dei (Tropea 1997).
Titolo: La scuola ai confini del mondo
Autore: Andrea Hirata
Editore: Rizzoli
Pagine: 352
Anno di pubblicazione: 2013
Prezzo copertina: 18,00 €
Nella piccola scuola Muhammadiyah dell’isola di Belitung è sempre mancato di tutto: pezzi di tetto, gessetti, il bagno, compassi, matite, cartine e perfino i soldi per pagare i maestri. Ma i bambini no, non sono mai mancati. Fino alla mattina del primo giorno di scuola in cui Bu Mus, la nuova insegnante di appena quindici anni, si trova a fare i conti con un decreto governativo che fissa a dieci allievi il limite minimo per la sopravvivenza della (pericolante) struttura. E i ragazzini radunati davanti all’ingresso? Sono solo nove. Pak Harfan, il preside, ha già abbandonato ogni speranza quando all’orizzonte compare il faccione sorridente di Harun, un ragazzo lento a imparare ma veloce a conquistare l’amicizia di tutti. Comincia così l’avventura dei Laskar Pelangi, i guerrieri dell’arcobaleno. C’è Mahar, l’artista della classe, e Lintang, il piccolo genio con il pallino dei numeri e della geometria, A Kiong con la testa a barattolo, Trapani, irriducibile mammone, e Sahar, che non sa dire bugie. Attorno a loro, una natura magica e selvaggia, piena di pericoli e di meraviglie. Tra disavventure e piccoli trionfi, coccodrilli sacri e mucche vagabonde, maestre bambine e saggi sciamani, insieme alla voglia di crescere sbocciano anche i primi, timidi amori. Basato sulle esperienze dell’autore, La scuola ai confini del mondo è il racconto tenero e travolgente di un’infanzia votata all’avventura più grande: quella della conoscenza e dell’emancipazione.
ANDREA HIRATA è nato a Gantung, sull’isola di Belitong. Laureato in Economia in Indonesia, ha studiato alle università di Parigi e di Sheffield. Nel 2010 ha partecipato all’International Writing Program presso la University of Iowa. Il suo romanzo d’esordio, La scuola ai confini del mondo, ha venduto oltre cinque milioni di copie in Indonesia, diventando il maggiore bestseller nella storia del Paese.
Titolo: L'uomo dei temporali
Autore: Angelo Marenzana
Editore: Rizzoli
Pagine: 280
Anno di pubblicazione: 2013
Prezzo copertina: 18,00 €
Alessandria, settembre 1940, tre mesi dopo l’entrata in guerra dell’Italia. Come ogni domenica, il commissario Augusto Bendicò – reduce del primo conflitto mondiale, siciliano dal carattere difficile, ironico e introverso – si reca sulla tomba della moglie Betti scomparsa da poco. È qui che riceve la notizia dell’omicidio di Onofrio Scipioni, detto Dede, vecchia conoscenza della polizia, ucciso a colpi di pistola in un caseggiato di fronte alla leggendaria fabbrica Borsalino. Il commissario s’immerge così negli ambienti della piccola e grande criminalità, tra bordelli, feste erotiche, ex sbirri che gestiscono traffici illegali con la Libia, e un questore pronto a ostacolare l’indagine per proteggere un formicaio di relazioni, oscenità, segreti, ricatti. Intanto giunge la notizia che in zona si aggira il misterioso “uomo dei temporali”, che accende roghi lungo i bastioni cittadini e invoca la pioggia con una serie di formule magiche. Ma esiste davvero questo individuo presente in molte leggende contadine? E che ruolo ha nei delicati equilibri della città, dei suoi umori, del commissario Bendicò?
ANGELO MARENZANA (1954) vive ad Alessandria, dove lavora presso l’Agenzia delle Dogane. Ha pubblicato racconti in riviste e antologie.
Titolo: Il bosco di nessuno di voi
Autore: Federico Pagliai
Editore: Fabbri
Pagine: 288
Anno di pubblicazione: 2013
Prezzo copertina: 15,00 €
Il bosco di nessuno di voi non è propriamente un luogo ma un’altra parte che ciascuno può interpretare e sentire come crede. Il libro – inconcluso per definizione perché il girotondo degli animali che lo popolano è infinito – racconta di un incanto senza tempo dove lo spirito di osservazione sulla natura si mescola, nell’autore e nel lettore, con la voglia e la determinazione di dimenticare la civiltà, di buttar via l’orologio e di qui, in definitiva, tutto il resto. Un gatto che gira randagio per il bosco, un pipistrello che si cruccia di non saper cantare, un cuculo che quel problema non ha, un riccio che non vuole esserlo, un’upupa tutta di un pezzo, un frassino che litiga con un faggio e l’immancabile ghiro innamorato. Così le scene del bosco di Federico Pagliai non hanno memoria né coscienza della nostra realtà, ma più entriamo in quelle maglie invisibili più ci diventa insopportabile la vita a cui siamo costretti o che abbiamo scelto di vivere. Il paese Italia, corrotto, indebitato, offeso dal cemento ci pare una mostruosità rispetto a quel mondo antico che ci raccontano le stagioni, le montagne, le piante e la vita nei campi e l’allevamento del bestiame. Pagliai è un uomo che dedica tutta la sua vita alla montagna e ce la riporta con la sua dolcezza e la sua crudeltà. Così il “mondo che gira” male viene sommerso dalle voci degli animali, da miliardi di alberi che respirano e, finalmente, dalla libertà.
FEDERICO PAGLIAI è nato nel 1966 a La Lima, “il paese più all’ombra d’Italia”, e vive sulla montagna pistoiese. Questo è il suo quarto libro.
Autore: Pierluigi Cappello
Editore: Rizzoli
Pagine: 180
Anno di pubblicazione: 2013
Pierluigi Cappello ripercorre attraverso ricordi e immagini folgoranti la sua storia, fatta di resistenza e speranza. Lui che, in mezzo alle montagne friulane, passava i pomeriggi con un artigiano che costruiva a mano le gerle. Lui che, bambino, ha assistito al terribile terremoto del ’77. Lui che, dopo un grave incidente, è stato costretto su una sedia a rotelle eppure non ha smesso di cantare la vita e le persone. In queste prose dal ritmo avvolgente e scritte in una lingua di un’eleganza unica, emerge fortissimo anche un senso civile: in un tempo in cui dimentichiamo le nostre radici e l’amore per il bello, Cappello ci ridona la speranza di abitare il mondo con un coraggio nuovo, attraverso la cura delle persone, dei nostri gesti e delle parole. È una speranza che può nascere soltanto da un profondo senso dell’umano.
PIERLUIGI CAPPELLO, nato a Gemona del Friuli nel 1967, è uno dei maggiori poeti italiani. Con Dittico (2004) ha vinto il premio Montale Europa, con Assetto di volo (2006) è stato vincitore dei premi Pisa e Bagutta Opera Prima, e nel 2010, con Mandate a dire all'imperatore, ha ottenuto il premio Viareggio-Repaci. A settembre, BUR pubblica il volume delle sue Poesie.
Titolo: Il re delle ombre
Autore: Eve De Castro
Editore: Rizzoli
Pagine: 512
Anno di pubblicazione: 2013
Prezzo copertina: 19,00 €
Versailles, 1665: il giovane Luigi XIV sta edificando una reggia che sia insieme il simbolo del potere del Re Sole e il più incredibile parco dei divertimenti. Per farlo, ha bisogno del lavoro di migliaia di ombre, uomini e donne lontani dallo splendore della grande Storia: muratori, carpentieri, servitori, artigiani, e ladri, prostitute, cortigiani, senza i quali Luigi e il fratello Filippo d’Orléans, perennemente in cerca di amanti, non potrebbero inseguire il piacere e la gloria. In questa folla brulicante, Batiste, un giovane avventuriero, e Nine La Vienne, una ragazza dagli occhi azzurri che cambiano colore come le nuvole quando soffia il vento, un po’ strega e un po’ medico, si muovono tra intrighi e colpi di Stato, matrimoni combinati e tradimenti, amanti e segreti inviolabili, decisi a sfidare le leggi del proprio tempo per uscire dall’oscurità a cui il destino li ha condannati.
EVE DE CASTRO (1961) è autrice di romanzi storici di grande successo in Francia, tra cui Les Bâtards du soleil, La Galigaï e Le Peseur d’âmes. In Italia è stato tradotto Saremo come dei (Tropea 1997).
Autore: Andrea Hirata
Editore: Rizzoli
Pagine: 352
Anno di pubblicazione: 2013
Prezzo copertina: 18,00 €
Nella piccola scuola Muhammadiyah dell’isola di Belitung è sempre mancato di tutto: pezzi di tetto, gessetti, il bagno, compassi, matite, cartine e perfino i soldi per pagare i maestri. Ma i bambini no, non sono mai mancati. Fino alla mattina del primo giorno di scuola in cui Bu Mus, la nuova insegnante di appena quindici anni, si trova a fare i conti con un decreto governativo che fissa a dieci allievi il limite minimo per la sopravvivenza della (pericolante) struttura. E i ragazzini radunati davanti all’ingresso? Sono solo nove. Pak Harfan, il preside, ha già abbandonato ogni speranza quando all’orizzonte compare il faccione sorridente di Harun, un ragazzo lento a imparare ma veloce a conquistare l’amicizia di tutti. Comincia così l’avventura dei Laskar Pelangi, i guerrieri dell’arcobaleno. C’è Mahar, l’artista della classe, e Lintang, il piccolo genio con il pallino dei numeri e della geometria, A Kiong con la testa a barattolo, Trapani, irriducibile mammone, e Sahar, che non sa dire bugie. Attorno a loro, una natura magica e selvaggia, piena di pericoli e di meraviglie. Tra disavventure e piccoli trionfi, coccodrilli sacri e mucche vagabonde, maestre bambine e saggi sciamani, insieme alla voglia di crescere sbocciano anche i primi, timidi amori. Basato sulle esperienze dell’autore, La scuola ai confini del mondo è il racconto tenero e travolgente di un’infanzia votata all’avventura più grande: quella della conoscenza e dell’emancipazione.
ANDREA HIRATA è nato a Gantung, sull’isola di Belitong. Laureato in Economia in Indonesia, ha studiato alle università di Parigi e di Sheffield. Nel 2010 ha partecipato all’International Writing Program presso la University of Iowa. Il suo romanzo d’esordio, La scuola ai confini del mondo, ha venduto oltre cinque milioni di copie in Indonesia, diventando il maggiore bestseller nella storia del Paese.
Titolo: L'uomo dei temporali
Autore: Angelo Marenzana
Editore: Rizzoli
Pagine: 280
Anno di pubblicazione: 2013
Prezzo copertina: 18,00 €
Alessandria, settembre 1940, tre mesi dopo l’entrata in guerra dell’Italia. Come ogni domenica, il commissario Augusto Bendicò – reduce del primo conflitto mondiale, siciliano dal carattere difficile, ironico e introverso – si reca sulla tomba della moglie Betti scomparsa da poco. È qui che riceve la notizia dell’omicidio di Onofrio Scipioni, detto Dede, vecchia conoscenza della polizia, ucciso a colpi di pistola in un caseggiato di fronte alla leggendaria fabbrica Borsalino. Il commissario s’immerge così negli ambienti della piccola e grande criminalità, tra bordelli, feste erotiche, ex sbirri che gestiscono traffici illegali con la Libia, e un questore pronto a ostacolare l’indagine per proteggere un formicaio di relazioni, oscenità, segreti, ricatti. Intanto giunge la notizia che in zona si aggira il misterioso “uomo dei temporali”, che accende roghi lungo i bastioni cittadini e invoca la pioggia con una serie di formule magiche. Ma esiste davvero questo individuo presente in molte leggende contadine? E che ruolo ha nei delicati equilibri della città, dei suoi umori, del commissario Bendicò?
ANGELO MARENZANA (1954) vive ad Alessandria, dove lavora presso l’Agenzia delle Dogane. Ha pubblicato racconti in riviste e antologie.
Titolo: Il bosco di nessuno di voi
Autore: Federico Pagliai
Editore: Fabbri
Pagine: 288
Anno di pubblicazione: 2013
Prezzo copertina: 15,00 €
Il bosco di nessuno di voi non è propriamente un luogo ma un’altra parte che ciascuno può interpretare e sentire come crede. Il libro – inconcluso per definizione perché il girotondo degli animali che lo popolano è infinito – racconta di un incanto senza tempo dove lo spirito di osservazione sulla natura si mescola, nell’autore e nel lettore, con la voglia e la determinazione di dimenticare la civiltà, di buttar via l’orologio e di qui, in definitiva, tutto il resto. Un gatto che gira randagio per il bosco, un pipistrello che si cruccia di non saper cantare, un cuculo che quel problema non ha, un riccio che non vuole esserlo, un’upupa tutta di un pezzo, un frassino che litiga con un faggio e l’immancabile ghiro innamorato. Così le scene del bosco di Federico Pagliai non hanno memoria né coscienza della nostra realtà, ma più entriamo in quelle maglie invisibili più ci diventa insopportabile la vita a cui siamo costretti o che abbiamo scelto di vivere. Il paese Italia, corrotto, indebitato, offeso dal cemento ci pare una mostruosità rispetto a quel mondo antico che ci raccontano le stagioni, le montagne, le piante e la vita nei campi e l’allevamento del bestiame. Pagliai è un uomo che dedica tutta la sua vita alla montagna e ce la riporta con la sua dolcezza e la sua crudeltà. Così il “mondo che gira” male viene sommerso dalle voci degli animali, da miliardi di alberi che respirano e, finalmente, dalla libertà.
FEDERICO PAGLIAI è nato nel 1966 a La Lima, “il paese più all’ombra d’Italia”, e vive sulla montagna pistoiese. Questo è il suo quarto libro.
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