Walter Mitty (Ben Stiller), impiegato presso la rivista Life, è un tipo eccentrico che ha trascorso la maggior parte della sua vita a sognare ad occhi aperti, senza mai agire. Quando dall'oggi al domani si sparge la notizia che la rivista sta per chiudere, per passare definitivamente al cyberspazio, a Walter viene affidato il compito di sviluppare la foto di un famoso fotografo, Sean O'Connell (Sean Penn), da inserire come copertina dell'ultimo numero. Ma quando Walter si accorge che il negativo è scomparso, pressato dal nuovo capo Ted (Adam Scott), sarà costretto a lanciarsi in una vera e propria avventura per rintracciare il fotografo, aiutato in qualche modo dalla collega Cheryl Melhoff (Kristen Wiig), di cui è segretamente innamorato.
I sogni segreti di Walter Mitty, tratto dall'omonimo romanzo di James Thurber, è il remake del film Sogni proibiti (1947). Ben Stiller torna nel doppio ruolo di attore e regista, dopo cinque anni da Tropic Thunder, con una storia divertente che propone una profonda riflessione sulla vita: puoi trascorrere un'esistenza sicura, tranquilla e ordinaria, continuando a sognare ad occhi aperti, oppure puoi rischiare e vivere davvero le mille avventure che hai solo sognato. Un bivio che si troverà ad affrontare il protagonista, Walter Mitty, ben interpretato da Ben Stiller che riesce ad essere divertente e profondo allo stesso modo. Tra le tematiche principali del film, oltre al "superamento dei propri limiti", troviamo la perdita del posto di lavoro, in cui emerge il poco rispetto nei confronti di chi viene licenziato dopo aver contribuito con il duro lavoro alla crescita dell'azienda, e la difficoltà crescente nell'intrattenere rapporti sociali in una realtà dominata dal cyberspazio. Un film consigliato a tutti, sognatori e avventurieri, per ridere, riflettere ed emozionarsi.
Arnaldo (Leonardo Pieraccioni) conduce una vita tranquilla e ordinaria: lavoro sicuro, una bella casa, una bella moglie (Serena Autieri) e due bellissime bambine, ma non sembra apprezzare fino in fondo la routine quotidiana. Per questo quando la moglie, dopo un equivoco, decide di cacciarlo di casa, Arnaldo preferisce trasferirsi a vivere in un appartamento con quattro ragazzi: Camilla (Marianna Di Martino), Anna (Chiara Mastalli), Marco (Giuseppe Maggio) e Edoardo (David Sef), alle prese con problematiche diverse. Camilla è incinta e sta portando avanti la gravidanza da sola, di nascosto dai genitori; Marco, aspirante studente di medicina, ha paura del sangue e del sentimento che prova per la stessa Camilla; Edoardo è innamorato di Clelia (Alice Bellagamba) ma ha paura di affrontare il suocero (Giorgio Panariello), uomo razzista e retrogado; Anna pensa di essere innamorata di un quattordicenne a cui da ripetizioni. Una convivenza che permetterà ad Arnaldo non solo di mettere a posto la propria vita, ma anche quella dei suoi nuovi coinquilini.
Un fantastico via vai è il nuovo cinepanettone firmato da Leonardo Pieraccioni, che abbandona il solito schema "strafiga che si innamora di sfigato" per affrontare tematiche di grande attualità, come la difficoltà ad apprezzare la routine quotidiana, le insicurezze dei giovani, il razzismo, i nuovi modelli familiari, le difficoltà ad accettare il tempo che passa. Tutte tematiche interessanti che purtroppo nel film vengono affrontate in modo banale e superficiale, ma soprattutto da attori che onestamente si fatica a definire tali. Infatti tolto il solito Pieraccioni, che nonostante tutto riesce ancora a strappare qualche risata, tutti gli altri membri del cast si contendono la palma di peggior attore, in una bella sfida tra vecchia guardia (Giorgio Panariello, Maurizio Battista, Serena Autieri, Massimo Ceccherini, Marco Marzocca) e attori "emergenti" (Marianna Di Martino, Chiara Mastalli, Giuseppe Maggio, David Sef, Alice Bellagamba). Per questo, nonostante l'idea apprezzabile, di fantastico nel film di Pieraccioni c'è solo il titolo, mentre i fasti di I laureati, Il ciclone, Fuochi d'artificio o Il paradiso all'improvviso sembrano ormai solo un ricordo sbiadito. Tranquillamente evitabile!
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