Titolo: Alla fine del sonno
Autore: Willem Frederik Hermans
Editore: Adelphi
Pagine: 310
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 18,00 €
Le spedizioni polari hanno generato infiniti racconti appassionanti e beffardi, nei quali l'uomo civilizzato, partito alla ricerca dell'ultima frontiera, finisce per avanzare a prezzo di tormenti indicibili in un paesaggio che a poco a poco sfuma in un'allucinazione, e conduce alla follia. Alfred Issendorf parte per una spedizione nell'estremo Nord della Norvegia con due obiettivi: dimostrare una teoria sui meteoriti che gli conferirà lustro accademico e regolare i conti col padre, brillante scienziato prematuramente scomparso.
La sua avventura sarà però molto diversa da come l’aveva immaginata, e questo romanzo, considerato il più audace di Hermans, ne è la cronaca fedele. E per noi, innanzitutto, la scoperta di un grande scrittore.
Titolo: I libri nella mia vita
Autore: Henry Miller
Editore: Adelphi
Pagine: 414
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 24,00 €
Che i libri si possano incontrare – prima ancora che leggere – così come si incontrano «altri fenomeni della vita e del pensiero», e che della vita facciano parte «quanto gli alberi, le stelle, o il letame», è l'aureo presupposto su cui poggia questo «libro sui libri» di Henry Miller, caso anomalo e inclassificabile, riconducibile forse soltanto al genere immaginario dell'autobibliografia. Pochi scrittori hanno saputo rivelare se stessi come Miller attraverso quegli incontri, e queste pagine, lungi dall'essere un catalogo erudito, assomigliano piuttosto a una tortuosa e camuffata confessione. Dall'eccentrico estremo di John Cowper Powys a Richard Jefferies, panpsichista romantico, dall'adorato Cendrars a Jean Giono e Rider Haggard: I libri nella mia vita è anche una guida preziosa, che permette di scoprire e riscoprire, accanto ai grandi intoccabili della letteratura, una vasta tribù di autori sconosciuti o presto dimenticati, ma non per questo meno vivi. La storia segreta di ogni vero lettore non è fatta di tutti i libri che ha letto, e nemmeno di quelli più significativi o più belli – sembra avvertirci Miller –, ma soprattutto di alcuni, a volte non più di una manciata, che si distanziano enormemente dagli altri. Sono quei libri che, «come certi rari individui, aumentano la vita», e sembra siano stati scritti apposta per noi. Per riconoscerli non esiste via certa: occorre farsi strada abbandonandosi al caso – «se l'occhio è sempre vigile, e la mente sempre all'erta, il caso finisce per darci la soluzione» –, lasciarsi andare al «gioco dell'inseguimento», e tenere bene a mente il celebre motto di Napoleone: «Non andrà lontano chi sa in anticipo dove vuole andare».
Autore: Willem Frederik Hermans
Editore: Adelphi
Pagine: 310
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 18,00 €
Le spedizioni polari hanno generato infiniti racconti appassionanti e beffardi, nei quali l'uomo civilizzato, partito alla ricerca dell'ultima frontiera, finisce per avanzare a prezzo di tormenti indicibili in un paesaggio che a poco a poco sfuma in un'allucinazione, e conduce alla follia. Alfred Issendorf parte per una spedizione nell'estremo Nord della Norvegia con due obiettivi: dimostrare una teoria sui meteoriti che gli conferirà lustro accademico e regolare i conti col padre, brillante scienziato prematuramente scomparso.
La sua avventura sarà però molto diversa da come l’aveva immaginata, e questo romanzo, considerato il più audace di Hermans, ne è la cronaca fedele. E per noi, innanzitutto, la scoperta di un grande scrittore.
Titolo: I libri nella mia vita
Autore: Henry Miller
Editore: Adelphi
Pagine: 414
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 24,00 €
Che i libri si possano incontrare – prima ancora che leggere – così come si incontrano «altri fenomeni della vita e del pensiero», e che della vita facciano parte «quanto gli alberi, le stelle, o il letame», è l'aureo presupposto su cui poggia questo «libro sui libri» di Henry Miller, caso anomalo e inclassificabile, riconducibile forse soltanto al genere immaginario dell'autobibliografia. Pochi scrittori hanno saputo rivelare se stessi come Miller attraverso quegli incontri, e queste pagine, lungi dall'essere un catalogo erudito, assomigliano piuttosto a una tortuosa e camuffata confessione. Dall'eccentrico estremo di John Cowper Powys a Richard Jefferies, panpsichista romantico, dall'adorato Cendrars a Jean Giono e Rider Haggard: I libri nella mia vita è anche una guida preziosa, che permette di scoprire e riscoprire, accanto ai grandi intoccabili della letteratura, una vasta tribù di autori sconosciuti o presto dimenticati, ma non per questo meno vivi. La storia segreta di ogni vero lettore non è fatta di tutti i libri che ha letto, e nemmeno di quelli più significativi o più belli – sembra avvertirci Miller –, ma soprattutto di alcuni, a volte non più di una manciata, che si distanziano enormemente dagli altri. Sono quei libri che, «come certi rari individui, aumentano la vita», e sembra siano stati scritti apposta per noi. Per riconoscerli non esiste via certa: occorre farsi strada abbandonandosi al caso – «se l'occhio è sempre vigile, e la mente sempre all'erta, il caso finisce per darci la soluzione» –, lasciarsi andare al «gioco dell'inseguimento», e tenere bene a mente il celebre motto di Napoleone: «Non andrà lontano chi sa in anticipo dove vuole andare».
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