Titolo: Fantasmi del passato
Autore: Marco Vichi
Editore: Guanda
Pagine: 512
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 18,50 €
Firenze, dicembre 1967. L’Alluvione è passata da poco più di un anno, lasciando a sua memoria una spessa riga nera sui muri dei palazzi, ma la vita in città ha ripreso a scorrere con i ritmi di sempre. Il commissario Bordelli è appesantito dai rimorsi di una faccenda non lontana nel tempo e dal desiderio struggente di una donna che ha perduto. Il ricordo di sua madre, scomparsa ormai da diversi anni, lo avvolge di dolce malinconia.
Nel freddo di dicembre, in una villa sulle colline, un uomo molto ricco e benvoluto da tutti viene ucciso con un fioretto, e l’assassino non lascia nessuna traccia. Alle prese con questo difficile caso, Bordelli cercherà di scovare un minimo indizio che possa metterlo sulla buona strada per inchiodare il colpevole, ma nel frattempo si troverà a vivere situazioni del tutto inaspettate... e a dominare ogni cosa saranno i fantasmi del passato.
Marco Vichi è nato nel 1957 a Firenze e vive nel Chianti. E' autore di racconti, testi teatrali e romanzi, tra cui quelli della fortunata serie del commissario Bordelli. Con Morte a Firenze ha vinto il Premio Giorgio Scerbanenco-La Stampa 20009 per il miglior romanzo noir italiano.
Titolo: Il riscatto di Capo Rosso
Autore: O. Henry
Editore: Guanda
Pagine: 208
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: €
Il riscatto di Capo Rosso è uno dei racconti più noti di O. Henry, che insieme a Mark Twain è il maggiore interprete dello humour americano tra Ottocento e Novecento. Il suo è un umorismo amabile, mai sarcastico, un umorismo da «contafavole», come lo definisce Giorgio Manganelli. Basti dire – per non guastare il piacere della lettura – che sotto il nome altisonante di Capo Rosso si cela un ragazzino tanto pestifero da far perdere la pazienza ai propri rapitori, uno dei quali lo scuote finché le lentiggini non cominciano a tintinnare. E i personaggi di questi racconti sono francamente malintenzionati o anche solo malevoli, maliziosi; sono piccoli truffatori praticamente innocui, cowboy da strapazzo, senzatetto e sfaccendati di città, signorine di buona famiglia, magari figlie di un generale sudista vittima di un rovescio di fortuna. Spesso ci raccontano le loro storie in prima persona, colorendole con un linguaggio autentico che mescola colloquialismo e retorica al servizio dell’effetto comico, paradossalmente culminante nell’anticlimax finale, cifra distintiva del miglior O. Henry.
O. Henry (pseudonimo di William Sidney Porter) nacque in North Carolina nel 1862. Nel 1882 si trasferì in Texas, dove si sposò e si guadagnò da vivere facendo i mestieri più disparati: il cowboy, il disegnatore, il giornalista, il cassiere in una banca. Accusato di appropriazione indebita dopo il fallimento dell’istituto di credito, fuggì in Honduras e quando rientrò negli Stati Uniti – per assistere la moglie malata – venne arrestato e condannato a tre anni di carcere. Fu in cella che scrisse i primi racconti di successo. Morì a New York nel 1910. Tra le sue opere principali ricordiamo The Four Million (1906), The Gentle Grafter (1908), Whirligigs (1910), Sixes and Sevens (1911) e Rolling Stones (1913).
Titolo: Harvard Square
Autore: André Aciman
Editore: Guanda
Pagine: 324
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 18,50 €
È l’estate del 1977 e Cambridge è quasi deserta. Gli studenti di Harvard vanno in vacanza o a fare esperienze di lavoro all’estero, e sono pochi quelli che rimangono nella città oppressa dal gran caldo di luglio. Tra questi c’è un dottorando che si sta preparando per gli esami. È un ebreo di origini egiziane, un outsider nel mondo accademico di una delle università più antiche e prestigiose degli Stati Uniti. Nella suggestiva Harvard Square, punto di riferimento della vita studentesca, c’è un lo - cale dal sapore mediterraneo, il Café Algiers, completamente estraneo all’ambiente pretenzioso che lo circonda. È qui che lo studente fa l’incontro che potrebbe cambiare il corso di tutta la sua vita. Qui conosce Kalashnikov, un tassista tunisino, così soprannominato per la sua parlantina caustica e chiassosa, che non risparmia nessuno: uomini, donne, bianchi, neri, capitalisti, liberali, conservatori...
I due, uniti da una lingua comune, il francese, dal profondo senso di sradicamento e dalla nostalgia per le atmosfere dei loro paesi d’origine, diventano inseparabili. Rinviata ogni decisione sul futuro, riempiono le afose giornate di chiacchiere, cibo, vino, caffé, gite al lago e belle donne. Fino a quando non ricomincia il semestre invernale ed entrambi vengono risucchiati dalle loro «vite di sempre», inconciliabilmente diverse. Un Aciman inedito, ironico e divertente, che attraverso il racconto di un’estate indimenticabile e di un’amicizia intensa e impossibile esplora i temi della ricerca dell’identità e del bisogno di appartenenza.
André Aciman insegna letteratura comparata alla City University di New York e vive con la famiglia a Manhattan.
Titolo: Una donna fortunata
Autore: Fern Michaels
Editore: Tre60
Pagine: 320
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 12,90 €
Si chiama Teresa Loundeberry, ma per le amiche è semplicemente Toots: è una donna fortunata (anche se con ben otto mariti alle spalle), una vera forza della natura, un vortice di allegria e positività. Toots adora la sua (nuova) vita da single, ma adora ancor di più le sue fidatissime amiche ‒ Ida, Sophie e Mavis ‒, il suo chihuahua Coco e Abby, sua figlia. Già, Abby… una ragazza tanto bella quanto sfortunata in amore e sul lavoro: da un lato, infatti, gli uomini sembrano scivolarle tra le dita; dall’altro, la rivista di gossip per cui lavora rischia di chiudere per bancarotta, mandando in fumo le sue ambizioni. Decisa come sempre, Toots escogita allora un piano per dare una sferzata alla vita sentimentale di Abby e salvare il giornale: lascia la sua bellissima casa di Charleston, parte con le amiche alla volta della California e, all’insaputa della figlia, diventa la proprietaria della rivista. Tutto sembra andare per il meglio, ma la strada verso il successo (e verso la felicità) è lastricata di strani misteri, di sgradevoli imprevisti e di uomini affascinanti ma molto, molto pericolosi...
Fern Michaels è una presenza fissa nelle classifiche del New York Times e di USA Today: i suoi romanzi, tutti bestseller, hanno venduto oltre 75 milioni di copie. Come Toots, la sua eroina, vive in una grande casa nel South Carolina e, quando non scrive, amministra la Fern Michaels Foundation, che dispensa borse di studio e gestisce centri di accoglienza per ragazze madri in difficoltà. È anche un’appassionata paladina dei diritti degli animali, e ha finanziato numerosi rifugi per cani abbandonati. Scoprite di più su Fern Michaels sul suo sito: www.fernmichaels.com
Autore: Marco Vichi
Editore: Guanda
Pagine: 512
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 18,50 €
Firenze, dicembre 1967. L’Alluvione è passata da poco più di un anno, lasciando a sua memoria una spessa riga nera sui muri dei palazzi, ma la vita in città ha ripreso a scorrere con i ritmi di sempre. Il commissario Bordelli è appesantito dai rimorsi di una faccenda non lontana nel tempo e dal desiderio struggente di una donna che ha perduto. Il ricordo di sua madre, scomparsa ormai da diversi anni, lo avvolge di dolce malinconia.
Nel freddo di dicembre, in una villa sulle colline, un uomo molto ricco e benvoluto da tutti viene ucciso con un fioretto, e l’assassino non lascia nessuna traccia. Alle prese con questo difficile caso, Bordelli cercherà di scovare un minimo indizio che possa metterlo sulla buona strada per inchiodare il colpevole, ma nel frattempo si troverà a vivere situazioni del tutto inaspettate... e a dominare ogni cosa saranno i fantasmi del passato.
Marco Vichi è nato nel 1957 a Firenze e vive nel Chianti. E' autore di racconti, testi teatrali e romanzi, tra cui quelli della fortunata serie del commissario Bordelli. Con Morte a Firenze ha vinto il Premio Giorgio Scerbanenco-La Stampa 20009 per il miglior romanzo noir italiano.
Titolo: Il riscatto di Capo Rosso
Autore: O. Henry
Editore: Guanda
Pagine: 208
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: €
Il riscatto di Capo Rosso è uno dei racconti più noti di O. Henry, che insieme a Mark Twain è il maggiore interprete dello humour americano tra Ottocento e Novecento. Il suo è un umorismo amabile, mai sarcastico, un umorismo da «contafavole», come lo definisce Giorgio Manganelli. Basti dire – per non guastare il piacere della lettura – che sotto il nome altisonante di Capo Rosso si cela un ragazzino tanto pestifero da far perdere la pazienza ai propri rapitori, uno dei quali lo scuote finché le lentiggini non cominciano a tintinnare. E i personaggi di questi racconti sono francamente malintenzionati o anche solo malevoli, maliziosi; sono piccoli truffatori praticamente innocui, cowboy da strapazzo, senzatetto e sfaccendati di città, signorine di buona famiglia, magari figlie di un generale sudista vittima di un rovescio di fortuna. Spesso ci raccontano le loro storie in prima persona, colorendole con un linguaggio autentico che mescola colloquialismo e retorica al servizio dell’effetto comico, paradossalmente culminante nell’anticlimax finale, cifra distintiva del miglior O. Henry.
O. Henry (pseudonimo di William Sidney Porter) nacque in North Carolina nel 1862. Nel 1882 si trasferì in Texas, dove si sposò e si guadagnò da vivere facendo i mestieri più disparati: il cowboy, il disegnatore, il giornalista, il cassiere in una banca. Accusato di appropriazione indebita dopo il fallimento dell’istituto di credito, fuggì in Honduras e quando rientrò negli Stati Uniti – per assistere la moglie malata – venne arrestato e condannato a tre anni di carcere. Fu in cella che scrisse i primi racconti di successo. Morì a New York nel 1910. Tra le sue opere principali ricordiamo The Four Million (1906), The Gentle Grafter (1908), Whirligigs (1910), Sixes and Sevens (1911) e Rolling Stones (1913).
Titolo: Harvard Square
Autore: André Aciman
Editore: Guanda
Pagine: 324
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 18,50 €
È l’estate del 1977 e Cambridge è quasi deserta. Gli studenti di Harvard vanno in vacanza o a fare esperienze di lavoro all’estero, e sono pochi quelli che rimangono nella città oppressa dal gran caldo di luglio. Tra questi c’è un dottorando che si sta preparando per gli esami. È un ebreo di origini egiziane, un outsider nel mondo accademico di una delle università più antiche e prestigiose degli Stati Uniti. Nella suggestiva Harvard Square, punto di riferimento della vita studentesca, c’è un lo - cale dal sapore mediterraneo, il Café Algiers, completamente estraneo all’ambiente pretenzioso che lo circonda. È qui che lo studente fa l’incontro che potrebbe cambiare il corso di tutta la sua vita. Qui conosce Kalashnikov, un tassista tunisino, così soprannominato per la sua parlantina caustica e chiassosa, che non risparmia nessuno: uomini, donne, bianchi, neri, capitalisti, liberali, conservatori...
I due, uniti da una lingua comune, il francese, dal profondo senso di sradicamento e dalla nostalgia per le atmosfere dei loro paesi d’origine, diventano inseparabili. Rinviata ogni decisione sul futuro, riempiono le afose giornate di chiacchiere, cibo, vino, caffé, gite al lago e belle donne. Fino a quando non ricomincia il semestre invernale ed entrambi vengono risucchiati dalle loro «vite di sempre», inconciliabilmente diverse. Un Aciman inedito, ironico e divertente, che attraverso il racconto di un’estate indimenticabile e di un’amicizia intensa e impossibile esplora i temi della ricerca dell’identità e del bisogno di appartenenza.
André Aciman insegna letteratura comparata alla City University di New York e vive con la famiglia a Manhattan.
Titolo: Una donna fortunata
Autore: Fern Michaels
Editore: Tre60
Pagine: 320
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 12,90 €
Si chiama Teresa Loundeberry, ma per le amiche è semplicemente Toots: è una donna fortunata (anche se con ben otto mariti alle spalle), una vera forza della natura, un vortice di allegria e positività. Toots adora la sua (nuova) vita da single, ma adora ancor di più le sue fidatissime amiche ‒ Ida, Sophie e Mavis ‒, il suo chihuahua Coco e Abby, sua figlia. Già, Abby… una ragazza tanto bella quanto sfortunata in amore e sul lavoro: da un lato, infatti, gli uomini sembrano scivolarle tra le dita; dall’altro, la rivista di gossip per cui lavora rischia di chiudere per bancarotta, mandando in fumo le sue ambizioni. Decisa come sempre, Toots escogita allora un piano per dare una sferzata alla vita sentimentale di Abby e salvare il giornale: lascia la sua bellissima casa di Charleston, parte con le amiche alla volta della California e, all’insaputa della figlia, diventa la proprietaria della rivista. Tutto sembra andare per il meglio, ma la strada verso il successo (e verso la felicità) è lastricata di strani misteri, di sgradevoli imprevisti e di uomini affascinanti ma molto, molto pericolosi...
Fern Michaels è una presenza fissa nelle classifiche del New York Times e di USA Today: i suoi romanzi, tutti bestseller, hanno venduto oltre 75 milioni di copie. Come Toots, la sua eroina, vive in una grande casa nel South Carolina e, quando non scrive, amministra la Fern Michaels Foundation, che dispensa borse di studio e gestisce centri di accoglienza per ragazze madri in difficoltà. È anche un’appassionata paladina dei diritti degli animali, e ha finanziato numerosi rifugi per cani abbandonati. Scoprite di più su Fern Michaels sul suo sito: www.fernmichaels.com
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