Autore: Adalgisa Marrocco
Editore: La Gru
Pagine: 86
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 13,50 €
Recensione a cura di Marika Bovenzi
Supermarket e altri racconti indigesti di Adalgisa Marrocco, edito da Edizioni La Gru, è una raccolta di racconti di genere diverso da quelli che ho letto ultimamente. Vi spiego subito il motivo. Partiamo dal presupposto che non tutti sappiano cosa sia il genere "pulp"; a tal proposito dovete sapere che ha origini americane e narra vicende dai contenuti forti, violenti e situazioni macabre.
Per citarvi qualcuno degli autori che si sono cimentati in questo genere abbastanza complesso, Howard Phillips Lovecraft e Chuck Palahniuk con il mitico Fight Club, da cui è stata tratta la nota trasposizione cinematografica (come dimenticarla con Brad Pitt, Helena Bonham Carter e Jared Leto nello stesso film!). In relazione alla raccolta di racconti, un altro termine appare estremamente indicativo ovvero "hobbyhorse", che in qualche modo va ad indicare tutte quelle fissazioni, ossessioni e chiodi fissi che il genere umano fatica a lasciar andare. Detto questo, dopo la breve spiegazione da “brava maestrina”, ritorniamo ai racconti di Adalgisa. Strano a dirsi, ho adorato questo libro. I protagonisti sono vari e con le più disparate nature: folli, fragili, ossessionati, compulsivi, divorati all’interno da una vocina che quasi rasenta la follia. A mio parere ha descritto perfettamente situazioni e crisi che ogni essere umano si pone dalla nascita alla morte, affrontando tutti gli "stadi" che queste paranoie possono presentare. Il genere umano per la prima volta non viene presentato sotto un profilo eroico, stereotipato, combattente, ma si pone l’accento sulla schizofrenia, l’insania e a tratti l’alienazione.
Lo stile è fluido, diretto e coinvolgente, non annoia né sfocia nella banalità anzi, la stessa autrice risulta originale, quasi si trovasse nella mente di ogni individuo e ne riportasse ogni singolo pensiero. Le tematiche sono diverse, così come l’approccio per ogni "patologia". Perché ve lo consiglio? Perchè rappresenta un viaggio nell’universo umano, visto da una nuova angolatura, ignorata dalla maggior parte della gente che si ritrova ad essere disinformata difronte a situazioni del genere. Una nota di merito anche alla copertina del libro perchè riesce a racchiudere l’essenza stessa dei racconti.
L'AUTRICE
Adalgisa Marrocco è nata in palude pontina il giorno di San Valentino del 1991. Collabora con diverse testate giornalistiche occupandosi prevalentemente di politica. Scrive racconti pulp.
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