Recensione: ARRIVANO I PAGLIACCI di Chiara Gamberale

Titolo: Arrivano i pagliacci
Autore: Chiara Gamberale
Editore: Mondadori
Pagine: 216
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 15,00 €


Recensione a cura di Marika Bovenzi

Arrivano i pagliacci è la nuova edizione del romanzo di Chiara Gamberale, questa volta edito Mondadori. Il libro pubblicato originariamente nel 2002, diventato poi introvabile, è stato ristampato con una nota finale ad opera della scrittrice e una postfazione di Paolo Di Paolo. Si tratta di un romanzo di formazione in cui spiccano tematiche importanti come la famiglia, gli oggetti legati al passato, i ricordi, e le amicizie.

Il romanzo compie un percorso a ritroso nella vita di Allegra Lunare, protagonista indiscussa. Vent’enne con un debole per Dirty Dancing e intenzionata a non leggere "Alla ricerca del tempo perduto" di Proust, in occasione del trasloco dalla casa in cui è cresciuta verso un’altra perfettamente sconosciuta decide di lasciare ai futuri nuovi inquilini, i signori Godalla, un "vademecum" sulla casa che stanno per abitare. Attraverso una lunga lettera descrive le storie legate agli oggetti che incontreranno nella sua casa, come una sedia a dondolo, un orso viola, un quadro, cornici e foto, un poster di Top Gun, ali di cartapesta fatte da Allegra per la recita scolastica, e tre piatti rotti da suo padre in un momento di crisi.

Allegra ha una famiglia apparentemente ordinaria, ma sorprendentemente insolita: sua madre, americana, arrivò in Italia da giovane per lavorare in una campagna pubblicitaria, ma finì con l’innamorarsi di Ettore, 10 anni più grande di lei; suo padre (per l’appunto Ettore), filosofo rivoluzionario negli anni ’70, invecchiando si ritrovò ad abbracciare la poltrona come unico credo e il Corriere come Sacre Scritture; suo fratello Giuliano detto Giù, nato con la sindrome di down; e Francesco, primo ragazzo di Allegra, proveniente da una famiglia di circensi, le "suggerisce" il titolo per il suo manuale, ispirato ad una sua convinzione ferrea riguardo la madre trapezista: «Tanto, prima o poi, arrivano i pagliacci. Anche se mamma si sfracella al suolo, comunque dopo è il loro turno. Arrivano i pagliacci». I problemi della protagonista però non si fermano lì; c’è Vera Salesani. La foto della laurea di quest’ultima è appesa a una parete della casa di Allegra. Vera è una psicologa che prende in cura Giù in un momento difficile. Anche Ettore va ad una seduta dalla dottoressa e finisce con l’innamorarsi di questa donna, sposandola e portandola a vivere a casa sua. Allegra risulta disorientata, non vive serenamente e non riesce ad accettare che questa nuova donna prenda il posto della mamma, trasferitasi in India.

Le tematiche di questo libro sono particolari e profonde. Tutto ruota intorno alla tenacia dei ricordi e alla potenza della memoria. Ci invita a guardarci intorno, a scrutare il mondo circostante e l’ambiente che ci accoglie, fatto probabilmente da risate, tenerezza, lacrime, paure e verità. Testimonianze viventi di anni passati e di diverse versioni di noi stessi, nati, cresciuti e invecchiati, ma pur sempre presenti negli oggetti di una vita intera, pregni di racconti. Il romanzo è altresì una storia sulla metamorfosi e sulla volubilità del temperamento umano. La scrittura è scorrevole, elegante e suggestiva. La stessa scrittrice fa si che il lettore si immedesimi in Allegra, provando la sua stessa malinconia nell’abbandonare la storia della sua vita. Una lunga lettera che non annoia, non scade nel banale ne risulta superficiale, anzi al contrario va a toccare l’animo umano. Un libro consigliato a tutti, senza distinzione di genere.   

L'AUTRICE
Chiara Gamberale è nata nel 1977 a Roma, dove vive. Ha esordito nel 1999 con Una vita sottile (Marsilio). Ha scritto, tra gli altri, il bestseller internazionale Le luci nelle case degli altri (Mondadori 2010), L'amore quando c'era (Mondadori 2012) e Per dieci minuti (Feltrinelli 2013). È autrice e conduttrice di programmi televisivi e radiofonici come "Quarto piano scala a destra" su Rai Tre e "Io, Chiara e L'Oscuro" su Radio Due. Collabora con "La Stampa" e "Vanity Fair" e ha un blog sul sito di "Io Donna" del "Corriere della Sera".

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