Titolo: Il disordine delle cose
Autore: Silvia Pingitore
Editore: La Lepre
Pagine: 120
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 12,00 €
Che cos’hanno in comune una famiglia rovinata dalle slot machine, uno studente universitario affiliato alla camorra e una ragazza dal cognome illustre, ma desolatamente povera? Le loro strade si incontrano nel nuovo romanzo di Silvia Pingitore, Il disordine delle cose, il ritratto fra concretezza e ironia di una generazione che si è lasciata rubare il futuro dai padri senza trovare il coraggio di ribellarsi. Quella generazione che oggi sta letteralmente fuggendo dall’Italia nella speranza di trovare lavoro, ma anche di reinventarsi nei ruoli e nella personalità.
Come tanti coetanei, la ventenne Lucia vive quasi sospesa nello spazio e nel tempo, inanellando giorni sbiaditi e cercando faticosamente di seguire le regole del non-gioco; ma non sa ormai più riconoscersi in ciò che l’Italia ha da offrirle e nel vuoto che le si para davanti. Con la soave incoscienza di chi ha ben poco da perdere, dovrà infine spezzare il suo guscio e scoprire se il disadattamento è per lei un definitivo marchio a fuoco o invece, semplicemente, una condizione indotta, destinata a svanire emigrando. Più casuale di un lancio di moneta, la sua scelta cadrà sulla Finlandia: potrà laggiù Lucia sentirsi finalmente a casa, malgrado il gap linguistico, la distanza culturale e lo spietato disordine che governa, sempre e comunque, tutte le cose?
Silvia Pingitore è nata a Roma nel 1984. Nel 2004 ha vinto il Premio Moravia per un breve racconto su Roma, nel 2006 e 2007 il Premio “Poche Storie”. Nel 2008 ha pubblicato il romanzo Via Ripetta 218 (Perrone), nel 2010 il saggio umoristico Il Metodo Puffetta (Aliberti Castelvecchi). Scrive di libri su Il Venerdì di Repubblica. Attualmente vive a Londra.
Autore: Silvia Pingitore
Editore: La Lepre
Pagine: 120
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 12,00 €
Che cos’hanno in comune una famiglia rovinata dalle slot machine, uno studente universitario affiliato alla camorra e una ragazza dal cognome illustre, ma desolatamente povera? Le loro strade si incontrano nel nuovo romanzo di Silvia Pingitore, Il disordine delle cose, il ritratto fra concretezza e ironia di una generazione che si è lasciata rubare il futuro dai padri senza trovare il coraggio di ribellarsi. Quella generazione che oggi sta letteralmente fuggendo dall’Italia nella speranza di trovare lavoro, ma anche di reinventarsi nei ruoli e nella personalità.
Come tanti coetanei, la ventenne Lucia vive quasi sospesa nello spazio e nel tempo, inanellando giorni sbiaditi e cercando faticosamente di seguire le regole del non-gioco; ma non sa ormai più riconoscersi in ciò che l’Italia ha da offrirle e nel vuoto che le si para davanti. Con la soave incoscienza di chi ha ben poco da perdere, dovrà infine spezzare il suo guscio e scoprire se il disadattamento è per lei un definitivo marchio a fuoco o invece, semplicemente, una condizione indotta, destinata a svanire emigrando. Più casuale di un lancio di moneta, la sua scelta cadrà sulla Finlandia: potrà laggiù Lucia sentirsi finalmente a casa, malgrado il gap linguistico, la distanza culturale e lo spietato disordine che governa, sempre e comunque, tutte le cose?
Silvia Pingitore è nata a Roma nel 1984. Nel 2004 ha vinto il Premio Moravia per un breve racconto su Roma, nel 2006 e 2007 il Premio “Poche Storie”. Nel 2008 ha pubblicato il romanzo Via Ripetta 218 (Perrone), nel 2010 il saggio umoristico Il Metodo Puffetta (Aliberti Castelvecchi). Scrive di libri su Il Venerdì di Repubblica. Attualmente vive a Londra.
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