Titolo: Le sette sorelle
Autore: Lucinda Riley
Editore: Giunti
Pagine: 576
Anno di pubblicazione: 2015
Prezzo copertina: 9,90 €
Recensione a cura di Marika Bovenzi
Tutto fa pensare apparentemente ad un fiaba, fino a quando la situazione non precipita. Durante un soggiorno a Londra da un'amica, Maia riceve una telefonata che le spezza il cuore: Pa’ Salt è morto. La notizia sconvolge le sette ragazze, che si precipitano al castello affrante. Durante il soggiorno, scoprono che quell'uomo benevolo e affettuoso che le ha cresciute, ha lasciato loro in eredità una sfera armillare, i cui anelli recano incise delle coordinate misteriose. Sarà proprio Maia, la più coraggiosa tra tutte, a impegnarsi per decifrare il codice. La ragazza, armata di determinazione, partirà alla scoperta delle sue origini, in un viaggio che la condurrà per le strade di Rio de Janeiro, dove una serie di lettere antiche, appartenute alla sua antenata Izabela, le racconteranno di una storia d’amore emozionante e intensa. Grazie all'aiuto di uno scrittore, personaggio singolare e affascinante di nome Floriano, Maia riuscirà a ripercorrere il percorso di un amore antico, sbocciato nella Parigi bohémienne degli anni ’20. Cosa scoprirà di tanto sconvolgente? Riuscirà ad accettare le sue origini?
L’ambientazione è particolare: dal paesaggio fiabesco del castello di Atlantis, popolato da sette sorelle con i nomi delle costellazioni; ai colori accesi e i profumi caldi di Rio de Janeiro. I personaggi del libro sono tutti accuratamente descritti: dalle sorelle, alla governante, alla domestica, tutte hanno caratteri ben definiti, e ruoli chiave da interpretare. “Maia, la bella; Ally, il capo; Star, la conciliatrice; CeCe, la pragmatica; Tiggy, l’altruista; Electra, l’esplosiva”, così la scrittrice definisce le sue “ bambine”, le sorelle cresciute in quel luogo da favola. In questo primo volume, la protagonista principale è Maia, bellissima e intelligente, nonché primogenita della famiglia. Compirà un'evoluzione psicologica formidabile, grazie alla ricerca delle sue origini.
Lo stile è accurato, elegante e a tratti poetico. Grazie alla magnificenza e all’originalità della storia, il lettore riuscirà ad immedesimarsi nelle vicende senza difficoltà. Il libro a tratti fa pensare ad una fiaba dei fratelli Grimm in chiave moderna, a tratti ai grandi classici della letteratura come “Piccole donne” o “Orgoglio e Pregiudizio”.
Consiglio assolutamente questo libro a chi ha voglia di tuffarsi in una storia avventurosa, enigmatica e emozionante.
“…Anche se un uomo come mio padre avrebbe potuto riempire la casa di pezzi d’arte e antichità dal valore inestimabile, da noi non c’erano tanti oggetti costosi. Anzi, ho sempre pensato che avesse un’ avversione per gli oggetti di grande valore. Derideva i ricchi che sborsavano somme esorbitanti per entrare in possesso di opere d’arte famose, sostenendo che la maggior parte di loro finiva col barricarsi dentro una stanza insieme ai propri averi per paura di essere derubati. - L’ arte dovrebbe essere fruibile da tutti - mi diceva. - È un dono che l’artista fa all'anima. Tutto ciò che siamo costretti a nascondere perde il proprio valore. -”
Autore: Lucinda Riley
Editore: Giunti
Pagine: 576
Anno di pubblicazione: 2015
Prezzo copertina: 9,90 €
Recensione a cura di Marika Bovenzi
Le sette sorelle è il primo libro di una saga composta da sette volumi, creata da Lucinda Riley. Un romanzo pieno di avventura, scoperte emozionanti e legami forti. La storia narra le vicende delle sorelle D’Aplièse. Sette ragazze adottate da ogni angolo del mondo da un uomo di nome Pa’Salt, che si è premurato di dar loro una casa, una vita agiata e i nomi delle Pleiadi. Nel presente, Maia è l’unica delle sorelle ad abitare ancora con il padre al castello di Atlantis, sulle rive del lago Ginevra.
Tutto fa pensare apparentemente ad un fiaba, fino a quando la situazione non precipita. Durante un soggiorno a Londra da un'amica, Maia riceve una telefonata che le spezza il cuore: Pa’ Salt è morto. La notizia sconvolge le sette ragazze, che si precipitano al castello affrante. Durante il soggiorno, scoprono che quell'uomo benevolo e affettuoso che le ha cresciute, ha lasciato loro in eredità una sfera armillare, i cui anelli recano incise delle coordinate misteriose. Sarà proprio Maia, la più coraggiosa tra tutte, a impegnarsi per decifrare il codice. La ragazza, armata di determinazione, partirà alla scoperta delle sue origini, in un viaggio che la condurrà per le strade di Rio de Janeiro, dove una serie di lettere antiche, appartenute alla sua antenata Izabela, le racconteranno di una storia d’amore emozionante e intensa. Grazie all'aiuto di uno scrittore, personaggio singolare e affascinante di nome Floriano, Maia riuscirà a ripercorrere il percorso di un amore antico, sbocciato nella Parigi bohémienne degli anni ’20. Cosa scoprirà di tanto sconvolgente? Riuscirà ad accettare le sue origini?
L’ambientazione è particolare: dal paesaggio fiabesco del castello di Atlantis, popolato da sette sorelle con i nomi delle costellazioni; ai colori accesi e i profumi caldi di Rio de Janeiro. I personaggi del libro sono tutti accuratamente descritti: dalle sorelle, alla governante, alla domestica, tutte hanno caratteri ben definiti, e ruoli chiave da interpretare. “Maia, la bella; Ally, il capo; Star, la conciliatrice; CeCe, la pragmatica; Tiggy, l’altruista; Electra, l’esplosiva”, così la scrittrice definisce le sue “ bambine”, le sorelle cresciute in quel luogo da favola. In questo primo volume, la protagonista principale è Maia, bellissima e intelligente, nonché primogenita della famiglia. Compirà un'evoluzione psicologica formidabile, grazie alla ricerca delle sue origini.
Lo stile è accurato, elegante e a tratti poetico. Grazie alla magnificenza e all’originalità della storia, il lettore riuscirà ad immedesimarsi nelle vicende senza difficoltà. Il libro a tratti fa pensare ad una fiaba dei fratelli Grimm in chiave moderna, a tratti ai grandi classici della letteratura come “Piccole donne” o “Orgoglio e Pregiudizio”.
Consiglio assolutamente questo libro a chi ha voglia di tuffarsi in una storia avventurosa, enigmatica e emozionante.
“…Anche se un uomo come mio padre avrebbe potuto riempire la casa di pezzi d’arte e antichità dal valore inestimabile, da noi non c’erano tanti oggetti costosi. Anzi, ho sempre pensato che avesse un’ avversione per gli oggetti di grande valore. Derideva i ricchi che sborsavano somme esorbitanti per entrare in possesso di opere d’arte famose, sostenendo che la maggior parte di loro finiva col barricarsi dentro una stanza insieme ai propri averi per paura di essere derubati. - L’ arte dovrebbe essere fruibile da tutti - mi diceva. - È un dono che l’artista fa all'anima. Tutto ciò che siamo costretti a nascondere perde il proprio valore. -”
L'AUTRICE
Lucinda Riley è nata in Irlanda e ha esordito come scrittrice a 24 anni. Il giardino degli incontri segreti (Giunti 2012) è diventato un bestseller internazionale e in Italia è balzato subito ai primi posti delle classifiche. Sempre per Giunti sono usciti La luce alla finestra (2013), Il segreto della bambina sulla scogliera (2013) e Il profumo della rosa di mezzanotte (2014), tutti accolti da un grande successo di pubblico. I suoi romanzi hanno venduto oltre 4 milioni di copie nel mondo e sono tradotti in 26 Paesi. Lucinda vive tra il Norfolk e il Sud della Francia, con il marito e i quattro figli.
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