Titolo: Il rumore delle perle di legno
Autore: Antonia Arslan
Editore: Rizzoli
Pagine: 160
Anno di pubblicazione: 2015
Prezzo copertina: 17,00 €
«I ricordi, usciti dalle loro scatole, dilagano nel cuore e prendono possesso della mente». Così, guardando il cortile dalla finestra, una donna torna bambina. Lì, a Padova, dentro e fuori da quella casa, Antonia per la prima volta ha ascoltato il nonno Yerwant raccontare le storie vitali e poi tragiche dei suoi fratelli armeni. Lì, ha vissuto gli anni della guerra, con le bombe dell’aereo Pippo e i tedeschi in città, ma sempre insieme alla mamma Vittoria, lunatica e bellissima, che nascose un maialino sotto il cappotto, fingendosi incinta per nasconderlo ai nazisti, e al nonno, che la tenne con sé a chiacchierare al buio, durante l’ultimo bombardamento nel 1945.
I ricordi della bambina invecchiata si spalancano, avventurosi e intimi, e ci conducono verso altri luoghi dell’infanzia, costellati da figure umanissime. Ma ci portano anche al cuore di un periodo cruciale per l’Italia tutta. La guerra, la sua fine, gli anni Cinquanta e Sessanta. E poi gli amori della protagonista e i suoi viaggi in Grecia, i racconti di un’Armenia che ha messo radici in lei ma soprattutto la scoperta dei libri e del loro prodigioso potere.
ANTONIA ARSLAN, padovana di origine armena, ha insegnato Letteratura italiana moderna e contemporanea all’università. Autrice di saggi sulla narrativa popolare e d’appendice e sulle scrittrici italiane dell’Ottocento (Dame, droga e galline; Dame, galline e regine), ha tradotto il poeta armeno Daniel Varujan. Per Rizzoli ha pubblicato il bestseller La masseria delle allodole (2004), tradotto in 20 lingue e diventato un film dei fratelli Taviani; nel 2009 il seguito, La strada di Smirne, e nel 2010 Ishtar 2. Cronache dal mio risveglio, sulla sua esperienza nel tunnel del coma. Gli altri libri: Il cortile dei girasoli parlanti (2011); Il libro di Mush (2012) e i racconti del Calendario dell’Avvento (2013). Questo romanzo è il nuovo capitolo della serie armena.
Titolo: Il ritorno del Condor
Autore: James Grady
Editore: Rizzoli
Pagine: 336
Anno di pubblicazione: 2015
Prezzo copertina: 18,00 €
Condor è irriconoscibile. Invecchiato e paranoico, dietro ogni angolo di Washington vede una potenziale minaccia. La sua ultima missione per la CIA è stata così folle che al ritorno dall’Afghanistan si è ritrovato chiuso in un manicomio. Per riabilitarlo gli hanno affibbiato un lavoro di ripiego, lo hanno imbottito di pillole di cui non conosce l’effetto, l’hanno condannato a una vita infestata dai fantasmi. Perché troppi eventi del suo passato sono ancora senza spiegazione. Poi un pomeriggio, rientrato a casa, crocifisso al camino del soggiorno trova il corpo martoriato di un uomo, le orbite vuote da cui sgocciola un liquido scuro e vischioso, un taglio profondo alla gola. E capisce: qualcuno lo sta incastrando. Un nemico invisibile, che si nasconde nei luoghi del potere della capitale statunitense, lo vuole all’angolo per qualche ragione che non riesce a ricordare. O che forse ricordare è troppo pericoloso.
JAMES GRADY è un romanziere e reporter investigativo specializzato in cronaca nera, spionaggio e politica internazionale. I suoi pezzi sono apparsi su testate prestigiose quali “The Washington Post”, “Slate” e “The New Republic”. Il primo libro della fortunata serie del Condor, I sei giorni del Condor, uscito nel 1975, è disponibile in BUR.
Titolo: L'uccisore. La prima indagine di Cesare Lombroso. Detective.
Autore: Gino Saladini
Editore: Rizzoli
Pagine: 368
Anno di pubblicazione: 2015
Prezzo copertina: 17,00 €
Torino, 1900: non appena Cesare Lombroso scende dal landau nero su cui ha viaggiato con la guardia del corpo, sa di avere i minuti contati. La medium più potente di tutti i tempi, in fin di vita, ha chiesto di parlare con lui, l’unico di cui può fidarsi per i segreti che li legano a doppio filo. E mentre gli consegna una lista di nomi che mette in serio pericolo chiunque ne entri in possesso, un assassino dal volto angelico si aggira per le vie di Roma, scegliendo con cura le sue vittime fra le sensitive. Un secolo dopo, il cadavere di una suora viene rinvenuto sul sagrato di un santuario in cima a un monte: il corpo è mutilato e la donna è stata crocifissa con quattro chiodi da alpinismo. Alla Squadra Anti Sette della Polizia di Stato è presto chiaro il collegamento con i delitti di cento anni prima. Ma il vice questore Ada Seles, che sotto la ruvidezza della poliziotta nasconde una sensualità conturbante, non avrebbe mai immaginato che questo caso avrebbe messo in gioco la sua stessa vita. Se vuole salvarsi, dovrà esplorare i misteri più oscuri dell’occultismo e fare i conti con una cruda verità.
Autore: Antonia Arslan
Editore: Rizzoli
Pagine: 160
Anno di pubblicazione: 2015
Prezzo copertina: 17,00 €
«I ricordi, usciti dalle loro scatole, dilagano nel cuore e prendono possesso della mente». Così, guardando il cortile dalla finestra, una donna torna bambina. Lì, a Padova, dentro e fuori da quella casa, Antonia per la prima volta ha ascoltato il nonno Yerwant raccontare le storie vitali e poi tragiche dei suoi fratelli armeni. Lì, ha vissuto gli anni della guerra, con le bombe dell’aereo Pippo e i tedeschi in città, ma sempre insieme alla mamma Vittoria, lunatica e bellissima, che nascose un maialino sotto il cappotto, fingendosi incinta per nasconderlo ai nazisti, e al nonno, che la tenne con sé a chiacchierare al buio, durante l’ultimo bombardamento nel 1945.
I ricordi della bambina invecchiata si spalancano, avventurosi e intimi, e ci conducono verso altri luoghi dell’infanzia, costellati da figure umanissime. Ma ci portano anche al cuore di un periodo cruciale per l’Italia tutta. La guerra, la sua fine, gli anni Cinquanta e Sessanta. E poi gli amori della protagonista e i suoi viaggi in Grecia, i racconti di un’Armenia che ha messo radici in lei ma soprattutto la scoperta dei libri e del loro prodigioso potere.
ANTONIA ARSLAN, padovana di origine armena, ha insegnato Letteratura italiana moderna e contemporanea all’università. Autrice di saggi sulla narrativa popolare e d’appendice e sulle scrittrici italiane dell’Ottocento (Dame, droga e galline; Dame, galline e regine), ha tradotto il poeta armeno Daniel Varujan. Per Rizzoli ha pubblicato il bestseller La masseria delle allodole (2004), tradotto in 20 lingue e diventato un film dei fratelli Taviani; nel 2009 il seguito, La strada di Smirne, e nel 2010 Ishtar 2. Cronache dal mio risveglio, sulla sua esperienza nel tunnel del coma. Gli altri libri: Il cortile dei girasoli parlanti (2011); Il libro di Mush (2012) e i racconti del Calendario dell’Avvento (2013). Questo romanzo è il nuovo capitolo della serie armena.
Titolo: Il ritorno del Condor
Autore: James Grady
Editore: Rizzoli
Pagine: 336
Anno di pubblicazione: 2015
Prezzo copertina: 18,00 €
Condor è irriconoscibile. Invecchiato e paranoico, dietro ogni angolo di Washington vede una potenziale minaccia. La sua ultima missione per la CIA è stata così folle che al ritorno dall’Afghanistan si è ritrovato chiuso in un manicomio. Per riabilitarlo gli hanno affibbiato un lavoro di ripiego, lo hanno imbottito di pillole di cui non conosce l’effetto, l’hanno condannato a una vita infestata dai fantasmi. Perché troppi eventi del suo passato sono ancora senza spiegazione. Poi un pomeriggio, rientrato a casa, crocifisso al camino del soggiorno trova il corpo martoriato di un uomo, le orbite vuote da cui sgocciola un liquido scuro e vischioso, un taglio profondo alla gola. E capisce: qualcuno lo sta incastrando. Un nemico invisibile, che si nasconde nei luoghi del potere della capitale statunitense, lo vuole all’angolo per qualche ragione che non riesce a ricordare. O che forse ricordare è troppo pericoloso.
JAMES GRADY è un romanziere e reporter investigativo specializzato in cronaca nera, spionaggio e politica internazionale. I suoi pezzi sono apparsi su testate prestigiose quali “The Washington Post”, “Slate” e “The New Republic”. Il primo libro della fortunata serie del Condor, I sei giorni del Condor, uscito nel 1975, è disponibile in BUR.
Titolo: L'uccisore. La prima indagine di Cesare Lombroso. Detective.
Autore: Gino Saladini
Editore: Rizzoli
Pagine: 368
Anno di pubblicazione: 2015
Prezzo copertina: 17,00 €
Torino, 1900: non appena Cesare Lombroso scende dal landau nero su cui ha viaggiato con la guardia del corpo, sa di avere i minuti contati. La medium più potente di tutti i tempi, in fin di vita, ha chiesto di parlare con lui, l’unico di cui può fidarsi per i segreti che li legano a doppio filo. E mentre gli consegna una lista di nomi che mette in serio pericolo chiunque ne entri in possesso, un assassino dal volto angelico si aggira per le vie di Roma, scegliendo con cura le sue vittime fra le sensitive. Un secolo dopo, il cadavere di una suora viene rinvenuto sul sagrato di un santuario in cima a un monte: il corpo è mutilato e la donna è stata crocifissa con quattro chiodi da alpinismo. Alla Squadra Anti Sette della Polizia di Stato è presto chiaro il collegamento con i delitti di cento anni prima. Ma il vice questore Ada Seles, che sotto la ruvidezza della poliziotta nasconde una sensualità conturbante, non avrebbe mai immaginato che questo caso avrebbe messo in gioco la sua stessa vita. Se vuole salvarsi, dovrà esplorare i misteri più oscuri dell’occultismo e fare i conti con una cruda verità.
PUOI ACQUISTARE I LIBRI QUI