Nel bosco (Thomas Hardy) e altre novità Fazi in libreria dal 26 novembre

Titolo: Nel bosco
Autore: Thomas Hardy
Editore: Fazi
Pagine: 273
Anno di pubblicazione: 2015
Prezzo copertina: 18,00 €

Nel bosco (The Woodlanders, 1887) è forse il più struggente tra i romanzi di Hardy per intensità espressiva e sentimentale. Racconta della storia d’amore fra un ragazzo di paese, Giles Winterborne, e la giovane Grace Melbury, figlia di un commerciante di legname, la quale però, tornata al villaggio provvista di un’istruzione, preferisce sposare un medico. Hardy contrappone con maestria due modelli di vita: l’esistenza semplice e dignitosa dei boscaioli e dei contadini e quella raffinata e artificiosa dei personaggi di alto lignaggio. Il contrasto è
inevitabile e profondo, e la giovane Grace, la protagonista, è il punto di luce e di improvviso ardore tra gli uni e gli altri, tra la felicità e la disperazione. L’opera non si risolve comunque in una parabola morale intorno ai limiti delle nostre scelte. Possiede il fascino della maggiore letteratura dell’Ottocento: la grazia di uno stile acuto e piacevole, la forza di un’eccezionale tensione narrativa. Le passioni, gli amori dei protagonisti avvengono nel respiro segreto degli alberi e degli animali del bosco, osservatori muti di una felicità che sfugge agli uomini e alle donne del romanzo. La natura in Hardy, più che essere protagonista, appare legata alla vita dell’uomo, una sola cosa con lui, non in senso estetico ma vitale, e con essa la vita riacquista la propria autenticità. 

Thomas Hardy, poeta e romanziere inglese, uno dei massimi esponenti del romanzo vittoriano, nasce a Upper Bockhampton, nel Dorset, vicino Dorchester, il 2 giugno 1840. All’età di ventidue anni si trasferisce a Londra e inizia a scrivere poesie che hanno come tema la vita rurale. Non riuscendo ad arrivare al pubblico con la poesia, decide di tentare fortuna con la narrativa. Il suo primo successo è Via dalla pazza folla, del 1874, cui seguono Il ritorno al paese nel 1878 e Il sindaco di Casterbridge nel 1886. Dopo lo scalpore suscitato da altri due libri pubblicati tra il 1891 e il 1895 (Tess dei D’Urbervilles e Jude l’oscuro), in cui deride le convenzioni dell’epoca vittoriana, Hardy dedicherà il resto della sua vita alla composizione di poesie. Muore a Dorchester, l’11 gennaio 1928.

Titolo: Mia sorella è una foca monaca
Autore: Christian Frascella
Editore: Fazi
Pagine: 304
Anno di pubblicazione: 2015
Prezzo copertina: 14,50 €

«Tempo fa mi è capitato tra le mani questo libro. Con cosa avessi a che fare l’ho capito dopo un po’, man mano che ogni pagina mi strappava il sorriso, e alla fine, quando mi sono scoperto commosso nonostante i dialoghi irresistibili e le risate. Il protagonista della storia è un buffo ragazzo, tenero e insopportabile insieme. Uno convinto di picchiare duro, ma che finisce steso in due secondi nel cortile della scuola; che straparla e non piange mai, nascondendo sogni e fragilità dietro un’irriducibile arroganza, pur continuando a buscarle ogni giorno dalla vita e perfino da Chiara, la ragazza bella e inaccessibile di cui s’innamora. Uno così o lo ami o lo odi, e io l’ho amato, questo sedicenne protagonista di un romanzo in cui ho ritrovato tutta la gloriosa tradizione dei perdenti di talento, dal giovane Holden ai personaggi di John Fante, col loro immancabile campionario di lividi: ecco dunque che c’è un padre – “il Capo” – quasi alcolista; e c’è la “foca monaca”, ubbidiente e grigiastra sorella timorata di Dio. Quanto alla madre, è scappata col tizio della stazione di servizio. La periferia torinese di fine anni Ottanta e il Muro di Berlino che crolla, insieme a un gioco di rimandi pop e cinematografici e a una scrittura esilarante quanto aggressiva nel suo realismo, fanno da sfondo a questo splendido esordio: la prova che la narrativa italiana si muove, in direzioni nuove, inaspettate e potenti». Giuseppe Genna

Christian Frascella è nato nel 1973 a Torino, dove vive e lavora. Dopo l’esordio con Mia sorella è una foca monaca (Premio John Fante 2009 e Premio Zocca 2009), ha pubblicato Sette piccoli sospetti (Fazi, 2010), La sfuriata di Bet (Einaudi, 2011), Il panico quotidiano (Einaudi, 2013) e La cosa più incredibile (Salani, 2015).

Titolo: Le indagini del commissario Ponzetti. Secondo volume
Autore: Giovanni Ricciardi
Editore: Fazi
Pagine: 486
Anno di pubblicazione: 2015
Prezzo copertina: 18,00 €

Portami a ballare
È agosto e anche per Ponzetti è arrivato il momento delle vacanze. Le valigie sono pronte e la famiglia lo aspetta per andare in villeggiatura, ma ecco che l’omicidio di un giovane ghostwriter, collaboratore di vari politici nonché autore dell’autobiografia di un celebre ballerino di tango, trattiene il commissario tra le vie di Roma. In questa vicenda, in cui ruoli e identità si confondono, niente è come sembra: l’acume e il proverbiale buon senso di Ponzetti saranno messi a dura prova da quella che si profila come l’indagine più intricata del nostro commissario, affiancato come sempre dal fido Iannotta.

Il dono delle lacrime
Roma, febbraio 2013. Tra le dimissioni di Benedetto XVI e l’elezione di papa Francesco, il commissario Ponzetti viene chiamato in Vaticano per indagare sulla morte di un sacerdote, il “prete di San Damaso”. Nella sua chiesa, da qualche tempo, si è diffusa la credenza di una Madonna piangente che ha suscitato entusiasmo tra i fedeli e messo in allarme la Curia. Si apre così un’indagine vincolata alla più stretta segretezza, nel tentativo di scoprire la verità ed evitare il diffondersi della notizia di un suicidio. Il commissario, con l’aiuto di Iannotta, avrà un bel daffare per scoprire il mistero, la cui soluzione potrebbe celarsi tra le mura vaticane.

La canzone del sangue
La sesta indagine di Ponzetti ruota attorno ai diritti di una celebre canzone: Vitti na crozza. All’origine dell’enigma, che coinvolge la famiglia Arnone di Favara, vicino ad Agrigento, c’è la paternità del brano, messa in discussione da un giovane avvocato. La sola a conoscere la verità e la vera identità dell’autore sarebbe la bella Amalia, moglie dell’ultimo discendente del casato, ora intenzionato a divorziare. Della vicenda viene a conoscenza il nostro commissario in vacanza al Sud, che sarà coinvolto suo malgrado in un groviglio sentimentale e in un’indagine in cui musica, vecchi rancori e un omicidio mai punito emergeranno a distanza di molti anni dai fatti narrati.

Giovanni Ricciardi è professore di greco e latino in un liceo di Roma e collaboratore del «Venerdì di Repubblica». Il suo personaggio, il commissario Ottavio Ponzetti, è protagonista di sei romanzi, tra cui I gatti lo sapranno, vincitore del Premio Belgioioso Giallo 2008 e Il dono delle lacrime, finalista al Premio Scerbanenco 2014. Il volume con le prime tre indagini di Ponzetti è uscito nel 2012. 

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