Recensione: THE TREATMENT di Suzanne Young. Il secondo volume della serie "The Program"

Titolo: The treatment
Autore: Suzanne Young 
Editore: De Agostini
Pagine: 384
Anno di pubblicazione: 2016

Prezzo copertina: 14,90 €

Recensione a cura di Marika Bovenzi


Pochi ricordi, intere parti di vita passata dimenticate, persone sbiadite dal bagaglio dei ricordi, sentimenti evaporati e vuoti mentali incolmabili. È così che Sloane viene dimessa dal Programma, il progetto sperimentale che obbliga gli adolescenti depressi della sua realtà a rimuovere i ricordi e i sentimenti. Da quando ha abbandonato il Programma però, nonostante le forti conseguenze della terapia, il suo cuore l’ha spinta di nuovo tra le braccia di James (il ragazzo che ama da sempre), vanificando la
validità stessa del progetto e facendo riaffiorare emozioni e ricordi da tenere sottochiave.

Ma gli ideatori del Programma non possono accettarne il fallimento e danno il via ad un inseguimento serrato verso tutti i ribelli che si sono opposti alla regole. Tra questi troviamo Sloane e James che, dal canto suo, dopo prime reticenze e gelosie nei confronti di Michael -il solo amico che l’ha amata nel Programma e che le ha donato la pillola arancione per il recupero della memoria- si rivela una persona sensibile, altruista e capace di amare nonostante i vuoti di lei. Entrambi si ritrovano braccati dal progetto e da scelte che pesano sul presente e sul futuro. Sloane deve fare i conti da un lato con i sentimenti forti e contrastanti che prova per James e per Michael, dall’altro con la decisione di assumere o meno la pillola arancione per recuperare la memoria che le ha distrutto la vita. James, invece, si ritrova a far fronte ad un passato di ricordi perduto e a dover fuggire da qualcosa che lo ha cambiato nel profondo. Riusciranno a scappare dal Programma? E Sloane cosa deciderà della sua vita?

Suzanne Young, con uno stile fresco, dinamico e diretto, ci narra di persone che animate da spirito di iniziativa e coraggio si ribellano a regole e imposizioni di un governo corrotto e letale. La particolarità del romanzo risiede proprio nel fatto che i personaggi, dopo aver subito angherie e disillusioni dalla realtà in cui versano, non si arrendono ma decidono di ribaltare la situazione e andare contro tutti i sistemi per dare una chance a se stessi e alle future generazioni. Personalmente, credo che tutto questo indichi un chiaro messaggio destinato ai lettori: quello di ribellarsi ai soprusi, ai tiranni, a tutti coloro che impongono determinate idee e pensieri, a tutti quei grandi uomini di potere che cercano di annullare la volontà umana ed il libero arbitrio. Oserei definirlo un distopico non tanto distopico che, in una realtà futuristica, prevede eventi e situazioni di ordinaria quotidianità. Lo consiglio? Ovviamente si!

L'AUTRICE
Suzanne Young è nata a Utica, New York, e si è trasferita in Arizona per esaudire il suo più grande desiderio: non morire di freddo! Insegna inglese nelle scuole superiori. Quando non è impegnata a scrivere romanzi, colleziona ricordi da cui trarre ispirazione per le sue storie. Oltre The Treatment, che conclude la duologia iniziata con The Program, la serie si arricchisce di un racconto inedito, The Recovery, disponibile online.

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