Titolo: Il gioco del male
Autore: Angela Marsons
Editore: Newton Compton
Pagine: 384
Anno di pubblicazione: 2016
Prezzo copertina: 9,90 €
Recensione a cura di Marika Bovenzi
Angela Marsons, autrice già acclamata con Urla nel silenzio, ritorna nelle librerie italiane con un nuovo romanzo tutto da scoprire: sto parlando de Il gioco del male, secondo capitolo della serie che vede ancora una volta protagonista la detective Kim Stone. Lo scritto è ambientato nella Black Country in Inghilterra, un luogo oscuro, industrializzato, “nero di giorno e rosso di notte" per citare Elihu Burritt. Una cittadina popolata da individui mentalmente instabili e in cui accadono crimini efferati. La vicenda si apre
con il ritrovamento di un corpo mutilato appartenente ad un uomo accusato di stupro.
Kim Stone avvia le indagini, ma nel frattempo nella sua cittadina cominciano ad accadere strani episodi: persone che si suicidano, vittime che uccidono i propri aguzzini, gente impazzita che ha crolli psicologici. La detective, sconvolta da questi eventi inspiegabili, decide di approfondire le indagini e cercare indizi e moventi che colleghino il primo omicidio al resto delle vicende spiacevoli. Le sue ricerche personali la conducono ad Alexandra Thorne, una psicologa professionista che segue i casi di tutte quelle persone affette da crisi post aggressione-violenza. Ma la dottoressa Thorne è amata, apprezzatissima da tutti e nessuno riesce a sospettare di una donna in carriera come lei, seppur dai modi algidi e distaccati. Kim, dal canto suo, non si fida e decide di perseguirla, analizzarla, studiarne i comportamenti, ma rischia di finire nella rete psichica di Alexandra Thorne; quest'ultima non esita a utilizzare contro di lei i suoi punti deboli: la solitudine, un passato difficile e la fobia del contatto umano, nonostante nella vita pubblica sia una donna di successo, rispettata da tutti. Ma entrambe sono donne forti, ferme e determinate a smascherare l’altra. Riuscirà Kim a risolvere il nuovo caso?
Con un linguaggio chiaro, diretto e veloce, Angela Marsons mette in scena un thriller psicologico basato sulla natura di un vero e proprio sociopatico. Il fulcro del romanzo sono i due personaggi principali: Kim ed Alexandra, due facce della stessa medaglia, incuriosite l’una dall’altra. Entrambe nascondono dei segreti ed entrambe celano una doppia natura, ma mentre la detective rifugge l’oscurità della sua vita privata buttandosi a capofitto nel suo lavoro e cercando di portare luce e giustizia; la dottoressa utilizza l’oscurità del suo animo per scopi puramente vendicativi, non è capace di provare rimorso per i suoi crimini e quindi il suo personaggio non ha speranza di salvezza o redenzione.
Tutto si basa sulla partita psicologica tra protagonista e antagonista: azioni, emozioni e reazioni. Le ambientazioni sono solo accennate e per nulla approfondite, cosa che personalmente avrei gradito per rendere la storia più scorrevole. Complessivamente è un buon romanzo: i personaggi spiccano e la trama c’è (seppur in secondo piano), anche se avrei preferito un pizzico di azione in più. Per questo, lo posso consigliare principalmente a chi ama i thriller psicologici.
L'AUTRICE
Angela Marsons ha debuttato nel thriller con Urla nel silenzio arrivando a vendere un milione e mezzo di copie nel mondo. In Italia è arrivato ai primi posti delle classifiche. Urla nel silenzio è il primo, fortunato capitolo della serie che vede protagonista la detective Kim Stone, che prosegue con Il gioco del male. Angela vive nella Black Country, in Inghilterra, la stessa regione in cui sono ambientati i suoi thriller. Per maggiori informazioni, visitate il suo sito: www.angelamarsons-books.com.
Autore: Angela Marsons
Editore: Newton Compton
Pagine: 384
Anno di pubblicazione: 2016
Prezzo copertina: 9,90 €
Recensione a cura di Marika Bovenzi
Angela Marsons, autrice già acclamata con Urla nel silenzio, ritorna nelle librerie italiane con un nuovo romanzo tutto da scoprire: sto parlando de Il gioco del male, secondo capitolo della serie che vede ancora una volta protagonista la detective Kim Stone. Lo scritto è ambientato nella Black Country in Inghilterra, un luogo oscuro, industrializzato, “nero di giorno e rosso di notte" per citare Elihu Burritt. Una cittadina popolata da individui mentalmente instabili e in cui accadono crimini efferati. La vicenda si apre
con il ritrovamento di un corpo mutilato appartenente ad un uomo accusato di stupro.
Kim Stone avvia le indagini, ma nel frattempo nella sua cittadina cominciano ad accadere strani episodi: persone che si suicidano, vittime che uccidono i propri aguzzini, gente impazzita che ha crolli psicologici. La detective, sconvolta da questi eventi inspiegabili, decide di approfondire le indagini e cercare indizi e moventi che colleghino il primo omicidio al resto delle vicende spiacevoli. Le sue ricerche personali la conducono ad Alexandra Thorne, una psicologa professionista che segue i casi di tutte quelle persone affette da crisi post aggressione-violenza. Ma la dottoressa Thorne è amata, apprezzatissima da tutti e nessuno riesce a sospettare di una donna in carriera come lei, seppur dai modi algidi e distaccati. Kim, dal canto suo, non si fida e decide di perseguirla, analizzarla, studiarne i comportamenti, ma rischia di finire nella rete psichica di Alexandra Thorne; quest'ultima non esita a utilizzare contro di lei i suoi punti deboli: la solitudine, un passato difficile e la fobia del contatto umano, nonostante nella vita pubblica sia una donna di successo, rispettata da tutti. Ma entrambe sono donne forti, ferme e determinate a smascherare l’altra. Riuscirà Kim a risolvere il nuovo caso?
Con un linguaggio chiaro, diretto e veloce, Angela Marsons mette in scena un thriller psicologico basato sulla natura di un vero e proprio sociopatico. Il fulcro del romanzo sono i due personaggi principali: Kim ed Alexandra, due facce della stessa medaglia, incuriosite l’una dall’altra. Entrambe nascondono dei segreti ed entrambe celano una doppia natura, ma mentre la detective rifugge l’oscurità della sua vita privata buttandosi a capofitto nel suo lavoro e cercando di portare luce e giustizia; la dottoressa utilizza l’oscurità del suo animo per scopi puramente vendicativi, non è capace di provare rimorso per i suoi crimini e quindi il suo personaggio non ha speranza di salvezza o redenzione.
Tutto si basa sulla partita psicologica tra protagonista e antagonista: azioni, emozioni e reazioni. Le ambientazioni sono solo accennate e per nulla approfondite, cosa che personalmente avrei gradito per rendere la storia più scorrevole. Complessivamente è un buon romanzo: i personaggi spiccano e la trama c’è (seppur in secondo piano), anche se avrei preferito un pizzico di azione in più. Per questo, lo posso consigliare principalmente a chi ama i thriller psicologici.
L'AUTRICE
Angela Marsons ha debuttato nel thriller con Urla nel silenzio arrivando a vendere un milione e mezzo di copie nel mondo. In Italia è arrivato ai primi posti delle classifiche. Urla nel silenzio è il primo, fortunato capitolo della serie che vede protagonista la detective Kim Stone, che prosegue con Il gioco del male. Angela vive nella Black Country, in Inghilterra, la stessa regione in cui sono ambientati i suoi thriller. Per maggiori informazioni, visitate il suo sito: www.angelamarsons-books.com.
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