Titolo: The store
Autore: James Patterson, Richard DiLallo
Editore: Longanesi
Pagine: 322
Anno di pubblicazione: 2017
Prezzo copertina: 16,40 €
Recensione a cura di Eleonora Cocola
«E se il mondo immaginato da George Orwell fosse più vicino di quanto pensiamo?» La sinossi di The Store, l’ultimo romanzo di James Patterson, comincia così, con un paragone nemmeno troppo velato nientepopodimeno che ad uno dei più grandi capolavori della letteratura del novecento, che per altro
viene citato nuovamente più di una volta tra le pagine del romanzo.
Il paragone con 1984 è motivato dal fatto che questo thriller
è ambientato in un futuro distopico, un’America del 2020 dominata dal totalitarismo
di internet: a fare la parte del Grande Fratello che conosce e controlla tutti
è The Store, un negozio online nato per la vendita di libri e diventato leader
assoluto del mercato (che dire, a Jeff Bezos fischieranno le orecchie). Quando
Jacob Brandeis e sua moglie Megan, due scrittori newyorkesi sull’orlo del
fallimento, vedono il loro ultimo romanzo rifiutato persino dal servizio di
auto publishing di The Store, scatta in loro il desiderio di vendetta: sicuri
che il colosso dell’online marketing nasconda qualche torbido segreto, si fanno
assumere come magazzinieri e si improvvisano giornalisti d’inchiesta.
GLI AUTORI
James Patterson è “semplicemente l’autore di thriller più venduto nel mondo” Panorama e ha saputo conquistare ovunque un vastissimo pubblico, tanto da entrare nel Guinness dei primati. Richard DiLallo si è dedicato alla scrittura dopo un passato da pubblicitario. Vive a Manhattan con la moglie.
Autore: James Patterson, Richard DiLallo
Editore: Longanesi
Pagine: 322
Anno di pubblicazione: 2017
Prezzo copertina: 16,40 €
Recensione a cura di Eleonora Cocola
«E se il mondo immaginato da George Orwell fosse più vicino di quanto pensiamo?» La sinossi di The Store, l’ultimo romanzo di James Patterson, comincia così, con un paragone nemmeno troppo velato nientepopodimeno che ad uno dei più grandi capolavori della letteratura del novecento, che per altro
viene citato nuovamente più di una volta tra le pagine del romanzo.
La trama di The Store si snoda scorrevole (un po’ troppo tranquillamente, dal
momento che dovrebbe trattarsi di un thriller) in capitoli molto brevi, scritti
in maniera semplicissima e lineare - salvo qualche timido e abbastanza prevedibile
colpo di scena verso la fine. L’atmosfera che regna a New Burg,
cittadina del Nebraska in cui risiedono i dipendenti di The Store e in cui i
protagonisti si trasferiscono per la loro inchiesta, ricorda la Stepford de La donna perfetta o, meglio ancora, la
deliziosa e un po’ inquietante Pleasantville: gli abitanti di New Burg sono
tutti stranamente sorridenti, perfettamente inquadrati nel sistema di The Store
(«Parola d’ordine: tranquillità»), che conosce così bene i suoi abitanti da rifornire
sempre le loro case con i loro prodotti preferiti (sarà merito delle telecamere
nascoste in ogni dove?); i ribelli misteriosamente “spariscono” per essere
rieducati (ma niente di grave, qualcuno di loro ricompare in perfetta forma); tutti
sanno tutto di tutti: se compri la carne per una grigliata a informare i tuoi
vicini ci pensa The Store (altro che Facebook).
Una sorta di sintesi estremizzata
e a tratti anche ironica del nostro presente: «The Store rende tutto così
semplice che uscire di casa non serve più». Si fermò per un momento e poi, con
una risata, aggiunse: «Be’, no, una volta mi è capitato: stavo giocando a
Pokémon GO!». Insomma, niente a che vedere con
le atmosfere claustrofobiche della Londra dipinta da Orwell; sarà che i
totalitarismi di metà novecento erano un attimino più gravidi di Amazon, dei
cookies e dei social. Al di là degli argomenti trattati
e dell’ambientazione, ma soprattutto al di là di inopportuni paragoni, The Store è una lettura mediocre e
rinunciabilissima, un thriller privo di suspense e un romanzo distopico poco
convinto, che si limita a contestare con voce insipida (né polemica né
smaccatamente ironica) su come l’odierna supremazia del marketing e della
tecnologia stia cambiando le nostre vite e in particolare il mondo
dell’editoria.
GLI AUTORI
James Patterson è “semplicemente l’autore di thriller più venduto nel mondo” Panorama e ha saputo conquistare ovunque un vastissimo pubblico, tanto da entrare nel Guinness dei primati. Richard DiLallo si è dedicato alla scrittura dopo un passato da pubblicitario. Vive a Manhattan con la moglie.
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