Titolo: The sun dog
Autore: Stephen King
Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 211
Anno di pubblicazione: 2018
Prezzo copertina: 10,00 €
Recensione a cura di Marika Bovenzi
La Sperling & Kupfer, per la gioia dei fan sfegatati del Re del thriller e del mystery, ha ripubblicato singolarmente The sun dog, un racconto precedentemente uscito nel 1991 nella raccolta intitolata Quattro dopo mezzanotte. Tutto ha inizio negli anni ’80 durante il quindicesimo compleanno di Kevin Delevan, un ragazzino appassionato di fotografia che riceve una Polaroid in regalo. Entusiasta del nuovo oggetto, decide di inaugurarlo con un ritratto della famiglia riunita intorno alla torta, ma ciò che esce dall’aggeggio è qualcosa di strano e inquietante: la foto ritrae uno
staccato verniciato di bianco con davanti un cane nero dall’aria minacciosa. Kevin inizialmente crede si tratti di uno scherzo di cattivo gusto o di un qualche difetto della macchina fotografica, ma ben presto scoprirà che ad ogni scatto, il cane nero non scompare dalle foto, piuttosto comincia a muoversi e a diventare sempre più spettrale e aggressivo, fino a quando non comincerà il conto alla rovescia per uscire dalle immagini e dalla Polaroid...
Autore: Stephen King
Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 211
Anno di pubblicazione: 2018
Prezzo copertina: 10,00 €
La Sperling & Kupfer, per la gioia dei fan sfegatati del Re del thriller e del mystery, ha ripubblicato singolarmente The sun dog, un racconto precedentemente uscito nel 1991 nella raccolta intitolata Quattro dopo mezzanotte. Tutto ha inizio negli anni ’80 durante il quindicesimo compleanno di Kevin Delevan, un ragazzino appassionato di fotografia che riceve una Polaroid in regalo. Entusiasta del nuovo oggetto, decide di inaugurarlo con un ritratto della famiglia riunita intorno alla torta, ma ciò che esce dall’aggeggio è qualcosa di strano e inquietante: la foto ritrae uno
staccato verniciato di bianco con davanti un cane nero dall’aria minacciosa. Kevin inizialmente crede si tratti di uno scherzo di cattivo gusto o di un qualche difetto della macchina fotografica, ma ben presto scoprirà che ad ogni scatto, il cane nero non scompare dalle foto, piuttosto comincia a muoversi e a diventare sempre più spettrale e aggressivo, fino a quando non comincerà il conto alla rovescia per uscire dalle immagini e dalla Polaroid...
Lo stile è diretto, ma il linguaggio è piuttosto articolato anche se comprensibile. Personalmente, credo che questa storia non rispecchia a pieno il talento di King, e la creatività che abbiamo visto nei suoi capolavori: la definirei piuttosto una creazione tiepida che lascia intravedere attraverso la presenza inquietante del cane, gli echi delle grandi opere a cui siamo abituati. Il protagonista, Kevin, è un ragazzino piuttosto coraggioso per la sua età, ma egualmente terrorizzato da un qualcosa che va al di la dell’umana comprensione. Un qualcosa che non esita a perseguitarlo, a tormentarlo e ad alimentare i peggiori incubi. Inoltre, a mio avviso, la vera particolarità del romanzo risiede proprio nella sinistra e oscura Polaroid, un oggetto che si trasforma da mezzo per raggiungere un sogno, in aggeggio infernale capace di angustiare e opprimere, sentimenti cardini in ogni romanzo di King.
In conclusione, è un libro che intrattiene bene qualsiasi amante del thriller e che consiglio a tutti gli appassionati dell’autore.
L'AUTORE
Stephen King vive e lavora nel Maine con la moglie Tabitha. Le sue storie sono clamorosi bestseller che hanno venduto centinaia di milioni di copie in tutto il mondo e hanno ispirato registi famosi come Brian De Palma, Stanley Kubrick, Rob Reiner e Frank Darabont. Accanto ai grandi film, innumerevoli gli adattamenti televisivi tratti dalle sue opere. King, oggi seguitissimo anche sui social media, è stato insignito della National Medal of Arts dal presidente Barack Obama.